info@studiopizzano.it

Chiarimenti sull’obbligo del tesserino nei cantieri edili

4 Febbraio, 2025

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), con una recente nota, ha fornito importanti chiarimenti sull’obbligo del tesserino di riconoscimento nei cantieri edili. Si tratta di una questione che interessa non solo i datori di lavoro, ma anche i lavoratori dipendenti e autonomi, coinvolti in attività di appalto e subappalto. Le modifiche normative introdotte dalla legge n. 203/2024, infatti, hanno semplificato alcune disposizioni, ma confermano l’obbligo di esporre il tesserino e prevedono sanzioni specifiche in caso di mancato rispetto. Vediamo nel dettaglio cosa cambia e come evitare eventuali sanzioni.

Un nuovo quadro normativo per i cantieri edili

Con la Nota n. 656/2025 del 23 gennaio, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha chiarito le implicazioni derivanti dalla modifica normativa introdotta dalla legge n. 203/2024, che ha abrogato alcune disposizioni precedenti relative alle tessere personali di riconoscimento nei cantieri. L’intervento legislativo si è reso necessario per eliminare duplicazioni normative e semplificare gli obblighi per i datori di lavoro, mantenendo tuttavia invariata la necessità di garantire la tracciabilità e la sicurezza dei lavoratori.

In particolare, sono stati abrogati i commi 3, 4 e 5 dell’articolo 36-bis del decreto-legge 223/2006, poiché i relativi obblighi sono già disciplinati dal decreto legislativo n. 81/2008, il cosiddetto Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro. Questo ha portato a una maggiore chiarezza normativa, ma non ha eliminato l’obbligo di dotare i lavoratori di un tesserino identificativo durante le attività in appalto o subappalto.

Gli obblighi per i datori di lavoro

I datori di lavoro delle imprese appaltatrici e subappaltatrici rimangono tenuti a fornire al personale dipendente una tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. Questo obbligo, previsto dall’articolo 26, comma 8, del d.lgs. n. 81/2008, si applica sia ai cantieri temporanei che a quelli mobili.

La mancata fornitura del tesserino comporta una sanzione amministrativa pecuniaria, disciplinata dall’articolo 55, comma 5, lettera i) del d.lgs. n. 81/2008. La multa varia da 100 a 500 euro per ciascun lavoratore sprovvisto del tesserino. È dunque fondamentale che il datore di lavoro si assicuri che tutti i dipendenti siano sempre muniti del documento identificativo richiesto.

Gli obblighi per i lavoratori

Anche i lavoratori hanno un ruolo attivo nel rispetto della normativa. Oltre a ricevere il tesserino dal datore di lavoro, sono obbligati a esporlo in modo visibile durante lo svolgimento delle proprie mansioni. Questa disposizione è sancita dall’articolo 20, comma 3, del d.lgs. n. 81/2008, che specifica come l’obbligo si applichi a tutti i lavoratori, indipendentemente dal tipo di contratto o rapporto di lavoro.

In caso di mancata esposizione del tesserino, il lavoratore può incorrere in una multa che varia da 50 a 300 euro, come previsto dall’articolo 59, comma 1, lettera b) del medesimo decreto legislativo. È quindi importante che i lavoratori siano consapevoli di tale responsabilità e rispettino questa regola per evitare sanzioni.

Il caso dei lavoratori autonomi

Un aspetto spesso trascurato riguarda i lavoratori autonomi che operano in regime di appalto o subappalto. Anche loro sono obbligati a dotarsi di un tesserino di riconoscimento e ad esporlo durante lo svolgimento delle loro attività. Questo obbligo è sancito dall’articolo 21, comma 1, lettera c, del d.lgs. n. 81/2008.

Per i lavoratori autonomi, la mancata dotazione del tesserino comporta una sanzione amministrativa da 50 a 300 euro per ciascun soggetto, ai sensi dell’articolo 60, comma 1, lettera b, del d.lgs. n. 81/2008. Se invece il tesserino non viene esposto, si applica una multa analoga, disciplinata dall’articolo 60, comma 2. Questo significa che anche i professionisti indipendenti devono prestare particolare attenzione a questo aspetto per evitare di incorrere in sanzioni.

Esempi pratici per comprendere meglio

Facciamo un esempio per chiarire meglio la situazione:

  • Caso di un’impresa edile: Un’impresa appaltatrice affida una parte dei lavori a una subappaltatrice. Il titolare dell’impresa subappaltatrice deve fornire a tutti i suoi operai un tesserino di riconoscimento. Se uno degli operai dimentica di esporre il tesserino in cantiere, sarà lui a essere multato con una sanzione fino a 300 euro. Se invece il datore di lavoro non fornisce il tesserino ai suoi dipendenti, sarà lui a essere sanzionato con una multa che può arrivare a 500 euro per ogni operaio.
  • Caso di un lavoratore autonomo: Un piastrellista autonomo viene chiamato a lavorare in un cantiere dove sono presenti altre imprese. Se non si munisce di un tesserino con le proprie generalità e l’indicazione della sua attività, rischia una multa fino a 300 euro. Se invece possiede il tesserino ma non lo espone, sarà comunque sanzionato.

Articoli correlati