Sono un istruttore sportivo che collabora con diverse associazioni sportive dilettantistiche (ASD). Attualmente svolgo l’attività di istruttore per due ASD, mentre per una terza associazione mi occupo di mansioni amministrative e gestionali. Mi chiedo come vengano considerati fiscalmente questi compensi provenienti da fonti diverse e se debbano essere cumulati tra loro ai fini del calcolo delle imposte e dei contributi. Inoltre, vorrei sapere se ci sono limiti o franchigie da considerare.
In risposta al suo quesito, è importante chiarire che i compensi percepiti per le attività svolte nel settore sportivo dilettantistico, indipendentemente dalla natura specifica dell’incarico, devono essere considerati in modo unitario ai fini fiscali e previdenziali. La normativa vigente prevede infatti che i compensi derivanti da lavoro sportivo e quelli percepiti come collaboratore amministrativo gestionale (co.co.co.) debbano essere sommati, comprendendo tutti i compensi ricevuti a tale titolo da tutte le associazioni sportive con cui si collabora. Questo principio di cumulabilità è fondamentale per determinare correttamente il trattamento fiscale e previdenziale applicabile. Per quanto riguarda i limiti, è prevista una franchigia fiscale e previdenziale che si applica su base personale e annuale. Nello specifico, il limite di franchigia fiscale è fissato a 15.000 euro, mentre quello previdenziale ammonta a 5.000 euro. Questi limiti si riferiscono al periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre di ciascun anno e sono applicabili individualmente per ogni lavoratore. È importante sottolineare che per le collaborazioni coordinate e continuative (co.co.co.) si applica il principio di cassa allargato. Ciò significa che le somme percepite dal 1° gennaio al 12 gennaio dell’anno successivo, ma riferite a prestazioni dell’anno precedente, sono considerate come percepite nell’anno precedente ai fini della determinazione delle soglie di franchigia e della certificazione unica. Questo meccanismo permette una corretta attribuzione temporale dei compensi, garantendo una gestione fiscale e previdenziale accurata. In conclusione, è fondamentale tenere traccia di tutti i compensi ricevuti dalle diverse associazioni sportive dilettantistiche, sommandoli tra loro, per verificare il superamento delle soglie di franchigia e applicare correttamente la normativa fiscale e previdenziale. Si consiglia di mantenere una documentazione dettagliata di tutti gli incarichi e dei relativi compensi per facilitare la corretta dichiarazione e il calcolo delle imposte e dei contributi dovuti.