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Bonus Elettrodomestici 2025: come funziona e in cosa si differenzia dal Bonus Mobili

9 Gennaio, 2025

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un nuovo sostegno economico dedicato all’acquisto di elettrodomestici di ultima generazione. Accanto al tradizionale Bonus Mobili, che consente una detrazione fiscale legata a specifici interventi di ristrutturazione, si affianca ora una misura autonoma chiamata Bonus Elettrodomestici 2025, rivolta a chi desidera sostituire il proprio apparecchio obsoleto con un modello più efficiente. L’obiettivo è favorire la riduzione dei consumi energetici, supportare la filiera produttiva europea e assicurare un corretto ricambio dei dispositivi domestici.

Il nuovo Bonus Elettrodomestici 2025

Questa iniziativa prevede un contributo di fino al 30% del prezzo di acquisto di un singolo elettrodomestico, con un tetto massimo di 100 euro, innalzato a 200 euro qualora l’acquirente abbia un ISEE familiare inferiore a 25.000 euro. Si tratta di un sostegno che, in termini economici, non è vincolato a interventi di ristrutturazione edilizia: può godere del beneficio chiunque scelga un dispositivo almeno di classe B e prodotto in Europa, contribuendo così a incentivare l’innovazione e la competitività interna al mercato comunitario.

Il sostegno, inoltre, punta a promuovere il smaltimento corretto di apparecchi non più attuali. Le risorse stanziate per questo incentivo ammontano a 50 milioni di euro. Una volta esaurito il fondo, non sarà possibile presentare altre richieste.

Differenze con il Bonus Mobili

Il Bonus Mobili resta disponibile per coloro che effettuano interventi edilizi, tra cui la manutenzione ordinaria, straordinaria e il risanamento conservativo, beneficiando di una detrazione del 50% su un tetto di spesa di 5.000 euro annui per il 2025. È un’agevolazione finalizzata a rinnovare l’arredamento e gli elettrodomestici di un immobile che stia subendo lavori edilizi, compresa la sostituzione di grandi apparecchi con requisiti minimi di efficienza energetica.

Il Bonus Elettrodomestici 2025, invece, non richiede alcun intervento di ristrutturazione: si applica all’acquisto di un solo dispositivo e non consiste in una detrazione fiscale, bensì in un’erogazione diretta. In pratica, si tratta di due agevolazioni complementari: chi ha in corso lavori edili può usufruire del Bonus Mobili per un insieme più ampio di articoli, mentre chi non effettua cantieri in casa ma desidera sostituire un elettrodomestico ha a disposizione l’incentivo specifico previsto dalla manovra.

Come accedere al contributo

Per ottenere questa nuova agevolazione, è necessario rispettare alcuni requisiti tecnici (fra cui la classe energetica minima B) e certificare la provenienza europea del prodotto. Le modalità operative saranno stabilite in un decreto attuativo, che chiarirà procedure e tempistiche di domanda. È già confermato che ogni nucleo familiare potrà richiedere l’agevolazione per un unico elettrodomestico, consigliando di selezionare con attenzione l’acquisto più vantaggioso.

Vantaggi ambientali e obiettivi futuri

Con questa norma si promuove la diffusione di macchine più virtuose in termini di consumi e di rispetto del pianeta, rafforzando al contempo l’industria manifatturiera europea. Allo stesso tempo, si completa l’offerta di misure legate alla casa, accanto al tradizionale meccanismo fiscale del Bonus Mobili, con il quale questo nuovo contributo convive ma non coincide. Il risultato atteso è un rinnovo graduale del parco-elettrodomestici domestico, che sostenga la riduzione delle emissioni e la competitività tecnologica.

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