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Le nuove cause di Esclusioni la Concordato Preventivo Biennale

21 Giugno, 2024

Il Concordato Preventivo Biennale è uno strumento fiscale introdotto recentemente dal governo italiano per semplificare il rapporto tra contribuenti e fisco. Tuttavia, il  Decreto Correttivo delle disposizioni in tema di Concordato preventivo biennale e di Adempimento collaborativo del 20 giugno 2024 ha apportato significative modifiche a questo istituto, ampliando le cause di esclusione. Questo articolo esamina in dettaglio queste novità, spiegandone l’impatto sui contribuenti e fornendo esempi pratici per una migliore comprensione.

Il Concordato Preventivo Biennale: Cos’è e Come Funziona

Prima di addentrarci nelle modifiche, è fondamentale comprendere cos’è il Concordato Preventivo Biennale e come funziona.

Il Concordato Preventivo Biennale è un accordo tra il contribuente e l’Agenzia delle Entrate che permette di stabilire in anticipo, per un periodo di due anni, l’ammontare delle imposte da pagare. Questo strumento è stato introdotto con l’obiettivo di:

  • Offrire maggiore certezza fiscale ai contribuenti
  • Ridurre il contenzioso tra cittadini e amministrazione finanziaria
  • Semplificare gli adempimenti fiscali

In pratica, il contribuente che aderisce al Concordato Preventivo Biennale concorda con il fisco un determinato livello di reddito per i due anni successivi. Se il reddito effettivo risulta superiore a quello concordato, il contribuente non dovrà pagare imposte aggiuntive. Al contrario, se il reddito è inferiore, il contribuente dovrà comunque versare le imposte sul reddito concordato.

Esempio pratico: Immaginiamo che un libero professionista concordi con l’Agenzia delle Entrate un reddito di 80.000 euro per ciascuno dei due anni del concordato. Se nel primo anno guadagna 90.000 euro, pagherà le imposte solo su 80.000 euro. Se nel secondo anno guadagna 70.000 euro, dovrà comunque pagare le imposte su 80.000 euro.

Nuove Scadenze per le Dichiarazioni dei Redditi: Un Cambiamento Significativo

Il decreto correttivo ha introdotto una modifica sostanziale nei termini di presentazione delle dichiarazioni dei redditi, elemento cruciale per l’adesione al Concordato Preventivo Biennale. Questa modifica rappresenta un cambiamento significativo rispetto alle disposizioni precedenti e merita un’analisi approfondita.

Nuovi termini di presentazione:

  1. Per le persone fisiche e le società di persone:
    • Nuovo termine: 31 ottobre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta
    • Vecchio termine: 30 settembre
  2. Per le società soggette a IRES:
    • Nuovo termine: ultimo giorno del decimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta
    • Vecchio termine: nono mese successivo

Questa modifica si applica a tutti i contribuenti, indipendentemente dall’adesione al Concordato Preventivo Biennale, e non prevede regimi transitori.

Ad esempio:

  • Una ditta individuale che chiude il bilancio il 31 dicembre 2023 dovrà presentare la dichiarazione dei redditi entro il 31 ottobre 2024.
  • Una S.r.l. con esercizio coincidente con l’anno solare dovrà presentare la dichiarazione entro il 31 ottobre 2024.
  • Una S.p.A. con chiusura dell’esercizio al 30 giugno 2024 dovrà presentare la dichiarazione entro il 30 aprile 2025.

Impatto sul Concordato Preventivo Biennale:

Per il primo anno di applicazione del Concordato Preventivo Biennale (biennio 2024-2025), il termine ultimo per l’adesione sarà il 31 ottobre 2024 per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare. Per i soggetti IRES con esercizio non coincidente con l’anno solare, il termine sarà l’ultimo giorno del decimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta.

A regime, l’adesione al Concordato Preventivo Biennale dovrà avvenire entro il 31 luglio, ovvero entro l’ultimo giorno del settimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta per i soggetti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare.

Ampliamento delle Cause di Esclusione: Chi Non Può Più Aderire

Il decreto correttivo ha notevolmente ampliato le categorie di contribuenti che non possono accedere al Concordato Preventivo Biennale. Queste nuove esclusioni mirano a rendere lo strumento più mirato e a prevenire potenziali abusi. Esaminiamo in dettaglio le nuove cause di esclusione:

1. Soggetti con Redditi Esenti o Esclusi Superiori al 40%

Non possono aderire al Concordato Preventivo Biennale i contribuenti che, nel periodo d’imposta precedente a quelli cui si riferisce la proposta, hanno conseguito redditi esenti, esclusi o non concorrenti alla base imponibile in misura superiore al 40% del reddito complessivo derivante dall’esercizio d’impresa o di arti e professioni.

Esempio pratico: Una S.r.l. che nel 2023 ha conseguito un reddito complessivo di 100.000 euro, di cui 45.000 euro derivanti da dividendi (esclusi al 95% dalla tassazione), non potrà aderire al Concordato Preventivo Biennale per il biennio 2024-2025, poiché la quota di reddito escluso (42.750 euro) supera il 40% del reddito complessivo.

2. Contribuenti in Regime Forfettario nel 2023

I soggetti che hanno applicato il regime forfettario nel periodo d’imposta 2023 sono esclusi dall’adesione al Concordato Preventivo Biennale per il biennio successivo.

Esempio pratico: Un commerciante che nel 2023 ha aderito al regime forfettario, con un fatturato di 40.000 euro, non potrà optare per il Concordato Preventivo Biennale nel biennio 2024-2025, anche se decidesse di passare al regime ordinario nel 2024.

3. Società Interessate da Operazioni Straordinarie o Modifiche della Compagine Sociale

Sono esclusi i soggetti collettivi che nel primo anno cui si riferisce la proposta di concordato:

  • Sono interessati da operazioni di fusione, scissione, conferimento
  • Per le società o associazioni di cui all’articolo 5 TUIR (società di persone e assimilate), sono interessate da modifiche della compagine sociale

Esempio pratico: Una S.n.c. che nel 2024 prevede l’ingresso di un nuovo socio non potrà aderire al Concordato Preventivo Biennale per il biennio 2024-2025.

4. Altre Cause di Esclusione Preesistenti

Rimangono in vigore le cause di esclusione già previste, tra cui:

  • Contribuenti che non applicano gli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità fiscale) per il 2023
  • Chi non ha presentato la dichiarazione dei redditi
  • Soggetti condannati per reati tributari, false comunicazioni sociali, riciclaggio o autoriciclaggio

Esempio pratico: Un imprenditore individuale che non ha presentato la dichiarazione dei redditi per l’anno 2022 non potrà aderire al Concordato Preventivo Biennale per il biennio 2024-2025, anche se ha regolarmente presentato le dichiarazioni per gli anni 2021 e 2023.

Impatto sui Contribuenti Forfettari

Le nuove disposizioni hanno un impatto particolarmente significativo sui contribuenti che aderiscono o hanno aderito al regime forfettario. Analizziamo in dettaglio le implicazioni:

Esclusione per i Forfettari del 2023

Come già menzionato, chi ha applicato il regime forfettario nel 2023 non potrà aderire al Concordato Preventivo Biennale per il biennio 2024-2025. Questa esclusione si applica indipendentemente dal fatto che il contribuente decida di rimanere nel regime forfettario o di passare al regime ordinario nel 2024.

Nuove Attività e Passaggi di Regime

Il decreto correttivo specifica ulteriormente che non potranno accedere al concordato preventivo:

  1. I contribuenti che hanno iniziato l’attività nel periodo d’imposta precedente a quello cui si riferisce la proposta di concordato
  2. Chi è passato al regime forfettario nel periodo d’imposta precedente

Esempi pratici:

  • Un freelance che ha aperto la partita IVA a giugno 2023 in regime forfettario non potrà aderire al Concordato Preventivo Biennale per il biennio 2024-2025.
  • Un professionista che nel 2023 è passato dal regime ordinario al forfettario, non potrà aderire al Concordato Preventivo Biennale per il biennio 2024-2025, anche se decidesse di tornare al regime ordinario nel 2024.

Motivazioni dell’Esclusione

L’esclusione dei contribuenti forfettari è motivata dalla difficoltà di prevedere con accuratezza il reddito futuro per questi soggetti, considerando che:

  1. Il regime forfettario prevede una tassazione basata su coefficienti di redditività applicati al fatturato
  2. I contribuenti che passano dal regime forfettario a quello ordinario potrebbero avere significative variazioni nel reddito imponibile

L’Impatto sulle Diverse Categorie di Contribuenti

Le modifiche al Concordato Preventivo Biennale hanno un impatto differenziato su diverse categorie di contribuenti. Analizziamo le principali:

Liberi Professionisti e Imprese Individuali

  • Vantaggi: Possibilità di pianificazione biennale del carico fiscale
  • Svantaggi: Rischio di pagare imposte su redditi non effettivamente realizzati in caso di contrazione del fatturato

Esempio pratico: Un avvocato che concorda un reddito di 80.000 € per il biennio 2024-2025, ma nel 2025 realizza solo 60.000 €, dovrà comunque pagare le imposte su 80.000 €.

Società di Persone

  • Vantaggi: Stabilità fiscale per i soci
  • Svantaggi: Esclusione in caso di modifiche della compagine sociale

Esempio pratico: Una S.n.c. con due soci che aderisce al Concordato Preventivo Biennale per il biennio 2024-2025 non potrà modificare la sua struttura societaria in questo periodo senza perdere i benefici del concordato.

Società di Capitali

  • Vantaggi: Prevedibilità del carico fiscale per operazioni di pianificazione aziendale
  • Svantaggi: Esclusione per società con elevate percentuali di redditi esenti o esclusi

Esempio pratico: Una S.r.l. che prevede significativi investimenti nel biennio 2024-2025 può beneficiare della certezza fiscale offerta dal Concordato Preventivo Biennale per una migliore pianificazione finanziaria.

Conclusione

Le modifiche al Concordato Preventivo Biennale rappresentano un significativo cambiamento nel panorama fiscale italiano. Da un lato, queste novità mirano a rendere lo strumento più mirato e a prevenire possibili abusi. Dall’altro, introducono una maggiore complessità nel sistema, richiedendo ai contribuenti e ai professionisti del settore un’attenzione ancora maggiore nella pianificazione fiscale.

Le nuove cause di esclusione, in particolare, restringono notevolmente la platea dei potenziali aderenti al Concordato Preventivo Biennale, escludendo categorie come i contribuenti forfettari e le società con elevate percentuali di redditi esenti.

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