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Riforma IVA 2025 per Enti sportivi: proroga di un anno in arrivo

29 Novembre, 2024

L’entrata in vigore delle nuove disposizioni IVA per il terzo settore, prevista per il 1° gennaio 2025, sta generando un acceso dibattito tra le istituzioni e le organizzazioni non profit. Il viceministro del lavoro, Maria Teresa Bellucci, ha recentemente dichiarato che il governo è impegnato a gestire la transizione in modo da evitare difficoltà al comparto e ha menzionato la possibilità di una proroga, in attesa di un parere decisivo da parte dell’Unione Europea.

Il Nuovo Regime IVA

Le modifiche normative introdotte dal Decreto Legge n. 146/2021 prevedono che le operazioni di cessione di beni e prestazioni di servizi, attualmente escluse dall’IVA, diventino rilevanti ai fini dell’imposta. Questo cambiamento riguarda molte associazioni, incluse quelle sportive, culturali e di promozione sociale. Fino al 31 dicembre 2024, tali operazioni non richiedono documentazione o registrazione ai fini IVA, ma dal 2025 saranno soggette a nuovi obblighi formali.

La Decisione della Proroga

Il viceministro Bellucci ha confermato che l’IVA sul terzo settore sarà gestita in maniera tale da non creare difficoltà agli enti coinvolti. La transizione, inizialmente prevista per il 1° gennaio 2025, beneficerà di un’estensione temporale significativa di almeno 1 anno. Questa decisione si allinea con l’approccio del governo di garantire una “delega fiscale per un intervento complessivo”, come specificato durante l’evento commemorativo.

Il Dialogo con l’Unione Europea

Un aspetto cruciale della riforma riguarda il parere dell’Unione Europea sul regime fiscale. Il pacchetto normativo completo necessita dell’approvazione dell’Unione Europea, un passaggio fondamentale che coinvolge oltre 22.000 Onlus attualmente operative in Italia.

Il viceministro Bellucci ha evidenziato progressi significativi nel dialogo con le istituzioni europee, sottolineando come l’Italia rappresenti un caso unico nel panorama continentale. Il nostro paese vanta infatti un sistema normativo evoluto nel settore non profit, che potrebbe fungere da modello per altri stati membri. La peculiarità del sistema italiano richiede particolare attenzione nella definizione delle nuove regole fiscali.

Misure di Transizione e Supporto

Il governo sta lavorando per garantire una transizione graduale e sostenibile. La possibile proroga rappresenta uno strumento fondamentale per permettere alle oltre 22 mila Onlus attive sul territorio di adeguarsi alle nuove disposizioni senza traumi operativi. Il viceministro ha assicurato che verrà concesso almeno un anno di tempo per recepire e implementare le nuove regole, dimostrando sensibilità verso le esigenze del settore.

Il Ruolo del Forum Terzo Settore

Vanessa Pallucchi, in qualità di portavoce del Forum Terzo Settore, ha sottolineato l’importanza di mantenere viva l’attenzione delle istituzioni. Dal 1994, il settore ha compiuto progressi significativi, ma le sfide attuali richiedono un supporto continuo. La richiesta principale è quella di una maggiore considerazione da parte delle istituzioni, necessaria per preservare l’equilibrio tra sostenibilità economica e impatto sociale.

L’Impatto sulle Organizzazioni

La proroga rappresenta un importante respiro di sollievo per le organizzazioni del terzo settore. Gli enti avranno a disposizione almeno un anno per recepire tutte le regole, come esplicitamente dichiarato dal viceministro. Questo tempo supplementare è particolarmente prezioso per:

  • Le piccole associazioni con risorse limitate;
  • Gli enti che devono ancora completare la digitalizzazione;
  • Le organizzazioni che necessitano di consulenza specializzata;
  • Le realtà che devono riorganizzare la propria struttura amministrativa.

Conclusioni

In attesa del parere definitivo dell’Unione Europea, il terzo settore si prepara a gestire una possibile proroga che consentirà un adeguamento graduale alle nuove regole IVA. Questo periodo di transizione è essenziale per garantire che le organizzazioni possano continuare a operare senza interruzioni, mantenendo il loro ruolo cruciale nel tessuto sociale italiano

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