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Nuova vita per i debitori: la riammissione alla rottamazione quater sblocca DURC e pagamenti

15 Marzo, 2025

L’Agenzia delle Entrate Riscossione apre una nuova finestra di opportunità per i contribuenti che non hanno rispettato i termini della precedente rottamazione quater. La riapertura, con scadenza 30 aprile 2025, rappresenta non solo una chance per regolarizzare la propria posizione fiscale, ma anche un’immediata soluzione per sbloccare documenti essenziali e rapporti con la Pubblica Amministrazione. La semplice presentazione della domanda attiva infatti una temporanea “pace fiscale” che consente di ottenere il DURC e di ricevere pagamenti dalla PA superiori a 5.000 euro, oltre a congelare eventuali procedure cautelari o esecutive. Un’opportunità strategica che merita un’analisi dettagliata per comprenderne vantaggi, meccanismi e tempistiche, anche alla luce delle possibili interazioni con la futura rottamazione quinquies.

La riammissione alla rottamazione: un nuovo inizio

A differenza delle precedenti riaperture, questa nuova opportunità rappresenta un vero e proprio azzeramento. Chi aveva aderito alla rottamazione quater nel 2023 ma non ha rispettato le scadenze di pagamento fino al 31 dicembre 2024 può ora ripartire da zero, presentando una nuova domanda di adesione entro il 30 aprile 2025.

Il meccanismo replica quello originario: dopo la presentazione dell’istanza, l’Agenzia delle Entrate Riscossione comunicherà entro il 30 giugno 2025 l’ammontare delle somme dovute e i moduli di pagamento, con prima scadenza fissata al 31 luglio 2025.

L’aspetto più rilevante di questa riapertura è che la semplice presentazione della domanda genera immediatamente effetti positivi per il contribuente, anche prima di effettuare qualsiasi pagamento. Si tratta di una vera e propria “tregua fiscale” temporanea che permette di sbloccare situazioni altrimenti problematiche nei rapporti con la Pubblica Amministrazione.

È importante sottolineare che tali benefici riguardano esclusivamente i debiti ammissibili alla definizione agevolata, come specificato dall’AdER nelle FAQ pubblicate sul proprio sito.

Vantaggi immediati per chi presenta domanda

La riammissione alla rottamazione quater comporta diversi vantaggi che si attivano immediatamente con la presentazione della domanda, senza dover attendere il perfezionamento dell’adesione mediante pagamento:

  • Sblocco del DURC: viene ripristinata la possibilità di ottenere il Documento Unico di Regolarità Contributiva, essenziale per partecipare a gare d’appalto e per ottenere finanziamenti pubblici.
  • Accesso ai pagamenti dalla PA: cadono i vincoli per ricevere pagamenti superiori a 5.000 euro da parte della Pubblica Amministrazione, con conseguente miglioramento della liquidità aziendale.
  • Protezione dalle azioni esecutive: la domanda blocca l’avvio di nuove procedure cautelari o esecutive e sospende quelle già avviate, a meno che non sia già stato effettuato con esito positivo il primo incanto.
  • Accesso ai rimborsi fiscali: si riattiva la possibilità di ottenere rimborsi da parte dell’amministrazione finanziaria.

Questi effetti rappresentano un considerevole vantaggio soprattutto per professionisti e imprese che necessitano del DURC per la loro operatività quotidiana o che attendono pagamenti dalla Pubblica Amministrazione.

Va precisato che la presentazione della domanda non comporta la cancellazione automatica di fermi amministrativi o ipoteche già iscritti alla data della richiesta, che resteranno in vigore fino all’eventuale perfezionamento della definizione agevolata.

Come presentare la domanda di riammissione

Per accedere alla riammissione, i contribuenti devono presentare domanda entro il termine perentorio del 30 aprile 2025. Le modalità di presentazione sono digitali e prevedono due possibili canali:

  • Area riservata del sito AdER: accedendo con SPID, Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi e compilando il modulo online predisposto dall’Agenzia.
  • Area pubblica del sito: senza necessità di autenticazione, compilando un form specifico in cui indicare il numero della cartella/avviso e quello della “Comunicazione delle somme dovute” ricevuta in precedenza, allegando un documento di riconoscimento e specificando un indirizzo email per ricevere la ricevuta della domanda.

Nel caso della compilazione in area pubblica, è fondamentale prestare particolare attenzione all’inserimento corretto dei riferimenti richiesti, per evitare problemi nella successiva gestione della pratica.

Il calendario della riammissione

La procedura di riammissione segue tempistiche ben definite dalla normativa:

  • 30 aprile 2025: termine ultimo per la presentazione della domanda di riammissione.
  • 30 giugno 2025: scadenza entro cui l’AdER comunicherà le somme dovute e i moduli di pagamento.
  • 31 luglio 2025: data di scadenza per il primo pagamento o per il versamento in unica soluzione.

Per chi sceglie la rateazione, il calendario prosegue con le seguenti scadenze:

  • 30 novembre 2025: seconda rata del 2025.
  • 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre: rate per gli anni 2026 e 2027.

È importante rispettare con precisione questo calendario, poiché eventuali ritardi nei pagamenti comporterebbero la decadenza definitiva dai benefici della rottamazione, con la conseguente impossibilità di accedere a future edizioni della definizione agevolata per i medesimi carichi.

Rottamazione quater vs futura rottamazione quinquies: valutazioni strategiche

Un aspetto cruciale da considerare nella scelta di aderire alla riammissione della rottamazione quater riguarda le possibili implicazioni rispetto alla prossima rottamazione quinquies, che secondo le indicazioni preliminari potrebbe presentare condizioni più vantaggiose e sostenibili.

Il legislatore ha infatti previsto nella definizione della futura rottamazione quinquies un pacchetto di misure potenzialmente più favorevoli per i contribuenti, con riferimento sia all’entità degli sconti sulle sanzioni e sugli interessi, sia alle modalità di dilazione dei pagamenti. Tale maggiore convenienza economica e sostenibilità finanziaria potrebbe rappresentare un elemento decisivo nella valutazione delle opzioni disponibili.

Di particolare rilevanza è la previsione che potrebbe precludere l’accesso alla rottamazione quinquies per i carichi già inseriti nella riammissione alla rottamazione quater. Questa clausola di incompatibilità impone ai contribuenti una valutazione attenta delle rispettive convenienze economiche, considerando:

  • L’urgenza di ottenere il DURC o lo sblocco dei pagamenti dalla PA;
  • La sostenibilità finanziaria delle rate previste dalla rottamazione quater;
  • La convenienza ad attendere la rottamazione quinquies per beneficiare di condizioni potenzialmente più favorevoli.

È quindi opportuno che i contribuenti, prima di aderire alla riammissione della rottamazione quater, valutino con attenzione il proprio quadro debitorio complessivo e la reale necessità di beneficiare nell’immediato degli effetti della temporanea pace fiscale, confrontandoli con i potenziali vantaggi derivanti dall’attesa della rottamazione quinquies.

Ai sensi dell’articolo 3, comma 5 del D.L. n. XX/2025, l’incompatibilità tra i due istituti definitori impone una scelta consapevole, poiché l’adesione alla riammissione della rottamazione quater potrebbe configurarsi come rinuncia implicita ai benefici della futura rottamazione quinquies.

Caso pratico: imprenditore con DURC bloccato

Consideriamo il caso di un imprenditore edile che ha aderito alla rottamazione quater nel 2023 ma, per difficoltà economiche, non ha potuto rispettare le scadenze di pagamento previste.

A causa dell’irregolarità contributiva, l’imprenditore si trova nella situazione di non poter ottenere il DURC, con conseguente impossibilità di partecipare a gare d’appalto pubbliche e di incassare i corrispettivi per lavori già eseguiti per la Pubblica Amministrazione.

Presentando la domanda di riammissione entro il 30 aprile 2025, l’imprenditore ottiene immediatamente due vantaggi:

  • La possibilità di richiedere e ottenere il DURC, potendo così riprendere la normale partecipazione a gare d’appalto;
  • Lo sblocco dei pagamenti da parte della PA per lavori già eseguiti, con conseguente miglioramento della liquidità aziendale.

Questi benefici gli permettono di riprendere la normale attività imprenditoriale mentre attende la comunicazione dell’AdER con l’importo da pagare, avendo così il tempo per organizzare al meglio la propria situazione finanziaria in vista della prima scadenza di pagamento del 31 luglio 2025.

Tuttavia, l’imprenditore dovrebbe valutare attentamente se la sua esigenza di ottenere immediatamente il DURC sia così pressante da giustificare la rinuncia ai potenziali benefici della futura rottamazione quinquies. Nel caso in cui le condizioni di quest’ultima risultassero significativamente più vantaggiose, potrebbe risultare più conveniente esplorare soluzioni alternative temporanee per la gestione dell’attività imprenditoriale, in attesa dell’apertura dei termini per la nuova definizione agevolata.

Considerazioni operative e strategiche

La riapertura della rottamazione quater rappresenta un’importante opportunità di regolarizzazione fiscale, ma richiede una valutazione attenta della propria situazione economico-finanziaria per evitare di aderire senza avere reali possibilità di rispettare poi le scadenze di pagamento.

È fondamentale analizzare con attenzione la propria capacità di sostenere il piano di rateazione, considerando che si tratta presumibilmente dell’ultima possibilità di definizione agevolata per questi carichi, prima dell’avvento della rottamazione quinquies.

Per i professionisti e le imprese, la possibilità di ottenere il DURC e di sbloccare i pagamenti dalla PA rappresenta un vantaggio immediato che può giustificare l’adesione anche solo per usufruire di questo “periodo di tregua” fiscale, durante il quale valutare con maggiore serenità le proprie opzioni.

Alla luce delle previsioni normative sulla futura rottamazione quinquies, è consigliabile che i contribuenti con esposizioni debitorie significative effettuino un’analisi differenziale tra:

  • I benefici immediati offerti dalla riammissione alla rottamazione quater;
  • I potenziali vantaggi economici della futura rottamazione quinquies:
  • Le implicazioni derivanti dalla clausola di incompatibilità tra i due istituti.

Si consiglia in ogni caso di conservare con cura la ricevuta della domanda presentata, che costituisce prova dell’adesione e può essere necessaria per dimostrare il diritto allo sblocco del DURC o dei pagamenti in caso di contestazioni.

Conclusioni

La riapertura della rottamazione quater fino al 30 aprile 2025 rappresenta un’opportunità significativa non solo per regolarizzare la propria posizione fiscale, ma anche per sbloccare immediatamente situazioni critiche nei rapporti con la Pubblica Amministrazione.

Il meccanismo della “pace fiscale temporanea” che si attiva con la semplice presentazione della domanda costituisce un vantaggio immediato e concreto, soprattutto per professionisti e imprese che necessitano del DURC o che attendono pagamenti dalla PA.

Tuttavia, la valutazione sull’opportunità di aderire deve necessariamente tenere conto anche delle prospettive offerte dalla futura rottamazione quinquies, che potrebbe presentare condizioni economiche e finanziarie più favorevoli ma risultare incompatibile con la riammissione alla rottamazione quater.

La scelta tra le due opzioni richiede quindi un’attenta analisi costi-benefici, considerando non solo le esigenze immediate di sblocco dei rapporti con la PA, ma anche la sostenibilità finanziaria nel medio-lungo termine delle rispettive condizioni di definizione agevolata.

Per chi ha effettiva intenzione e possibilità di regolarizzare la propria posizione, entrambe le opportunità rappresentano occasioni da valutare con attenzione per chiudere definitivamente le pendenze con il fisco e ripartire con una situazione contributiva e fiscale normalizzata.

In sintesi

IN SINTESI


Qual è la nuova opportunità offerta dalla rottamazione quater?
Consente ai contribuenti che non hanno rispettato le precedenti scadenze fino al 31 dicembre 2024 di presentare una nuova domanda entro il 30 aprile 2025, ripartendo da zero con la definizione agevolata.


Quali vantaggi si attivano immediatamente con la sola presentazione della domanda?
Viene subito riattivata la possibilità di ottenere il DURC, ricevere pagamenti dalla PA superiori a 5.000 euro, sbloccare eventuali rimborsi fiscali e sospendere procedure esecutive o cautelari.


Quali modalità esistono per presentare la domanda di riammissione?
È possibile presentarla in modalità digitale tramite l’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione (con SPID, CIE o CNS) oppure tramite area pubblica, compilando un form online con allegato un documento di riconoscimento.


Quali sono le date principali della procedura di riammissione?
La domanda deve essere presentata entro il 30 aprile 2025; entro il 30 giugno 2025 l’AdER comunicherà le somme dovute; la prima rata o il pagamento unico scade il 31 luglio 2025, con ulteriori rate previste fino al 2027.


La riammissione alla rottamazione quater preclude l’accesso alla futura rottamazione quinquies?
Sì, aderire alla riapertura della rottamazione quater potrebbe impedire l’accesso alla rottamazione quinquies per i medesimi debiti; è quindi necessario effettuare una valutazione strategica approfondita prima di presentare domanda.


Qual è il vantaggio pratico per imprese e professionisti che hanno bisogno urgente del DURC?
La presentazione immediata della domanda consente subito di ottenere il DURC e sbloccare pagamenti dalla PA, ripristinando la piena operatività aziendale in tempi rapidi, senza attendere l’effettivo pagamento della rottamazione.


La domanda cancella automaticamente i fermi amministrativi o le ipoteche già iscritti?
No, fermi amministrativi o ipoteche già iscritti rimangono in vigore fino al perfezionamento della definizione agevolata mediante effettivo pagamento delle somme dovute.

 

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