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Addio alla cessione delle rate residue dei bonus edilizi: le nuove regole da conoscere

4 Giugno, 2024

A partire dal 29 maggio 2024, è entrato in vigore il divieto di cedere le rate residue dei bonus edilizi. Questa novità, introdotta dal Decreto Salva Conti, ha modificato le regole precedenti, limitando la possibilità di trasferire a terzi le quote annuali non ancora fruite delle detrazioni fiscali legate ai lavori edilizi. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le implicazioni di questo cambiamento normativo e forniremo una guida completa per comprendere appieno le nuove disposizioni.

Cessione delle rate residue dei bonus edilizi: cosa cambia

Precedentemente, l’articolo 121 del Decreto Legge n. 34/2020 consentiva ai contribuenti non solo di cedere l’intera detrazione spettante per gli interventi edilizi agevolati, ma anche di trasferire a terzi le sole “rate residue”. Queste ultime rappresentavano le quote annuali che rimanevano dopo aver detratto una o più rate direttamente nella dichiarazione dei redditi.

Tuttavia, con l’introduzione del nuovo articolo 4-bis nel Decreto Salva Conti, questa possibilità è stata eliminata. Ora, a partire dal 29 maggio 2024, non è più consentito esercitare l’opzione di cessione delle rate residue non ancora fruite delle detrazioni derivanti dalle spese per gli interventi edilizi agevolati.

Implicazioni pratiche del divieto di cessione delle rate residue

Questo cambiamento normativo ha delle implicazioni significative per i contribuenti che hanno già portato in detrazione una o più rate nelle precedenti dichiarazioni dei redditi. In questi casi, i contribuenti perdono definitivamente la possibilità di cedere le rate ancora non fruite.

Inoltre, è importante sottolineare che il divieto si applica anche alle pratiche pendenti con gli intermediari, come ad esempio Poste Italiane. Dal 29 maggio 2024, è inibita la cessione delle rate residue, anche se le stesse sono già in fase istruttoria, a condizione che sia presente un pregresso utilizzo in dichiarazione. Il divieto riguarda, infatti, tutte le cessioni effettuate a partire dalla data di entrata in vigore della norma, mentre restano valide quelle già presenti nella piattaforma di cessione dei crediti.

Esempio pratico: Supponiamo che un contribuente abbia sostenuto spese per interventi edilizi agevolati nel 2022 e abbia portato in detrazione due rate nelle dichiarazioni dei redditi del 2022 e del 2023. Prima del 29 maggio 2024, avrebbe potuto cedere le rate residue rimanenti a un terzo soggetto. Tuttavia, dopo l’entrata in vigore del divieto, questa opzione non è più consentita, e il contribuente dovrà necessariamente portare in detrazione le rate residue nelle successive dichiarazioni dei redditi.

Armonizzazione della ripartizione delle rate per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024

Oltre al divieto di cessione delle rate residue, il Decreto Salva Conti ha introdotto un’ulteriore novità riguardante la ripartizione delle rate per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2024. Per questi interventi, le detrazioni saranno recuperabili in 10 rate di pari importo.

Questa modifica armonizza il trattamento delle detrazioni e semplifica il processo di recupero delle agevolazioni fiscali legate ai lavori edilizi. Precedentemente, la ripartizione delle rate poteva variare a seconda della tipologia di intervento e delle norme specifiche.

Conclusione

Il Decreto Salva Conti ha apportato modifiche significative alle regole relative ai bonus edilizi, introducendo il divieto di cessione delle rate residue e armonizzando la ripartizione delle rate per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024. Queste novità normative richiedono un’attenta comprensione da parte dei contribuenti e dei professionisti del settore per evitare errori e perdite di benefici fiscali.


Domande e Risposte

D: Cosa succede se ho già portato in detrazione alcune rate nelle precedenti dichiarazioni dei redditi?

R: Se hai già portato in detrazione una o più rate nelle precedenti dichiarazioni dei redditi, a partire dal 29 maggio 2024, non potrai più cedere le rate residue non ancora fruite. Dovrai necessariamente portare in detrazione le rate rimanenti nelle successive dichiarazioni dei redditi.

D: Il divieto di cessione delle rate residue si applica anche alle pratiche pendenti con gli intermediari?

R: Sì, il divieto si applica anche alle pratiche pendenti con gli intermediari, come ad esempio Poste Italiane. Dal 29 maggio 2024, è inibita la cessione delle rate residue, anche se le stesse sono già in fase istruttoria, a condizione che sia presente un pregresso utilizzo in dichiarazione.

D: Come vengono ripartite le rate per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024?

R: Per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2024, le detrazioni saranno recuperabili in 10 rate di pari importo. Questa modifica armonizza il trattamento delle detrazioni e semplifica il processo di recupero delle agevolazioni fiscali legate ai lavori edilizi.

D: Posso ancora cedere l’intera detrazione spettante per gli interventi edilizi agevolati?

R: Sì, il divieto riguarda solo la cessione delle rate residue. Rimane ancora possibile cedere l’intera detrazione spettante per gli interventi edilizi agevolati, secondo le modalità previste dalla normativa vigente.

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