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Anticiriclaggio, nuove regole in arrivo dall’Unione Europea

7 Marzo, 2024

L’Unione Europea è pronta a compiere un significativo passo avanti nella lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (antiriciclaggio). Il 18 gennaio 2024, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su un nuovo regolamento e una nuova direttiva che introdurranno importanti novità in materia di adeguata verifica della clientela, individuazione dei titolari effettivi e ampliamento dei soggetti obbligati. Queste misure mirano a colmare le lacune esistenti e a rendere più efficace il contrasto alle attività illecite che minacciano l’integrità del sistema finanziario europeo.

Abbassamento delle soglie per l’individuazione dei titolari effettivi

Una delle principali innovazioni riguarda la soglia per l’individuazione dei titolari effettivi di società e altri assetti legali. Attualmente, la soglia è fissata al 25% più uno delle azioni o dei diritti di voto, ma con le nuove regole scenderà al 25% secco. Questo significa che sarà sufficiente detenere una partecipazione del 25% per essere considerati titolari effettivi, rendendo più difficile l’occultamento della proprietà attraverso strutture complesse o opache. Inoltre, in situazioni ad alto rischio, gli Stati membri avranno la facoltà di abbassare ulteriormente la soglia fino al 15%, consentendo un controllo ancora più stringente. Spetterà alla Commissione europea individuare le categorie di società associate a un rischio più elevato di riciclaggio o finanziamento del terrorismo e stabilire le relative soglie.

Il regolamento chiarisce anche che il semplice diritto agli utili su azioni o quote potrà determinare la titolarità effettiva, anche in assenza di una partecipazione diretta o del controllo dell’entità societaria. Questa disposizione mira a prevenire l’uso di strutture fiduciarie o di intestazione fittizia per eludere gli obblighi di trasparenza.

Estensione degli obblighi antiriciclaggio a nuovi soggetti

Il nuovo regolamento amplia in modo significativo l’elenco dei soggetti tenuti ad effettuare l’adeguata verifica della clientela e a segnalare operazioni sospette alle autorità competenti. Tra i nuovi soggetti obbligati figurano i prestatori di servizi per le cripto-valute, che dovranno adempiere agli obblighi antiriciclaggio per transazioni superiori a 1.000 euro. Questa misura risponde alla crescente preoccupazione per l’uso delle valute virtuali a fini illeciti e mira a garantire una maggiore tracciabilità dei flussi finanziari nel settore delle cripto-attività.

Anche i commercianti di beni di lusso, come pietre e metalli preziosi, gioiellieri, orologiai e orafi, saranno assoggettati alla normativa antiriciclaggio. Lo stesso vale per i commercianti di automobili di lusso, aerei, yacht e beni culturali come le opere d’arte. Queste categorie di operatori, spesso utilizzate per il riciclaggio di proventi illeciti, dovranno adottare misure di adeguata verifica della clientela e segnalare operazioni sospette.

Il settore del calcio, considerato ad alto rischio di infiltrazioni criminali, vedrà l’inclusione di società e agenti del calcio professionistico tra i destinatari degli obblighi antiriciclaggio. Tuttavia, gli Stati membri avranno un certo margine di flessibilità nell’escludere tali soggetti se presentano un rischio basso nel contesto nazionale.

Rafforzamento dell’adeguata verifica della clientela

Le nuove regole prevedono anche un rafforzamento degli obblighi di adeguata verifica della clientela per i soggetti destinatari della normativa antiriciclaggio. In particolare, sarà necessario accertare se i clienti, i titolari effettivi o le persone per conto delle quali è effettuata un’operazione siano soggetti a sanzioni finanziarie mirate, ovvero sanzioni pecuniarie nei confronti di soggetti collegati a reti terroristiche, attività di proliferazione di armi di distruzione di massa o Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale. Questa verifica consentirà di individuare e bloccare tempestivamente i flussi finanziari destinati a sostenere attività illecite.

Inoltre, i soggetti obbligati dovranno valutare la natura dell’attività svolta dai clienti e verificare se siano persone politicamente esposte, ovvero individui che ricoprono o hanno ricoperto incarichi pubblici di rilievo e che, per tale ragione, potrebbero essere esposti a un maggior rischio di corruzione o riciclaggio. Sarà anche necessario assicurarsi che chiunque pretenda di agire per conto del cliente sia debitamente autorizzato, identificandolo e verificandone l’identità.

Altre categorie di operatori economici che saranno soggetti alle nuove regole antiriciclaggio

Oltre ai prestatori di servizi per le cripto-valute, ai commercianti di beni di lusso e alle società e agenti del calcio professionistico, le nuove regole antiriciclaggio dell’Unione Europea si applicheranno ad altre categorie di operatori economici, ampliando significativamente la platea dei soggetti obbligati. Ecco alcune delle principali categorie interessate:

  1. Consulenti fiscali e tributari: coloro che forniscono consulenza in materia fiscale e tributaria saranno tenuti ad adempiere agli obblighi di adeguata verifica della clientela e di segnalazione delle operazioni sospette. Questo mira a prevenire l’uso di schemi di elusione o evasione fiscale per occultare proventi illeciti.
  2. Agenti immobiliari: le transazioni immobiliari sono spesso utilizzate per il riciclaggio di denaro sporco, grazie all’elevato valore degli immobili e alla possibilità di effettuare pagamenti in contanti. Gli agenti immobiliari saranno quindi soggetti alla normativa antiriciclaggio per le operazioni di compravendita o locazione di beni immobili.
  3. Fornitori di servizi relativi a società o trust: coloro che forniscono servizi di costituzione, gestione o amministrazione di società, trust o altre entità giuridiche dovranno adottare misure di adeguata verifica della clientela e segnalare eventuali anomalie. Questo per prevenire l’uso di strutture societarie opache per nascondere la titolarità effettiva di beni o fondi di origine illecita.
  4. Commercianti di beni di valore significativo: oltre ai beni di lusso già menzionati, anche i commercianti di altri beni di valore significativo, come oggetti d’antiquariato, tappeti pregiati o vini da collezione, saranno assoggettati agli obblighi antiriciclaggio. La soglia per l’applicazione delle misure di adeguata verifica potrebbe variare in base alla tipologia di bene.
  5. Prestatori di servizi di gioco d’azzardo: il settore del gaming, sia online che offline, è considerato ad alto rischio di infiltrazioni criminali e riciclaggio. I prestatori di servizi di gioco d’azzardo, come casinò, sale scommesse o piattaforme di gioco online, saranno tenuti a rispettare gli obblighi antiriciclaggio per prevenire l’uso di tali servizi per il lavaggio di proventi illeciti.
  6. Professionisti forensi: avvocati, notai e altri professionisti legali saranno soggetti alla normativa antiriciclaggio quando assistono i clienti in determinate operazioni, come transazioni immobiliari, gestione di fondi o creazione di entità societarie. Dovranno adottare misure di adeguata verifica e segnalare eventuali sospetti, pur nel rispetto del segreto professionale.

Queste sono solo alcune delle categorie di operatori economici che rientreranno nell’ambito di applicazione delle nuove regole antiriciclaggio dell’UE. L’elenco completo dei soggetti obbligati sarà definito nel regolamento e potrà essere ulteriormente integrato dagli Stati membri in base alle specificità dei contesti nazionali. L’obiettivo è creare un sistema di prevenzione e contrasto al riciclaggio di denaro il più ampio e capillare possibile, coinvolgendo tutti i settori potenzialmente esposti a tale rischio.

Nuova architettura legislativa per una maggiore armonizzazione

Il pacchetto antiriciclaggio introduce una nuova architettura legislativa volta a garantire una maggiore armonizzazione delle norme a livello europeo. Tutte le disposizioni applicabili al settore privato saranno raccolte in un nuovo regolamento direttamente applicabile in tutti gli Stati membri, senza necessità di recepimento nelle legislazioni nazionali. Questo approccio mira a evitare discrepanze nell’attuazione delle regole e a creare un level playing field per gli operatori economici.

Parallelamente, una nuova direttiva si occuperà dell’organizzazione dei sistemi istituzionali antiriciclaggio e di lotta al finanziamento del terrorismo a livello nazionale. La direttiva fisserà gli standard minimi che gli Stati membri dovranno rispettare nell’istituire le autorità competenti, le unità di informazione finanziaria e i meccanismi di cooperazione e scambio di informazioni.

Esempi pratici

Di seguito si forniscono alcuni esempi pratici

Esempio #1

Un notaio è incaricato di costituire una società per conto di un cliente. Dovrà identificare il cliente e i titolari effettivi della società, verificando la provenienza dei fondi utilizzati per la costituzione e segnalando eventuali anomalie.

Esempio #2

Un concessionario di auto di lusso vende una vettura del valore di 150.000 euro a un cliente abituale. Dovrà effettuare l’adeguata verifica, accertando l’identità del cliente e l’origine dei fondi, e monitorare la transazione per individuare possibili indicatori di riciclaggio.

Esempio #3

Una banca riceve un bonifico di 500.000 euro da un Paese ad alto rischio a favore di un proprio cliente. Dovrà effettuare approfondite verifiche sulla natura dell’operazione, sull’identità del mittente e del destinatario, e sull’origine dei fondi, segnalando eventuali sospetti alle autorità competenti.


Domande e risposte

Come si determina la titolarità effettiva in caso di strutture societarie complesse con più livelli di partecipazione?
In presenza di catene partecipative articolate, sarà necessario risalire la struttura fino a individuare le persone fisiche che, in ultima istanza, controllano o beneficiano dell’entità societaria. Se nessun soggetto raggiunge individualmente la soglia di partecipazione prevista, saranno considerati titolari effettivi tutti coloro che esercitano un controllo significativo sull’entità.

Le nuove regole si applicano anche alle transazioni tra soggetti non residenti nell’Unione Europea?
Sì, le norme antiriciclaggio si applicano a tutte le transazioni che coinvolgono soggetti obbligati stabiliti nell’Unione Europea, indipendentemente dalla residenza delle controparti. Inoltre, le regole potranno essere estese anche a transazioni con Paesi terzi ad alto rischio di riciclaggio o finanziamento del terrorismo.

Quali sono le sanzioni previste per i soggetti obbligati che non rispettano le nuove disposizioni?
Il regolamento prevede sanzioni amministrative pecuniarie e non pecuniarie, come la revoca dell’autorizzazione a operare o l’interdizione temporanea dall’esercizio di funzioni dirigenziali. L’importo delle sanzioni pecuniarie potrà raggiungere il 10% del fatturato totale annuo per le persone giuridiche e 5 milioni di euro per le persone fisiche. Gli Stati membri potranno inoltre prevedere sanzioni penali per le violazioni più gravi.

 

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