Il bando ISI 2023, pubblicato dall’INAIL, rappresenta un’importante occasione per le imprese che desiderano migliorare i livelli di salute e sicurezza nei propri luoghi di lavoro. Con una dotazione finanziaria record di oltre 508 milioni di euro, il bando offre contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti volti a ridurre i rischi infortunistici e tecnopatici, adottare modelli organizzativi e di responsabilità sociale, bonificare materiali contenenti amianto e sostenere le micro e piccole imprese dei settori del made in Italy e dell‘agricoltura.
Le novità introdotte quest‘anno riguardano principalmente la semplificazione delle procedure di accesso ai finanziamenti e la rimodulazione degli assi di intervento, con l’eliminazione delle tipologie meno richieste e l’apertura dell‘asse 4 alle micro e piccole imprese dei settori tipici del made in Italy. Inoltre, sono state aumentate le intensità degli aiuti per le imprese agricole e incrementati i massimali dei singoli contributi.
Soggetti ammessi e progetti finanziabili
Possono presentare domanda di finanziamento le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale e iscritte al Registro delle imprese o all’Albo delle imprese artigiane. Per l’asse 1.1, relativo alla riduzione del rischio da movimentazione manuale delle persone, sono ammessi anche alcuni enti del terzo settore iscritti al RUNTS, come le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, le cooperative sociali e le imprese sociali.
I progetti finanziabili variano a seconda dell’asse di riferimento e possono riguardare, ad esempio, la riduzione del rischio chimico, del rumore, delle vibrazioni meccaniche, l’adozione di sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, la bonifica da materiali contenenti amianto, l’acquisto di trattori e macchine agricole più sicuri.
Esempio pratico: un’impresa metalmeccanica con 30 dipendenti potrebbe presentare un progetto per la sostituzione di macchinari obsoleti con nuove macchine conformi alla direttiva 2006/42/CE, beneficiando di un contributo pari al 65% della spesa ammissibile, fino a un massimo di 130.000 euro.
Spese ammissibili e compilazione della domanda
Sono ammesse a finanziamento le spese direttamente necessarie alla realizzazione del progetto, le eventuali spese accessorie o strumentali funzionali alla sua realizzazione e le spese tecniche. I progetti non devono essere già realizzati o in corso di realizzazione al 30 maggio 2024, data di chiusura della procedura informatica per la compilazione della domanda.
Per presentare la domanda, le imprese devono accedere alla procedura informatica disponibile sul sito dell‘INAIL dal 15 aprile al 30 maggio 2024, effettuare simulazioni relative al progetto da presentare, verificare il raggiungimento della soglia di ammissibilità (120 punti) e salvare la domanda inserita. È possibile affidarsi a professionisti già registrati al portale INAIL o a intermediari appositamente abilitati.
Esempio pratico: un’azienda agricola che intende acquistare un nuovo trattore e una macchina agricola dotata di motore proprio per ridurre il rischio di infortuni potrà compilare la domanda online, verificando il punteggio raggiunto e la conformità ai requisiti previsti dall‘asse 5.
Dotazione finanziaria e contributi erogabili
La dotazione finanziaria complessiva del bando ISI 2023 ammonta a 508.400.000 euro, ripartiti tra i vari assi di finanziamento. I contributi erogabili variano dal 65% all’80% della spesa ammissibile, con un minimo di 5.000 euro e un massimo di 130.000 euro, a seconda dell’asse e delle caratteristiche dell’impresa richiedente.
Esempio pratico: una piccola impresa del settore tessile che presenta un progetto per la riduzione del rischio infortunistico mediante la sostituzione di macchine obsolete potrà beneficiare di un contributo pari al 65% della spesa ammissibile, fino a un massimo di 130.000 euro, a valere sull’asse 4.
Conclusioni
Il bando ISI 2023 rappresenta un’importante opportunità per le imprese che vogliono investire nella sicurezza sul lavoro, potendo contare su contributi a fondo perduto che coprono una percentuale significativa delle spese sostenute. Le novità introdotte quest’anno, in termini di semplificazione delle procedure e di apertura a nuovi settori, rendono il bando ancora più attrattivo e accessibile. Per partecipare, le imprese dovranno presentare progetti conformi alle tipologie di intervento previste dai vari assi e raggiungere una soglia minima di punteggio, compilando la domanda online entro il 30 maggio 2024.
Domande e Risposte
D: Quali sono i principali vantaggi del bando ISI 2023 rispetto alle edizioni precedenti?
R: Il bando ISI 2023 si distingue per la dotazione finanziaria record di oltre 508 milioni di euro, la semplificazione delle procedure di accesso ai contributi e la rimodulazione degli assi di finanziamento, con l’apertura dell’asse 4 alle micro e piccole imprese dei settori tipici del made in Italy e l’aumento del finanziamento massimo concedibile.
D: Quali sono le tipologie di progetti finanziabili?
R: I progetti finanziabili variano a seconda dell’asse di riferimento e possono riguardare, ad esempio, la riduzione del rischio chimico, del rumore, delle vibrazioni meccaniche, l’adozione di sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, la bonifica da materiali contenenti amianto, l’acquisto di trattori e macchine agricole più sicuri.
D: Come si presenta la domanda di finanziamento?
R: Per presentare la domanda, le imprese devono accedere alla procedura informatica disponibile sul sito dell’INAIL dal 15 aprile al 30 maggio 2024, effettuare simulazioni relative al progetto da presentare, verificare il raggiungimento della soglia di ammissibilità (120 punti) e salvare la domanda inserita. È possibile affidarsi a professionisti già registrati al portale INAIL o a intermediari appositamente abilitati.
D: Quali sono le percentuali di contributo previste?
R: I contributi erogabili variano dal 65% all’80% della spesa ammissibile, con un minimo di 5.000 euro e un massimo di 130.000 euro, a seconda dell’asse e delle caratteristiche dell’impresa richiedente.