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Al via il bando autoimprenditorialità Regione Campania: 25 mila euro a fondo perduto

20 Novembre, 2024

La Regione Campania ha dato il via ad un importante bando finalizzato al sostegno del lavoro autonomo e dell’autoimprenditorialità, con l’obiettivo di creare concrete opportunità di inserimento lavorativo attraverso misure di autoimpiego. Il bando, che si inserisce nel Programma Regionale FSE+ 2021-2027, prevede una dotazione finanziaria complessiva di 20 milioni di euro, di cui 10 milioni specificamente destinati alla creazione di imprese femminili. L’iniziativa si rivolge a diverse categorie di beneficiari residenti in Campania: disoccupati, occupati a rischio di perdita occupazione, giovani under 35 e donne. Il contributo, erogato sotto forma di sovvenzione diretta in denaro, può raggiungere un importo massimo di 25.000 euro per singolo destinatario, mentre per le società può arrivare fino a 100.000 euro con un massimo di quattro soci beneficiari. Il bando opera secondo una procedura a sportello, con le domande che verranno esaminate in ordine cronologico di presentazione fino all’esaurimento delle risorse disponibili. La presentazione delle istanze dovrà avvenire attraverso la piattaforma informatica dedicata di Sviluppo Campania, a partire dal 21 novembre 2024.

Sommario

Introduzione e Contesto

La Regione Campania ha varato un importante strumento di politica attiva per il lavoro, finalizzato a sostenere la creazione di nuove attività imprenditoriali sul territorio regionale. Il bando si inserisce nel quadro delle iniziative volte a contrastare la disoccupazione e stimolare lo sviluppo economico locale.

Obiettivi del Bando

Il programma si propone di favorire l’inserimento lavorativo e l’occupazione dei disoccupati di lunga durata e dei soggetti con maggiore difficoltà di inserimento lavorativo, nonché il sostegno delle persone a rischio di disoccupazione di lunga durata.

Particolare attenzione viene riservata all’imprenditoria femminile, con una quota dedicata di 10 milioni di euro.

Contesto Normativo

L’intervento si inquadra nell’ambito del PR Campania FSE+ 2021-2027 e risponde agli obiettivi della priorità 1 “Occupazione” del programma regionale. Il quadro normativo di riferimento include il Regolamento UE 2023/2831 sugli aiuti de minimis e le normative nazionali sul lavoro autonomo e l’imprenditorialità.

Dotazione Finanziaria

Lo stanziamento complessivo ammonta a 20 milioni di euro, di cui la metà specificamente destinata alla creazione di imprese femminili. Questa ripartizione testimonia l’attenzione particolare che la Regione dedica alle pari opportunità nel mondo del lavoro.

Destinatari

Requisiti di Ammissibilità

Il bando si rivolge a soggetti che presentano caratteristiche specifiche e ben definite. La residenza in Campania rappresenta un requisito fondamentale, insieme allo stato di disoccupazione o alla condizione di occupato a rischio di perdita del posto di lavoro.

I destinatari devono essere privi di forme di supporto al reddito o, se occupati, devono svolgere attività lavorative compatibili con lo stato di disoccupazione.

Condizioni Specifiche

Al momento della presentazione della domanda, i candidati non devono essere titolari di partita IVA. Questa condizione è verificata con riferimento ai 12 mesi precedenti la presentazione della domanda. Nel caso di società, questo requisito deve essere rispettato da tutti i soci.

Incompatibilità

Non possono accedere al contributo i soggetti che hanno già beneficiato di altre misure di autoimprenditorialità finanziate da fondi pubblici. Inoltre, sono esclusi coloro che hanno in corso procedimenti amministrativi legati ad altre agevolazioni pubbliche.

Forme Giuridiche

Imprese Individuali

Le ditte individuali rappresentano la forma più semplice di avvio attività. Il bando prevede la possibilità di costituire nuove imprese individuali in tutti i settori ammissibili, con l’esclusione di quelli espressamente vietati.

La responsabilità è personale e illimitata, e la gestione risulta più snella rispetto alle forme societarie.

Società

Per quanto riguarda le forme societarie, il bando ammette diverse tipologie:

  • La Società a Responsabilità Limitata (S.r.l.) può essere costituita anche nella forma di S.r.l. unipersonale.
  • La Società a Responsabilità Limitata Semplificata (S.r.l.s.) rappresenta un’opzione particolarmente interessante per le iniziative di piccole dimensioni.

Sono inoltre ammesse le Società in Nome Collettivo (S.n.c.), le Società in Accomandita Semplice (S.a.s.) e le Società Cooperative.

Professionisti e Lavoratori Autonomi

Il bando contempla anche l’avvio di attività professionali e di lavoro autonomo. In questo caso, è necessario che il professionista si iscriva agli ordini professionali, ove previsto dalla normativa vigente, o avvii un’attività professionale per la quale non è richiesta l’iscrizione ad albi.

La partita IVA dovrà essere attivata successivamente all’ammissione al contributo.

Contributo e Finanziamento

Natura del Contributo

Il contributo erogato dalla Regione Campania si configura come sovvenzione diretta in denaro, non soggetta a restituzione. L’intervento si inquadra nel regime de minimis secondo il Regolamento UE 2023/2831, che stabilisce le regole per gli aiuti di importanza minore alle imprese.

Importi e Massimali

Il contributo massimo erogabile per singolo destinatario ammonta a 25.000 euro. Nel caso di società, il limite si estende fino a 100.000 euro, considerando un massimo di quattro soci beneficiari.

Questo significa che per le compagini sociali il contributo viene calcolato moltiplicando il numero dei soci aventi i requisiti per l’importo individuale di 25.000 euro, fino al tetto massimo stabilito.

Spese Ammissibili

Il programma di spesa deve prevedere investimenti in beni materiali e immateriali ad utilità pluriennale. Questi beni devono avere un valore unitario superiore a 100 euro ed essere direttamente collegati al ciclo produttivo dell’attività. È ammesso l’acquisto sia di beni nuovi che usati, purché questi ultimi provengano da rivenditori autorizzati e non abbiano beneficiato di precedenti agevolazioni pubbliche.

Le spese di esercizio ammissibili comprendono l’acquisto di materie prime, semilavorati e prodotti finiti necessari all’avvio dell’attività. Sono inoltre contemplati i costi per le utenze e i canoni di locazione, questi ultimi nel limite del 25% delle spese di investimento previste.

Una voce particolare riguarda le spese per garanzie, come le fidejussioni bancarie o assicurative, ammissibili fino a un massimo di 1.000 euro per progetto.

Spese Non Ammissibili

Il bando esclude espressamente alcune tipologie di spese dal contributo. Non sono ammissibili gli investimenti immobiliari, sia per l’acquisto che per la costruzione o ristrutturazione di immobili. L’IVA non è considerata una spesa ammissibile, sia che si riferisca ai beni di investimento che alle spese di esercizio. Sono inoltre escluse le spese per prestazioni di servizi e quelle relative a stipendi e salari.

Modalità di Erogazione

L’erogazione del contributo avviene attraverso un meccanismo di rendicontazione a costi reali. Questo significa che ogni spesa deve essere documentata attraverso fatture quietanzate e altri documenti contabili aventi forza probatoria equivalente.

Non sono previste semplificazioni attraverso le Opzioni Semplificate dei Costi (OSC).

Tempistiche di Erogazione

Il contributo viene erogato secondo una tempistica precisa che prevede diverse fasi.  Il bando stabilisce che l’erogazione del contributo avviene in due tranche:

  • Una prima anticipazione pari al 50% dell’aiuto ammesso;
  • Il restante 50% viene erogato solo dopo la corretta rendicontazione dell’anticipo ricevuto.

La prima erogazione può avvenire solo dopo la firma dell’Atto di Impegno e la presentazione della documentazione richiesta. Le successive erogazioni sono subordinate alla corretta rendicontazione delle spese sostenute.

Garanzie Richieste

Per accedere al contributo potrebbe essere richiesta la presentazione di una fidejussione bancaria o assicurativa. Il costo di questa garanzia, come precedentemente menzionato, può essere incluso tra le spese ammissibili fino a un massimo di 1.000 euro.

Cumulo con Altri Aiuti

Il contributo è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche nel rispetto dei limiti previsti dal regime de minimis. Tuttavia, le stesse spese non possono essere oggetto di duplice agevolazione, e il cumulo non può superare l’intensità di aiuto più elevata prevista dalle normative applicabili.

Procedura di Partecipazione

Presentazione della Domanda

La presentazione delle domande avviene esclusivamente attraverso la piattaforma informatica www.sviluppocampania.it/autoimprenditorialita.fse2127.

L’apertura del bando è prevista a partire dal trentesimo giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania del 21 ottobre 2024 e pertanto a partire dal 21 novembre 2024.

Per facilitare la presentazione delle domande, i Centri per l’Impiego offrono un servizio di supporto ai proponenti nella compilazione dell’istanza sulla piattaforma.

Documentazione Iniziale

La domanda di partecipazione deve essere redatta secondo lo schema prestabilito (Allegato A) e deve includere i preventivi dei beni di investimento che si intendono acquistare.

La documentazione deve essere completa in ogni sua parte per evitare richieste di integrazione che potrebbero rallentare l’iter di valutazione.

Procedura di Valutazione

Il bando opera secondo una procedura a sportello, il che significa che le domande vengono esaminate in ordine cronologico di presentazione fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Sviluppo Campania effettua l’esame delle domande valutando la fattibilità tecnica ed economica delle proposte presentate.

Richieste di Integrazione

Qualora la domanda risulti non conforme al format approvato o sia priva di uno o più allegati, Sviluppo Campania comunicherà via mail ordinaria al proponente la necessità di integrazioni, che dovranno essere prodotte entro dieci giorni. Il mancato rispetto di questo termine comporta l’esclusione della domanda dalla valutazione.

Criteri di Valutazione

La valutazione delle proposte si basa su tre criteri fondamentali:

  • La coerenza tra le attività previste dal progetto e le competenze del proponente viene valutata considerando il percorso di studi e le esperienze professionali pregresse, anche occasionali, verificando la loro pertinenza con l’iniziativa proposta;
  • L’adeguatezza al mercato di riferimento viene esaminata verificando la concreta fattibilità dell’iniziativa rispetto al mercato e l’assenza di ostacoli procedurali per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni amministrative e sanitarie;
  • La presenza di elementi di sostenibilità ambientale viene valutata in relazione agli investimenti proposti e alla loro conformità con i principi di tutela ambientale.

Comunicazione degli Esiti

Sviluppo Campania trasmette alla Direzione Generale per l’Istruzione, la Formazione, il Lavoro e le Politiche giovanili un prospetto generale contenente l’esito dei progetti istruiti.

La Direzione Generale emette successivamente un decreto di ammissione o non ammissione al contributo, che viene pubblicato sul sito della Regione Campania e su quello di Sviluppo Campania.

Fase di Attuazione

Sottoscrizione dell’Atto di Impegno

Dopo l’ammissione al contributo, il beneficiario viene convocato per la sottoscrizione dell’Atto di Impegno. Questo documento rappresenta il contratto tra il beneficiario e Sviluppo Campania, definendo gli obblighi reciproci, le modalità di erogazione del contributo e le tempistiche da rispettare. La firma avviene in formato digitale, pertanto il beneficiario deve essere in possesso di firma digitale valida.

Avvio delle Attività

L’avvio delle attività deve avvenire entro termini prestabiliti dalla firma dell’Atto di Impegno. Per le imprese da costituire, è necessario procedere con la costituzione formale e l’iscrizione al Registro delle Imprese entro 40 giorni dalla sottoscrizione.

Per i professionisti e i lavoratori autonomi, nello stesso termine deve essere attivata la partita IVA e devono essere effettuate le iscrizioni agli eventuali albi professionali.

Processo di Rendicontazione

La rendicontazione delle spese rappresenta un momento cruciale nell’attuazione del progetto. Il beneficiario deve presentare documentazione dettagliata che attesti le spese sostenute. Ogni spesa deve essere comprovata da fatture quietanzate o documenti contabili di valore probatorio equivalente.

Le fatture devono riportare la dicitura specifica che identifica il progetto e il riferimento al bando.

Modalità di Pagamento

Tutti i pagamenti devono essere effettuati attraverso strumenti tracciabili. Sono ammessi bonifici bancari, ricevute bancarie, assegni circolari o bancari non trasferibili. Non sono ammessi pagamenti in contanti.

Per ogni pagamento deve essere conservata la documentazione che ne attesti l’effettiva esecuzione, come estratti conto e contabili bancarie.

Variazioni al Progetto

Durante l’attuazione del progetto potrebbero rendersi necessarie delle variazioni rispetto al piano originario. Queste devono essere preventivamente comunicate a Sviluppo Campania e possono riguardare:La modifica del programma di spesa è consentita nel rispetto del totale degli investimenti ammessi.

Le variazioni devono essere coerenti con gli obiettivi del progetto e non possono alterarne la natura.Il cambio di sede operativa deve essere comunicato tempestivamente e la nuova sede deve mantenere i requisiti previsti dal bando.

Le modifiche della compagine sociale, nel caso di società, devono essere comunicate e valutate per verificare il mantenimento dei requisiti di ammissibilità.

Monitoraggio e Controlli

Sviluppo Campania effettua controlli periodici per verificare il corretto avanzamento del progetto. Questi possono essere:

  • Controlli documentali sulla rendicontazione presentata, verificando la conformità e la regolarità della documentazione;
  • Verifiche in loco presso la sede operativa per accertare l’effettiva realizzazione del progetto e la presenza dei beni acquistati;
  • Controlli sulla veridicità delle dichiarazioni rese, anche attraverso la consultazione di banche dati pubbliche.

Obblighi di Comunicazione

Il beneficiario deve rispettare precisi obblighi di comunicazione, informando tempestivamente Sviluppo Campania di qualsiasi evento che possa influire sulla realizzazione del progetto. È necessario comunicare:

  • Eventuali criticità che possano compromettere il raggiungimento degli obiettivi;
  • Modifiche sostanziali all’assetto organizzativo dell’impresa;
  • Variazioni nei recapiti e nei riferimenti del beneficiario.

Conservazione della Documentazione

Tutta la documentazione relativa al progetto deve essere conservata per un periodo di almeno 5 anni dalla conclusione dell’intervento. La documentazione deve essere facilmente consultabile e deve essere conservata in originale o in copia conforme.

Obblighi e Vincoli

Obblighi dei Beneficiari

Il beneficiario, una volta ammesso al contributo, assume una serie di impegni fondamentali per la corretta gestione del finanziamento. Innanzitutto deve mantenere la residenza in Campania per tutta la durata del progetto. Nel caso di società, questa deve mantenere la sede operativa nel territorio regionale.

Il beneficiario deve inoltre garantire la stabilità dell’operazione, mantenendo l’attività per almeno cinque anni dalla data di completamento dell’investimento.

Vincoli Operativi

L’attività finanziata deve essere avviata entro termini precisi e inderogabili. Per le imprese da costituire, la costituzione formale deve avvenire entro 40 giorni dalla firma dell’Atto di Impegno. Lo stesso termine si applica per l’attivazione della partita IVA nel caso di lavoratori autonomi e liberi professionisti.

La richiesta di erogazione del contributo deve essere presentata entro lo stesso termine di 40 giorni, corredata da tutta la documentazione necessaria.

Cause di Revoca

Il contributo può essere revocato in diversi casi specifici. La revoca interviene:

  • quando il beneficiario non rispetta gli obblighi previsti dall’Atto di Impegno;
  • quando fornisce dichiarazioni false o mendaci, quando non avvia l’attività nei termini previsti;
  • quando non mantiene i requisiti di ammissibilità.

In caso di revoca, il beneficiario è tenuto alla restituzione delle somme eventualmente già erogate.

Modifiche Societarie

Nel caso di società, eventuali modifiche della compagine sociale devono essere preventivamente comunicate a Sviluppo Campania. Le modifiche non possono in ogni caso alterare i requisiti di ammissibilità previsti dal bando.

In particolare, deve essere mantenuta la maggioranza, sia per teste che per quote, dei soci in possesso dei requisiti richiesti dal bando.

Obblighi di Comunicazione e Pubblicità

I beneficiari sono tenuti a rispettare gli obblighi di comunicazione previsti dalla normativa europea. Questo include l’utilizzo dei loghi del FSE e della Regione Campania su tutti i materiali e le comunicazioni relative al progetto.

Deve essere data adeguata visibilità al fatto che l’iniziativa è stata realizzata con il sostegno del Fondo Sociale Europeo.

Conservazione Documentale

Tutta la documentazione relativa al progetto deve essere conservata in originale o in copia conforme per almeno cinque anni dalla conclusione dell’intervento.

La documentazione deve essere ordinata, accessibile e disponibile in caso di controlli da parte degli organi competenti.

Valutazione e Selezione dei Progetti

Processo di Valutazione

Sviluppo Campania gestisce l’intero processo di valutazione delle domande presentate, effettuando un esame approfondito della fattibilità tecnica ed economica di ciascuna proposta.

La valutazione segue rigorosamente l’ordine cronologico di presentazione delle domande sulla piattaforma informatica, procedendo fino all’esaurimento delle risorse disponibili che ammontano complessivamente a 20 milioni di euro.

Criteri di Ammissibilità

La valutazione delle proposte si articola attraverso un’analisi dettagliata che considera molteplici aspetti.

In primo luogo viene verificata la coerenza tra le attività previste dal progetto e le competenze del proponente, esaminando il percorso formativo e le esperienze professionali pregresse.

Successivamente si valuta l’adeguatezza dell’iniziativa rispetto al mercato di riferimento, considerando la concreta fattibilità del progetto e l’assenza di ostacoli procedurali per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni.

Un elemento distintivo nella valutazione è rappresentato dalla presenza di elementi di sostenibilità ambientale negli investimenti proposti.

Procedura di Integrazione

Durante il processo di valutazione, qualora emergesse la necessità di chiarimenti o integrazioni, Sviluppo Campania comunica al proponente, tramite mail ordinaria, le specifiche richieste.

Il proponente ha a disposizione dieci giorni per fornire quanto richiesto. Il mancato rispetto di questo termine comporta l’esclusione della domanda dalla fase di valutazione e la conseguente dichiarazione di non ammissibilità.

Comunicazione degli Esiti

Al termine del processo valutativo, Sviluppo Campania trasmette alla Direzione Generale per l’Istruzione, la Formazione, il Lavoro e le Politiche giovanili un prospetto dettagliato contenente gli esiti dei progetti valutati. La Direzione Generale procede quindi all’emissione di un decreto di ammissione o non ammissione al contributo.

Tale decreto viene pubblicato sia sul sito della Regione Campania sia su quello di Sviluppo Campania, garantendo la massima trasparenza del processo.

Supporto alla Progettazione

Per facilitare la presentazione di progetti di qualità, la Regione Campania mette a disposizione dei proponenti un servizio di orientamento e accompagnamento alla progettazione in presenza.

Questo servizio, gestito da Sviluppo Campania, può essere erogato anche presso le sedi dei Centri per l’Impiego, garantendo così una capillare presenza sul territorio e un supporto concreto ai potenziali beneficiari.

Modalità di Erogazione del Contributo

Processo di Erogazione

L’erogazione del contributo segue un iter preciso e strutturato che inizia dopo la firma dell’Atto di Impegno. Il processo si articola in diverse fasi, ciascuna delle quali richiede la presentazione di documentazione specifica. Il contributo viene erogato mediante bonifico bancario sul conto corrente dedicato indicato dal beneficiario.

Tale conto deve essere utilizzato esclusivamente per le operazioni relative al progetto finanziato, garantendo così la massima trasparenza nella gestione delle risorse.

Documentazione per l’Erogazione

Per ottenere l’erogazione del contributo, il beneficiario deve presentare una documentazione completa e dettagliata.

Nel caso di ditta individuale o libero professionista, è necessario presentare il certificato di attribuzione della partita IVA, il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio ove previsto, e la dichiarazione del titolo di disponibilità dell’immobile sede dell’attività.

Per le società, oltre a questa documentazione, è richiesta anche copia dell’atto costitutivo e dello statuto, nonché la visura camerale aggiornata.

Tempistiche di Erogazione

Le tempistiche per l’erogazione del contributo sono rigidamente definite. La richiesta di erogazione deve essere presentata entro 40 giorni dalla sottoscrizione dell’Atto di Impegno. Per le società già costituite, la richiesta può essere presentata contestualmente alla sottoscrizione dell’Atto di Impegno.

Sviluppo Campania procede all’erogazione del contributo dopo aver verificato la completezza e la regolarità della documentazione presentata.

Rendicontazione delle Spese

La rendicontazione rappresenta un momento cruciale nel processo di erogazione del contributo. Tutte le spese devono essere documentate attraverso fatture quietanzate o documenti contabili di valore probatorio equivalente. Le fatture devono riportare chiaramente il riferimento al progetto finanziato e al bando.

I pagamenti devono essere effettuati esclusivamente attraverso strumenti tracciabili come bonifici bancari, ricevute bancarie o assegni non trasferibili.

Monitoraggio Finanziario

Il monitoraggio finanziario del progetto viene effettuato attraverso la verifica puntuale della documentazione di spesa presentata. Sviluppo Campania controlla la corrispondenza tra le spese preventivate e quelle effettivamente sostenute, verificando che rientrino nelle categorie ammissibili definite dal bando.

Particolare attenzione viene posta alla verifica del rispetto dei massimali previsti per le diverse categorie di spesa, come il limite del 25% delle spese di investimento per i canoni di locazione.

Variazioni al Piano Finanziario

Durante l’attuazione del progetto, potrebbero rendersi necessarie delle variazioni al piano finanziario originario. Queste modifiche devono essere preventivamente comunicate a Sviluppo Campania e possono essere autorizzate solo se non alterano la natura e gli obiettivi del progetto.

Le variazioni devono comunque rispettare i limiti e i vincoli previsti dal bando per le diverse categorie di spesa.

Controlli e Verifiche

Sviluppo Campania effettua controlli periodici sulla corretta utilizzazione delle risorse erogate. Questi controlli possono essere sia documentali che in loco, e mirano a verificare la corrispondenza tra quanto dichiarato e quanto effettivamente realizzato.

In caso di irregolarità riscontrate durante i controlli, Sviluppo Campania può procedere alla revoca totale o parziale del contributo.

Gestione delle Comunicazioni e Rapporti con l’Ente

Sistema di Comunicazione

La comunicazione tra i beneficiari e Sviluppo Campania avviene principalmente attraverso posta elettronica ordinaria.

Ogni beneficiario deve indicare nella domanda di partecipazione un indirizzo email valido e un recapito telefonico che verranno utilizzati per tutte le comunicazioni.

Gestione delle Modifiche

Qualsiasi modifica al progetto originario deve essere tempestivamente comunicata a Sviluppo Campania. Le comunicazioni devono essere dettagliate e contenere tutte le informazioni necessarie per valutare l’impatto delle modifiche proposte.

Sviluppo Campania si riserva dieci giorni per valutare le modifiche e comunicare l’eventuale autorizzazione o diniego.

Sistema di Notifiche

Il sistema di notifiche prevede comunicazioni specifiche in diversi momenti chiave del progetto. In particolare, vengono inviate comunicazioni per:
La richiesta di eventuali integrazioni documentali, per le quali viene concesso un termine di dieci giorni per la risposta. La conferma di ammissione al contributo, che avviene tramite decreto dirigenziale pubblicato sul BURC.

L’eventuale diffida ad adempiere nel caso di mancata presentazione della richiesta di erogazione nei termini previsti.

Assistenza Continuativa

Durante tutto il periodo di realizzazione del progetto, i beneficiari possono contare su un’assistenza continuativa da parte di Sviluppo Campania.

Questo supporto risulta particolarmente importante nelle fasi più delicate come la rendicontazione delle spese o la gestione di eventuali modifiche al progetto originario.

Trasparenza e Pubblicità

Tutte le comunicazioni di carattere generale vengono pubblicate sul sito web di Sviluppo Campania e sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania.

Monitoraggio e Controlli

Sistema di Monitoraggio

Il sistema di monitoraggio implementato da Sviluppo Campania prevede un controllo costante e approfondito dell’avanzamento dei progetti finanziati. Questo processo si sviluppa attraverso una serie di verifiche periodiche che interessano sia gli aspetti amministrativi che quelli operativi dell’iniziativa imprenditoriale.

Il monitoraggio viene effettuato mediante l’analisi della documentazione presentata dal beneficiario e attraverso verifiche dirette presso la sede dell’attività.

Verifiche Documentali

Le verifiche documentali rappresentano il primo livello di controllo e vengono effettuate su base continuativa. Durante queste verifiche, viene esaminata tutta la documentazione amministrativa e contabile relativa al progetto. Particolare attenzione viene posta alla correttezza formale dei documenti di spesa, alla loro pertinenza rispetto al progetto approvato e alla loro conformità con la normativa fiscale vigente.

La documentazione deve essere conservata in originale presso la sede dell’impresa e deve essere prontamente disponibile in caso di controlli.

Controlli in Loco

I controlli in loco costituiscono un elemento fondamentale del sistema di monitoraggio. Questi vengono effettuati da funzionari di Sviluppo Campania presso la sede operativa dell’attività finanziata.

Durante queste visite ispettive viene verificata l’effettiva realizzazione del progetto, la presenza fisica dei beni acquistati con il contributo e la loro corrispondenza con quanto dichiarato in fase di rendicontazione.

Viene inoltre accertato il rispetto di tutti gli obblighi previsti dal bando, inclusi quelli relativi alla pubblicità del finanziamento ricevuto.

Monitoraggio Finanziario

Il monitoraggio finanziario si concentra sulla verifica puntuale dell’utilizzo delle risorse erogate. Viene controllata la corrispondenza tra le spese preventivate e quelle effettivamente sostenute, nonché il rispetto dei massimali previsti per le diverse categorie di spesa.

Particolare attenzione viene dedicata alla verifica della tracciabilità dei pagamenti, che devono essere effettuati esclusivamente attraverso strumenti che garantiscano la piena tracciabilità delle operazioni.

Verifiche di Stabilità

Le verifiche di stabilità dell’operazione vengono effettuate per assicurare il mantenimento degli investimenti nel tempo. Il beneficiario deve garantire la stabilità dell’operazione per almeno cinque anni dal completamento dell’investimento. Durante questo periodo, non è consentito cedere o alienare i beni oggetto dell’agevolazione, né modificare la destinazione d’uso dell’attività finanziata.

Queste verifiche mirano a garantire che gli obiettivi del progetto vengano mantenuti nel lungo periodo.

Gestione delle Irregolarità

In caso di rilevamento di irregolarità durante i controlli, Sviluppo Campania attiva immediatamente una procedura specifica. Il beneficiario viene informato delle irregolarità riscontrate e gli viene concesso un termine per fornire chiarimenti o sanare la situazione.

Se le irregolarità sono gravi o non vengono sanate nei termini previsti, si può procedere alla revoca totale o parziale del contributo, con conseguente obbligo di restituzione delle somme già erogate.

Aspetti Amministrativi e Procedurali

Gestione Documentale

La gestione documentale del progetto richiede particolare attenzione e precisione. Ogni documento deve essere conservato in originale presso la sede dell’attività e deve essere prontamente disponibile in caso di controlli. La documentazione comprende l’Atto di Impegno, i documenti di spesa, le autorizzazioni amministrative e ogni altro documento relativo al progetto. Sviluppo Campania fornisce tutti i format necessari al momento della sottoscrizione dell’Atto di Impegno, garantendo così uniformità e completezza nella documentazione presentata.

Tempistiche Amministrative

Il procedimento amministrativo segue tempistiche precise e inderogabili. La costituzione dell’impresa deve avvenire entro 40 giorni dall’ammissione al contributo. Nello stesso termine deve essere presentata la richiesta di erogazione del contributo sulla piattaforma informatica di Sviluppo Campania. In caso di mancato rispetto di questi termini, viene inviata una diffida ad adempiere tramite mail ordinaria. Se la diffida resta inevasa, il destinatario decade dal beneficio del contributo.

Procedure SUAP

La documentazione da presentare include la ricevuta telematica rilasciata dal SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) relativa alla presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Questo documento certifica l’effettivo inizio dell’attività e deve essere accompagnato dalla dichiarazione di iscrizione al Registro delle Imprese, ad eccezione dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti, per i quali è sufficiente la dichiarazione di inizio attività.

Disponibilità dell’Immobile

È necessario presentare la dichiarazione del titolo di disponibilità dell’immobile registrato dove si svolgerà l’attività. Questo documento deve essere redatto secondo il format fornito (Allegato D) e deve dimostrare la legittima disponibilità dei locali per tutto il periodo previsto dal bando.

Costituzione Societaria

Per le società, la documentazione richiede ulteriori elementi specifici. Deve essere presentata copia dell’Atto Costitutivo ed eventuale Statuto. Le società devono rispettare precise caratteristiche nella composizione della compagine sociale, garantendo la maggioranza, sia per teste che per quote, dei soci in possesso dei requisiti previsti dal bando.

Rendicontazione e Aspetti Finanziari

Struttura della Rendicontazione

La rendicontazione delle spese rappresenta un momento cruciale nell’attuazione del progetto finanziato. Il processo di rendicontazione deve seguire una metodologia rigorosa basata sui costi reali sostenuti. Ogni spesa deve essere documentata attraverso fatture quietanzate o documenti contabili di valore probatorio equivalente. La documentazione deve dimostrare in modo inequivocabile che le spese sono state effettivamente sostenute e sono direttamente correlate al progetto approvato.

Documentazione Contabile

Ogni documento di spesa deve contenere specifici elementi identificativi. Le fatture devono riportare il riferimento al progetto finanziato attraverso una precisa dicitura che identifichi il bando.  Tutti i documenti devono essere intestati al beneficiario del contributo e devono riportare una descrizione chiara e dettagliata dei beni o servizi acquistati.

Modalità di Pagamento

I pagamenti delle spese rendicontate devono essere effettuati esclusivamente attraverso modalità che garantiscano la piena tracciabilità delle operazioni. Sono ammessi bonifici bancari, ricevute bancarie, assegni circolari o bancari non trasferibili. Per ogni pagamento deve essere conservata la documentazione bancaria completa, comprensiva dell’estratto conto che dimostri l’effettivo addebito sul conto corrente del beneficiario.

Non sono ammessi in alcun caso pagamenti in contanti o attraverso conti correnti non intestati al beneficiario.

Tempistiche di Rendicontazione

La rendicontazione delle spese segue tempistiche precise. La prima rendicontazione deve essere presentata entro 40 giorni dalla firma dell’Atto di Impegno. Le successive rendicontazioni devono seguire la tempistica stabilita nel cronoprogramma approvato.

Ogni ritardo nella presentazione della rendicontazione deve essere preventivamente comunicato e motivato a Sviluppo Campania, che valuterà la possibilità di concedere proroghe.

Gestione IVA e Imposte

L’IVA rappresenta un costo non ammissibile nell’ambito del progetto, sia che si riferisca a beni di investimento che a spese di esercizio. Nella rendicontazione, pertanto, gli importi devono essere indicati al netto dell’IVA. Anche altre imposte e tasse non sono considerate spese ammissibili. Il beneficiario deve tenere accurata documentazione separata per distinguere i costi ammissibili da quelli non ammissibili ai fini del contributo.

Modifiche al Piano Finanziario

Durante l’attuazione del progetto potrebbero rendersi necessarie modifiche al piano finanziario originario. Queste variazioni devono essere preventivamente comunicate a Sviluppo Campania attraverso una richiesta formale che ne illustri le motivazioni.

Le modifiche possono essere autorizzate solo se non alterano la natura e gli obiettivi del progetto e se rispettano i massimali previsti dal bando per le diverse categorie di spesa.

Obblighi di Pubblicità e Comunicazione

Requisiti di Comunicazione

Il beneficiario del contributo assume precisi obblighi in materia di pubblicità e comunicazione. Questi obblighi derivano dalla normativa europea sui fondi strutturali e devono essere rispettati scrupolosamente durante tutto il periodo di realizzazione del progetto. La comunicazione deve rendere evidente il sostegno ricevuto dal Fondo Sociale Europeo attraverso l’utilizzo corretto dei loghi e delle diciture previste.

Elementi Visivi Obbligatori

Tutti i materiali di comunicazione prodotti nell’ambito del progetto devono contenere specifici elementi visivi. Il logo della Regione Campania deve essere affiancato dall’emblema dell’Unione Europea e dal riferimento al Fondo Sociale Europeo Plus. Questi elementi devono essere posizionati in modo visibile e mantenere le proporzioni corrette secondo il manuale di identità visiva fornito da Sviluppo Campania.

La dimensione dei loghi deve garantirne la leggibilità e non può essere inferiore a quella di altri eventuali marchi presenti.

Comunicazione Digitale

Nel caso di presenza web dell’attività finanziata, sia attraverso un sito internet che mediante canali social, devono essere rispettati specifici requisiti. Il sito web deve contenere una breve descrizione del progetto, evidenziando le finalità, i risultati e il sostegno finanziario ricevuto dall’Unione Europea. Questi elementi devono essere facilmente accessibili dalla homepage e mantenuti visibili per tutto il periodo di realizzazione del progetto.

Targhe e Cartelloni

Per le attività che prevedono una sede fisica, è necessario esporre una targa o un cartellone che riporti le informazioni sul progetto e sul cofinanziamento europeo. La targa deve essere collocata in un luogo facilmente visibile al pubblico, come l’ingresso dell’edificio. Le dimensioni della targa devono essere proporzionate all’importanza del finanziamento ricevuto e alla dimensione della sede operativa.

Documentazione Amministrativa

Anche la documentazione amministrativa deve rispettare precise regole di comunicazione. Tutti i documenti relativi all’attuazione del progetto, inclusi i certificati di partecipazione o altri attestati, devono contenere una dichiarazione che evidenzi il sostegno dell’Unione Europea attraverso il Fondo Sociale Europeo Plus.

Eventi e Manifestazioni

Nel caso di organizzazione di eventi o manifestazioni legate al progetto finanziato, devono essere rispettate specifiche regole di comunicazione. Durante gli eventi deve essere esposta la bandiera dell’Unione Europea e deve essere fatto esplicito riferimento al sostegno del FSE+. Il materiale promozionale degli eventi deve contenere tutti gli elementi visivi obbligatori precedentemente descritti.

Monitoraggio degli Obblighi

Sviluppo Campania effettua controlli periodici sul rispetto degli obblighi di comunicazione. Durante le verifiche in loco viene controllata la presenza e la corretta esposizione degli elementi di pubblicità. Il mancato rispetto degli obblighi di comunicazione può comportare la revoca parziale o totale del contributo concesso.

Modifiche e Variazioni al Progetto

Tipologie di Modifiche Ammissibili

Le modifiche al progetto originario possono riguardare diversi aspetti dell’iniziativa finanziata. La variazione della sede operativa rappresenta una delle modifiche più frequenti e deve essere comunicata preventivamente a Sviluppo Campania. La nuova sede deve mantenere tutti i requisiti previsti dal bando e deve essere ubicata nel territorio della Regione Campania.

Nel caso di società, possono essere richieste modifiche alla compagine sociale, purché vengano mantenuti i requisiti soggettivi previsti dal bando e la maggioranza, sia per teste che per quote, dei soci in possesso dei requisiti.

Procedura di Richiesta

La richiesta di modifica deve essere presentata attraverso una comunicazione formale a Sviluppo Campania. Il documento deve contenere una descrizione dettagliata delle modifiche proposte e delle motivazioni che le rendono necessarie. È fondamentale dimostrare che le variazioni non alterano gli obiettivi originari del progetto e non compromettono la sua fattibilità tecnica ed economica. La richiesta deve essere corredata da tutta la documentazione necessaria a supportare le modifiche proposte.

Tempistiche di Valutazione

Sviluppo Campania esamina le richieste di modifica entro termini prestabiliti. La valutazione viene effettuata considerando la coerenza delle modifiche con gli obiettivi del bando e la loro compatibilità con i criteri di ammissibilità.

Durante il periodo di valutazione, il beneficiario non può procedere con l’implementazione delle modifiche richieste. Solo dopo aver ricevuto l’autorizzazione formale, le variazioni possono essere attuate.

Modifiche al Piano Finanziario

Le variazioni al piano finanziario richiedono particolare attenzione. È possibile richiedere la rimodulazione delle spese tra le diverse categorie previste dal progetto, mantenendo inalterato l’importo complessivo del contributo concesso.

Ogni modifica deve rispettare i massimali previsti dal bando per le singole categorie di spesa. Ad esempio, i canoni di locazione non possono superare il 25% delle spese di investimento anche dopo eventuali rimodulazioni.

Gestione delle Emergenze

In caso di eventi imprevisti che richiedono modifiche urgenti al progetto, il beneficiario deve comunicare tempestivamente la situazione a Sviluppo Campania. La comunicazione deve descrivere dettagliatamente l’evento imprevisto e le sue conseguenze sul progetto.

In questi casi, può essere concessa un’autorizzazione temporanea in attesa della valutazione completa della richiesta di modifica.

Documentazione Integrativa

Durante il processo di valutazione delle modifiche, Sviluppo Campania può richiedere documentazione integrativa per meglio comprendere la natura e l’impatto delle variazioni proposte. Il beneficiario deve fornire questi documenti entro i termini indicati nella richiesta.

La mancata presentazione della documentazione integrativa nei tempi previsti può comportare il rigetto della richiesta di modifica.

Revoche e Rinunce

Cause di Revoca

Il contributo concesso può essere revocato totalmente o parzialmente in diverse circostanze. La revoca totale viene disposta quando il beneficiario non rispetta gli obblighi fondamentali previsti dall’Atto di Impegno, come il mantenimento dell’attività per il periodo minimo richiesto o l’utilizzo delle risorse per finalità diverse da quelle autorizzate.

Anche la presentazione di dichiarazioni false o mendaci comporta la revoca totale del contributo. La revoca parziale può essere applicata in caso di realizzazione incompleta del progetto o di parziale raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Procedura di Revoca

La procedura di revoca inizia con una comunicazione formale da parte di Sviluppo Campania, nella quale vengono indicate le motivazioni che hanno portato all’avvio del procedimento. Il beneficiario ha diritto a presentare le proprie controdeduzioni entro un termine di trenta giorni dal ricevimento della comunicazione. Sviluppo Campania esamina le eventuali controdeduzioni e, se queste non sono ritenute sufficienti, procede con l’emanazione del provvedimento definitivo di revoca.

Conseguenze della Revoca

In caso di revoca, il beneficiario è tenuto alla restituzione delle somme già erogate, maggiorate degli interessi legali maturati dal momento dell’erogazione fino al giorno della restituzione. Nel caso di revoca totale, devono essere restituite tutte le somme ricevute. Per la revoca parziale, l’importo da restituire viene calcolato in proporzione alle irregolarità riscontrate.

La restituzione deve avvenire entro sessanta giorni dalla notifica del provvedimento di revoca.

Procedura di Rinuncia

Il beneficiario può rinunciare al contributo in qualsiasi momento mediante comunicazione formale a Sviluppo Campania. La rinuncia deve essere motivata e sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa o dal titolare nel caso di ditta individuale. La comunicazione di rinuncia comporta la revoca totale del contributo e l’obbligo di restituzione delle somme eventualmente già erogate.

Gestione del Contenzioso

In caso di contestazioni relative al provvedimento di revoca, il beneficiario può presentare ricorso nelle sedi competenti. Il ricorso non sospende automaticamente l’efficacia del provvedimento di revoca, ma il beneficiario può richiedere la sospensione dell’efficacia del provvedimento in via cautelare.

Durante il periodo di contenzioso, eventuali erogazioni ancora da effettuare vengono sospese in attesa della definizione della controversia.

Recupero delle Somme

Sviluppo Campania attiva le procedure per il recupero delle somme dovute immediatamente dopo la scadenza del termine per la restituzione volontaria. In caso di mancata restituzione, viene avviata la procedura di riscossione coattiva attraverso l’iscrizione a ruolo del credito.

Gli interessi continuano a maturare fino all’effettivo soddisfo del credito. Il beneficiario può richiedere la rateizzazione dell’importo da restituire, presentando adeguate garanzie per il pagamento.

Aspetti Fiscali e Contabili

Regime Fiscale del Contributo

Il contributo erogato nell’ambito del bando presenta specifiche caratteristiche fiscali che è necessario considerare attentamente. Dal punto di vista tributario, il contributo non costituisce ricavo o compenso, pertanto non concorre alla formazione del reddito imponibile del beneficiario. Tuttavia, essendo destinato all’acquisto di beni strumentali, il contributo deve essere contabilizzato secondo precise modalità stabilite dai principi contabili nazionali.

La corretta gestione fiscale del contributo richiede particolare attenzione nella fase di registrazione contabile e nella successiva dichiarazione dei redditi.

Contabilizzazione delle Spese

La gestione contabile delle spese sostenute nell’ambito del progetto richiede l’implementazione di un sistema di contabilità separata o di una codificazione contabile adeguata. Ogni operazione finanziaria deve essere registrata in modo da essere immediatamente riconducibile al progetto finanziato.

Le fatture devono essere registrate cronologicamente e devono riportare nella descrizione il riferimento specifico al bando. Il sistema contabile deve permettere di distinguere chiaramente le spese ammissibili da quelle non ammissibili ai fini del contributo.

Gestione IVA

L’Imposta sul Valore Aggiunto merita un’attenzione particolare nella gestione contabile del progetto. L’IVA rappresenta un costo non ammissibile nell’ambito del contributo, sia che si riferisca a beni di investimento che a spese di esercizio. Tuttavia, l’IVA deve essere regolarmente registrata secondo la normativa fiscale vigente.

Il beneficiario deve mantenere una contabilità che permetta di identificare chiaramente l’IVA relativa alle spese del progetto, distinguendola da quella relativa ad altre operazioni aziendali.

Ammortamenti e Gestione dei Beni

I beni acquistati con il contributo devono essere iscritti nel libro dei cespiti ammortizzabili secondo le normali regole civilistiche e fiscali. Il processo di ammortamento deve seguire i coefficienti stabiliti dal Decreto Ministeriale del 31 dicembre 1988, tenendo conto della natura del bene e del settore di attività.

La quota di contributo riferibile ai beni ammortizzabili può essere gestita contabilmente secondo due metodologie: il metodo diretto, con riduzione del costo del bene, o il metodo indiretto, con iscrizione del contributo tra i risconti passivi.

Documentazione Fiscale

La documentazione fiscale relativa al progetto deve essere conservata secondo precise modalità. Le fatture elettroniche devono essere conservate nel rispetto della normativa vigente, garantendone l’autenticità e l’integrità. Per i documenti cartacei ancora ammessi, è necessario predisporre un sistema di archiviazione che ne garantisca la pronta reperibilità in caso di controlli.

La documentazione deve essere conservata per un periodo di dieci anni dalla data di erogazione del saldo del contributo.

Regime Sanzionatorio

Il mancato rispetto degli obblighi fiscali e contabili può comportare l’applicazione di sanzioni specifiche. Oltre alle sanzioni previste dalla normativa fiscale generale, possono essere applicate penalità specifiche legate al contributo, fino alla revoca totale dello stesso.

Allegati:

DD_1165_DEL_23_10_2024

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