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Validità del patentino da istruttore sportivo presso altri enti

11 Settembre, 2024

Sono un istruttore di fitness e ho recentemente conseguito il patentino presso l’ente di promozione sportiva a cui è affiliata l’associazione dove lavoro attualmente. Ora mi si è presentata l’opportunità di collaborare anche con una società sportiva affiliata ad una federazione diversa. Mi chiedo se posso utilizzare il mio patentino attuale per lavorare con questa nuova realtà o se devo ottenere ulteriori qualifiche specifiche. Vorrei capire quali sono le implicazioni legali, fiscali e pratiche di questa situazione.

Risposta: La situazione descritta è molto comune nel panorama sportivo dilettantistico italiano e merita un’analisi approfondita. Dal punto di vista normativo, il D.Lgs. 36/2021 sulla riforma dello sport non pone vincoli specifici riguardo all’ente presso cui un istruttore deve essere tesserato. Questo significa che, in linea di principio, il patentino ottenuto presso un ente di promozione sportiva (EPS) potrebbe essere sufficiente per lavorare anche con società affiliate ad altri enti o federazioni. Tuttavia, è fondamentale considerare diversi aspetti prima di procedere. Innanzitutto, per ragioni di coerenza e trasparenza, sarebbe opportuno che l’istruttore fosse tesserato come tale presso l’ente o la federazione di riferimento della società con cui intende collaborare. Questo perché, in fase di inserimento del contratto nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, il sistema verifica l’esistenza di un tesseramento, ma non la sua tipologia specifica. Un elemento cruciale da valutare è quello della responsabilità e della copertura assicurativa. Ogni federazione o EPS può avere requisiti formativi diversi per il rilascio del patentino da istruttore, calibrati sul livello e sulla tipologia di attività svolta. Un patentino ottenuto per attività amatoriali potrebbe non essere considerato adeguato per allenare atleti di alto livello in competizioni ufficiali di una federazione. Questa discrepanza potrebbe esporre l’istruttore e la società a rischi significativi in caso di infortuni o contenziosi. Dal punto di vista tecnico-sportivo, alcune federazioni o EPS potrebbero richiedere una qualifica specifica rilasciata dai propri organi per poter operare nell’ambito delle loro attività ufficiali. Questa richiesta non è motivata da ragioni fiscali o amministrative, ma dalla necessità di garantire standard tecnici uniformi all’interno della propria organizzazione. Considerando tutti questi fattori, sebbene non ci siano impedimenti formali all’utilizzo del patentino presso altri enti, è fortemente consigliabile adottare un approccio cauto e professionale. In primo luogo, è essenziale verificare i regolamenti specifici della federazione o EPS presso cui si intende operare, per assicurarsi di soddisfare tutti i requisiti richiesti. È inoltre importante valutare l’adeguatezza della propria formazione rispetto al livello e alla tipologia di attività che si andrà a svolgere. Potrebbe essere necessario integrare la propria qualifica con corsi di aggiornamento o specializzazione specifici per colmare eventuali lacune formative. Non va trascurato l’aspetto assicurativo: è fondamentale assicurarsi di avere una copertura adeguata che tuteli sia l’istruttore che gli atleti in caso di incidenti o problematiche. La soluzione più prudente e professionale è quella di mantenere costantemente aggiornata la propria formazione e, se necessario, acquisire le qualifiche specifiche richieste dai vari enti con cui si collabora. Questo approccio non solo tutela l’istruttore e la società da potenziali rischi legali e assicurativi, ma garantisce anche la migliore qualità del servizio offerto agli atleti. Inoltre, dimostra un impegno verso la professionalità e l’eccellenza che può essere apprezzato sia dalle società sportive che dagli atleti stessi. In conclusione, mentre il patentino attuale potrebbe essere tecnicamente sufficiente per iniziare la collaborazione con la nuova società, è consigliabile approfondire la questione con la federazione di riferimento e considerare l’opportunità di integrare la propria formazione per garantire la massima sicurezza e professionalità nel nuovo contesto lavorativo.

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