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Remissione in bonis Sismabonus entro il 31 ottobre 2024

22 Ottobre, 2024

Il Sismabonus, l’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Legge 63/2013 per incentivare interventi di riduzione del rischio sismico, sta per giungere al termine. Con la scadenza fissata al 31 dicembre 2024, è fondamentale che i beneficiari si assicurino di aver adempiuto a tutti gli obblighi necessari per usufruire dell’incentivo. Tuttavia, anche in caso di dimenticanze o errori, esiste ancora una possibilità di rimediare grazie alla procedura di remissione in bonis.

Il Modello B: elemento chiave per il Sismabonus

Il Modello B rappresenta un documento cruciale per accedere al Sismabonus. Si tratta di un‘asseverazione redatta dal progettista strutturale che certifica il miglioramento della classe di rischio sismico dell’edificio a seguito degli interventi effettuati. Questo modello, secondo la normativa vigente, deve essere presentato prima dell’inizio dei lavori. Nello specifico, l‘articolo 3, comma 3 del Decreto Ministeriale 58/2017 stabilisce che il Modello B deve essere allegato alla segnalazione certificata di inizio attività o alla richiesta di permesso di costruire, al momento della presentazione allo sportello unico competente, e comunque prima dell’avvio dei lavori.

La remissione in bonis: una seconda opportunità

Nonostante l‘Agenzia delle Entrate abbia più volte sottolineato che un’asseverazione tardiva non consentirebbe l‘accesso al Sismabonus, il Decreto Legge 11/2023 ha introdotto una importante novità. È stata infatti concessa la possibilità di avvalersi della remissione in bonis per sanare la mancata presentazione nei termini del Modello B. Questa procedura permette di regolarizzare la propria posizione entro un termine ben preciso: la presentazione della prima dichiarazione dei redditi in cui si intende beneficiare della detrazione.

Modalità di applicazione della remissione in bonis

Per usufruire di questa opportunità, è necessario seguire due passaggi fondamentali. In primo luogo, occorre depositare il Modello B, anche se in ritardo rispetto ai termini originariamente previsti. In secondo luogo, è richiesto il versamento di una sanzione di 250 euro tramite modello F24. È importante sottolineare che questa sanzione non può essere compensata con eventuali crediti disponibili.

Beneficiari della remissione in bonis

Questa procedura si rivela particolarmente vantaggiosa per diverse categorie di soggetti. Le imprese e le società, ad esempio, possono posticipare la presentazione del Modello B fino alla data di presentazione della dichiarazione dei redditi, anche se i lavori sono già iniziati. Inoltre, la remissione in bonis può essere utile per chi ha depositato un Modello B con errori, offrendo la possibilità di correggere eventuali inesattezze. Un‘interpretazione estensiva della norma potrebbe includere anche questi casi, sebbene la formulazione dell‘articolo 2-ter, comma 1, lettera c) del DL 11/2023 si riferisca genericamente “all’obbligo di presentazione nei termini dell’asseverazione”.

Il caso particolare del Sismabonus-acquisti

Anche per il Sismabonus-acquisti, dedicato a chi compra immobili derivanti da demolizione e ricostruzione antisismica, è possibile ricorrere alla remissione in bonis. In questo caso, però, i tempi potrebbero essere più stringenti. L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello n. 467/2023, ha infatti suggerito di versare la sanzione prima della stipula del contratto di compravendita, anche se questo avviene prima della presentazione della dichiarazione dei redditi. Questa indicazione mira a garantire una maggiore certezza del diritto per l‘acquirente, assicurando che tutti i requisiti per beneficiare del Sismabonus-acquisti siano soddisfatti al momento del rogito.

Considerazioni finali

La remissione in bonis rappresenta un’opportunità preziosa per chi rischia di perdere l‘accesso al Sismabonus a causa di dimenticanze o errori procedurali. Tuttavia, è importante sottolineare che questa possibilità non deve essere vista come un invito alla negligenza, ma come un’ultima chance per regolarizzare la propria posizione.

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