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Implicazioni Penali e Fiscali per i Soci Occulti nelle Società a Ristretta Base Azionaria

5 Febbraio, 2024

Le società a ristretta base azionaria sono spesso caratterizzate da una gestione che riflette l’intimità e la fiducia reciproca tra pochi soci. Tuttavia, questa struttura può talvolta celare figure di soci occulti, i cui obblighi e responsabilità fiscali sono stati recentemente messi in luce da un’importante sentenza della Corte di Cassazione.

Il Caso di Fronte alla Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza che coinvolge il titolare occulto e unico di due società a responsabilità limitata con base azionaria ristretta. Quest’ultimo è stato ritenuto colpevole del reato di dichiarazione infedele, ai sensi dell’art.4 del D. Lgs. n. 74/2000, per non aver dichiarato utili extracontabili accertati.

Il ragionamento della Corte si basa su due cardini principali:

  1. L’applicazione della normativa sulla trasparenza fiscale, come previsto dall’art. 116 del T.U.I.R., esercitata dalle società di cui era titolare.
  2. Il principio giurisprudenziale che legittima l’imputazione agli azionisti, anche occulti, degli utili extracontabili in presenza di anomalie nei bilanci delle società a forte connotazione personale.

Rilevanza dell’Opzione per la Trasparenza Fiscale

In particolare, la sentenza ha sottolineato che l’opzione per la trasparenza fiscale effettuata dalle società, quando il socio occulto ne è a conoscenza e ne trae beneficio, esclude la necessità di una comunicazione formale di tale scelta alla società stessa. Ciò è dovuto alla coincidenza tra la volontà del socio e le azioni della società.

Presunzione di Distribuzione degli Utili Extracontabili

Un altro punto cruciale è l’applicazione del principio che presume la distribuzione agli azionisti degli utili extracontabili nello stesso periodo d’imposta in cui sono stati conseguiti. Tale presunzione è stata rafforzata dal fatto che, nel caso specifico, veniva effettivamente consegnato al titolare occulto l’importo derivante dalle frodi fiscali.

Analisi Dettagliata della Sentenza

La Corte ha affermato che il socio occulto è responsabile penalmente per gli utili extracontabili, sulla base di due considerazioni:

  1. Presunzione di Conoscenza e Beneficio: Sebbene il socio occulto non avesse dichiarato esplicitamente di optare per la trasparenza fiscale, la sua posizione di controllo implica una presunzione di conoscenza e di beneficio degli utili non dichiarati.
  2. Imputazione degli Utili Extracontabili: Seguendo un consolidato orientamento giurisprudenziale, si presume che gli utili extracontabili siano stati distribuiti e pertanto imputabili ai soci, anche occulti, in assenza di evidenze contrarie.

Esempi Pratici

Vediamo ora come queste regole si applicano nella pratica attraverso alcuni esempi:

#1 Dichiarazione Infedele

Un socio occulto che controlla una serie di transazioni generatrici di utili decide di non includere questi ultimi nella dichiarazione dei redditi. L’audit fiscale rivela che, nonostante l’assenza di una dichiarazione di trasparenza fiscale esplicita, le operazioni erano di fatto riconducibili al socio. La presunzione di conoscenza e beneficio porta alla sua condanna per dichiarazione infedele.

#2 Distribuzione Presunta di Utili

I redditi extracontabili di una società non vengono registrati ma vengono distribuiti tra i soci, tra cui figure occulte. In seguito a un controllo fiscale, si presume che la distribuzione degli utili non dichiarati sia stata effettuata nello stesso periodo d’imposta. La documentazione inadeguata aggrava la situazione, portando a sanzioni penali per i soci coinvolti.

#3 Gestione Trasparente

Una società decide di optare per la trasparenza fiscale e di rendere esplicito il ruolo di un socio prima occulto. Grazie a questa scelta, e alla corretta dichiarazione degli utili, in seguito a un controllo fiscale, si verifica una situazione di piena conformità, dimostrando l’efficacia di una gestione trasparente e proattiva.

Conclusioni Pratiche per Professionisti e Soci

I professionisti del settore, quali commercialisti e consulenti fiscali, devono ora considerare attentamente la sentenza della Corte di Cassazione nelle loro pratiche consulenziali. È imperativo informare e educare i clienti riguardo alle potenziali responsabilità penali associate alla gestione fiscale delle società a ristretta base azionaria, in particolare in relazione alla figura del socio occulto.

Le Misure da Adottare

  1. Revisione della Struttura Societaria: È fondamentale che le società a ristretta base azionaria revisionino la loro struttura per identificare e formalizzare la posizione di tutti i soci, compresi quelli occulti.
  2. Compliance Fiscale: La sentenza ribadisce l’importanza di una corretta e puntuale compliance fiscale. I commercialisti devono assicurare che sia la società sia i soci siano in regola con le dichiarazioni dei redditi e con la documentazione supportiva.
  3. Consulenza sulla Trasparenza Fiscale: Data l’importanza della trasparenza fiscale evidenziata dalla sentenza, si raccomanda di fornire consulenza specifica sui vantaggi e sui rischi associati a tale regime, comprese le implicazioni penali per la gestione dei redditi extracontabili.
  4. Controllo e Audit Interni: È consigliabile implementare procedure di controllo interne più stringenti per monitorare la distribuzione degli utili e assicurare una corretta registrazione contabile, in modo da prevenire situazioni di non conformità.
  5. Formazione e Aggiornamento: I professionisti devono mantenere una formazione costante per rimanere aggiornati sulle evoluzioni normative e giurisprudenziali in materia fiscale e societaria. Questo permetterà di offrire una consulenza che anticipi possibili problematiche.

Domande e Risposte

1. Qual è il principio affermato dalla giurisprudenza tributaria in merito agli utili extracontabili percepiti da società a ristretta base partecipativa?

Il principio affermato dalla giurisprudenza tributaria in merito agli utili extracontabili percepiti da società a ristretta base partecipativa è che per gli utili extracontabili percepiti da società a ristretta base partecipativa, è legittima la presunzione che gli stessi siano stati distribuiti ai soci (anche occulti) nello stesso periodo d’imposta in cui gli stessi sono stati conseguiti.

2. Qual è la ratio decidendi alternativa della sentenza impugnata?

La ratio decidendi alternativa della sentenza impugnata è che il socio occulto è comunque responsabile penalmente per gli utili extracontabili, in quanto è l’effettivo dominus della società e gli utili extracontabili sono stati effettivamente consegnati a lui.

3. Cosa si intende per società a ristretta base azionaria?

Per società a ristretta base azionaria si intende una società costituita da un numero esiguo di soci, legati da vincoli non necessariamente di parentela, ove la complicità costituisce la caratteristica principale di un gruppo così composto.

4. Qual è la legittimità della presunta distribuzione in capo ai soci degli utili non contabilizzati da parte delle società a ristretta base azionaria?

La legittimità della presunta distribuzione in capo ai soci degli utili non contabilizzati da parte delle società a ristretta base azionaria è stata riconosciuta dalla giurisprudenza, anche se non è prevista da una specifica disposizione normativa.

5. Qual è il precedente giurisprudenziale sul socio occulto?

Il precedente giurisprudenziale sul socio occulto è la sentenza n. 2766 del 5 febbraio 2021 della Corte di Cassazione, in cui è stato ritenuto legittimo l’accertamento nei confronti del socio occulto di una società a ristretta base azionaria.

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