La Guardia di Finanza si appresta a varare un piano d’azione per il 2024 che punta a rafforzare i controlli preventivi sui crediti d’imposta PNRR dubbi e a spingere sulla compliance fiscale, come delineato nella recente circolare operativa 1/2024. Analizziamo le nuove strategie di vigilanza.
Monitoraggio Dei Crediti D’imposta PNRR A Rischio
La Guardia di Finanza effettuerà un costante screening dei crediti maturati dai contribuenti che godono di agevolazioni e incentivi finanziati con fondi del PNRR. Qualora emergano profili di rischio, irregolarità o significative incongruenze rispetto ai requisiti, la GdF procederà al sequestro cautelare preventivo dei crediti fiscali non spettanti o inesistenti. Il provvedimento di sequestro è fondamentale per impedire che il credito indebito venga portato in compensazione o ceduto a terzi, generando un danno erariale.
Ad esempio, potranno essere congelati crediti per ristrutturazioni edilizie mai avvenute, fatture false per beni strumentali, spese per ricerca e sviluppo inesistenti. La misura mira a blindare i fondi del PNRR da usi distorti e frodi, che rischierebbero di vanificare gli effetti positivi delle misure incentive e agevolative che usufruiscono delle risorse europee.
L’obiettivo è tutelare la complessiva gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a beneficio della collettività.
Esempi Pratici
Ecco alcuni esempi pratici di casi in cui la Guardia di Finanza potrebbe procedere al sequestro preventivo di crediti d’imposta PNRR:
Esempio #1:
La società Alfa Srl ha maturato un credito d’imposta di 200.000 euro relativo a spese per attività di ricerca e sviluppo, finanziato con fondi PNRR. La GdF però accerta che tali spese sono state gonfiate tramite fatture per operazioni inesistenti. Procede al sequestro cautelare dell’intero credito fittizio prima che venga portato in compensazione.
Esempio #2:
L’impresa individuale Rossi ha ottenuto un credito d’imposta di 150.000 euro connesso a lavori di ristrutturazione edilizia che in realtà non sono mai stati effettuati. La Guardia di Finanza, venuta a conoscenza della situazione da alert di rischio, sequestra il credito indebito prima che Rossi possa cederlo a terzi.
Esempio #3:
Il signor Bianchi ha maturato un credito d’imposta di 100.000 euro per l’acquisto di beni strumentali nuovi grazie a fondi PNRR. Tuttavia la GdF verifica che tali acquisti sono stati gonfiati tramite fatturazione fittizia. Scattano il sequestro del credito illegittimo e la denuncia penale.
Esempio #4:
La Srl Verde vanta un credito IVA annuale insolitamente elevato da portare in compensazione. La Finanza però evidenzia profili di rischio e anomalie. Procede quindi al sequestro cautelare del credito IVA per scongiurare la compensazione di debiti tributari con un credito inesistente.
Domande e Risposte
D: Quali crediti d’imposta controlla la GdF?
R: Quelli finanziati da fondi PNRR, come bonus edilizi.
D: Quali misure effettua la Guardia di Finanza?
R: Sequestri preventivi di crediti indebiti e verifiche fiscali.
D: Quando parte il piano d’azione?
R: Dall’anno fiscale 2024 come da circolare 1/2024.