Il Ministero del Lavoro ha lanciato la terza edizione del Fondo Nuove Competenze (FNC), introducendo un sistema innovativo di finanziamento per la formazione aziendale. Con una dotazione di 730 milioni di euro, questo strumento rappresenta un’opportunità straordinaria per le imprese che intendono investire nell’aggiornamento professionale dei propri dipendenti, con particolare attenzione alle sfide della transizione digitale ed ecologica.
Requisiti per l’Accesso al Fondo
Le aziende private, incluse quelle con partecipazione pubblica, possono richiedere il contributo del Fondo Nuove Competenze. Il prerequisito essenziale è la sottoscrizione di accordi collettivi che prevedano la rimodulazione dell’orario di lavoro per consentire la formazione.
Tali accordi devono essere concordati con le rappresentanze sindacali attive in azienda o, in assenza, con rappresentanze territoriali delle associazioni dei datori di lavoro. Gli accordi devono includere progetti formativi, il numero di lavoratori coinvolti e le ore di lavoro dedicate alla formazione.
La Struttura del Finanziamento
Il Fondo copre il 60% della retribuzione oraria dei lavoratori impegnati in formazione, al netto degli oneri previdenziali, che sono invece rimborsati per intero.
In particolare, per i disoccupati assunti da almeno 12 mesi, la copertura del salario può raggiungere il 100%. Inoltre, per le aziende che assumono almeno il 70% dei formati con contratti di apprendistato o a tempo indeterminato, è previsto un bonus di 800 euro per disoccupato assunto.
Le Tre Linee di Intervento
Il fondo si articola in tre distinte modalità operative:
- Sistemi Formativi: dedicati alle grandi imprese (Big Player), con un contributo massimo di 12 milioni di euro. Questi progetti devono coinvolgere al massimo il 60% dei lavoratori dell’azienda capofila.
- Filiere Formative: rivolte a PMI operanti in distretti territoriali o specializzazioni produttive, con un tetto di 8 milioni di euro per raggruppamento.
- Singoli Datori di Lavoro: con progetti individuali fino a 2 milioni di euro per azienda.
Ogni progetto formativo deve inoltre rispettare gli standard di qualificazione del Ministero del Lavoro, con una durata che varia tra 30 e 150 ore per lavoratore.
Gli Ambiti di Formazione Prioritari
La formazione deve focalizzarsi su aree strategiche per l’innovazione:
- Tecnologie digitali e sistemi avanzati
- Intelligenza artificiale e sue applicazioni
- Sostenibilità ambientale e impatto ecologico
- Economia circolare e gestione delle risorse
- Efficientamento energetico
- Welfare aziendale e benessere organizzativo
Il Processo di Certificazione delle Competenze
Un elemento distintivo del FNC 2024 è l’attenzione alla certificazione. Al termine del percorso formativo, è obbligatorio il rilascio di un’attestazione di trasparenza o validazione degli obiettivi di apprendimento, in conformità con il decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13. La durata della formazione deve essere compresa tra 30 e 150 ore per lavoratore, con termine perentorio di 365 giorni per il completamento.
Bonus Assunzionali e Incentivi Speciali
Il fondo prevede incentivi particolari per le nuove assunzioni:
- 800 euro per ogni disoccupato assunto a tempo indeterminato;
- 300 euro per assunzioni stagionali nei settori turismo e agricoltura (minimo 120 giorni);
- Condizioni agevolate per contratti di apprendistato di alta formazione.
La Gestione dei Progetti Formativi
La realizzazione dei progetti richiede:
- Accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro;
- Coinvolgimento delle rappresentanze sindacali;
- Valutazione del progetto da parte delle Regioni (silenzio assenso dopo 10 giorni);
- Collaborazione con enti formativi accreditati.
Il Ruolo dei Fondi Paritetici Interprofessionali
I Fondi Interprofessionali possono partecipare attivamente al finanziamento dei progetti formativi, integrando le risorse del FNC. È previsto uno scambio di informazioni tra il Ministero e i Fondi per semplificare gli adempimenti delle aziende e monitorare l’efficacia degli interventi.
Presentazione della Domanda e Iter Procedurale
Le aziende possono presentare una sola domanda di contributo, scegliendo fra tre linee di intervento: Sistemi Formativi, Filiere Formative e Singoli Datori di Lavoro. Ciascuna linea ha specifiche caratteristiche e limiti contributivi.
È necessario ottenere un parere dalle regioni competenti, che si considera positivo dopo 10 giorni in applicazione del principio di silenzio-assenso.
Esempi Pratici di Applicazione
Un’azienda manifatturiera potrebbe, ad esempio, utilizzare i fondi per formare i propri lavoratori sulle nuove tecnologie digitali di produzione, riducendo così il gap di competenze dovuto all’introduzione di macchinari automatizzati.
Allo stesso modo, un’azienda del settore energetico potrebbe formare i suoi dipendenti per migliorare l’efficienza energetica e sostenere la transizione ecologica.
Conclusioni
Il Fondo Nuove Competenze offre alle aziende italiane un’opportunità cruciale per aggiornare le competenze dei propri lavoratori, contribuendo a una maggiore competitività nel mercato globale. Le imprese sono incoraggiate a valutare attentamente questi strumenti per capitalizzare al meglio i benefici offerti.