La Legge di Bilancio 2025 si preannuncia ricca di novità in ambito fiscale, con particolare attenzione alla riforma dell’IRPEF. L’obiettivo principale è quello di alleggerire il carico fiscale per i contribuenti, soprattutto per quelli appartenenti al ceto medio. In questo articolo, esploreremo le proposte avanzate dalle forze politiche di maggioranza, con un focus particolare sulla possibile estensione della no tax area fino a 12.000 euro e sulla revisione delle aliquote IRPEF.
Le proposte di Forza Italia
Il Vicepremier Antonio Tajani, esponente di Forza Italia, ha recentemente confermato l’intenzione del governo di procedere con una nuova riduzione dell’IRPEF. Oltre alla revisione delle aliquote, si sta valutando anche un rialzo della no tax area, ovvero la soglia di reddito entro la quale non si è tenuti a versare l’imposta sul reddito delle persone fisiche.Nello specifico, Forza Italia propone di:
- Ridurre la seconda aliquota IRPEF dal 35% al 33%
- Innalzare lo scaglione di reddito per l’applicazione della seconda aliquota da 50.000 a 60.000 euro
- Introdurre una “zona zero tasse” fino a 12.000 euro di reddito
La nuova struttura dell’IRPEF
Se le proposte di Forza Italia dovessero essere accolte, la nuova struttura dell’IRPEF potrebbe essere così articolata:
- Redditi fino a 12.000 euro: IRPEF zero grazie alla no tax area
- Redditi fino a 28.000 euro: aliquota IRPEF del 23%
- Redditi da 28.001 a 60.000 euro: aliquota IRPEF del 33%
- Redditi superiori a 60.000 euro: aliquota IRPEF del 43%
Questa rimodulazione delle aliquote e degli scaglioni di reddito mira a favorire i contribuenti appartenenti al ceto medio, riducendo il loro carico fiscale.
La no tax area nel 2024
Prima di addentrarci nelle possibili novità per il 2025, è utile fare un passo indietro e analizzare la situazione attuale della no tax area. Dal 1° gennaio 2024, con l’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF, è stata innalzata la detrazione fissa riconosciuta sui redditi da lavoro dipendente fino a 15.000 euro, passando da 1.880 a 1.955 euro.
Di conseguenza, per il periodo d’imposta 2024, i lavoratori dipendenti con redditi fino a 8.500 euro sono totalmente esentati dal versamento dell’IRPEF, così come i pensionati. Per i lavoratori autonomi, invece, la soglia resta ancorata a 5.500 euro.
Conclusioni
La riforma dell’IRPEF si preannuncia come uno dei pilastri della prossima Legge di Bilancio. L’obiettivo di fondo è quello di ridurre il carico fiscale per i contribuenti, con particolare attenzione al ceto medio. L’estensione della no tax area fino a 12.000 euro e la revisione delle aliquote IRPEF sono le principali proposte sul tavolo del governo.
Sarà interessante seguire l’evoluzione del dibattito politico nei prossimi mesi e vedere quali saranno le misure effettivamente adottate. Una cosa è certa: la riforma dell’IRPEF avrà un impatto significativo sulla vita di milioni di contribuenti italiani.