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Analisi della Tassazione dei Premi di Formazione Tecnica nel Settore Sportivo Dilettantistico

10 Febbraio, 2024

Nel dinamico panorama dello sport dilettantistico italiano, la riforma sportiva, attuata dal 1° luglio 2023, ha introdotto significative novità in termini di mobilità degli atleti e di riconoscimento economico per le società che contribuiscono alla loro formazione. Di particolare interesse è l’impatto fiscale di tali cambiamenti, soprattutto per le Società Sportive Dilettantistiche (SSD) e le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD), ambito che richiede un’analisi accurata alla luce del D.lgs. n. 36/2021.

Il Nuovo Contesto Normativo

La soppressione del vincolo sportivo ha aperto la strada a una maggiore libertà di movimento per gli atleti dilettanti, permettendo loro di cambiare club senza richiedere autorizzazioni, a partire dal 1° luglio 2024. Questa libertà, tuttavia, viene bilanciata dall’introduzione di un ‘premio di formazione tecnica’, una forma di compensazione per le società che hanno investito nella crescita degli atleti.

Il Premio di Formazione Tecnica

Il D.lgs. n. 36/2021 all’art. 31 prevede che le società sportive, sia professionistiche sia dilettantistiche, riconoscano un premio di formazione tecnica. Tale premio è proporzionalmente suddiviso tra le società dilettantistiche che hanno contribuito alla formazione dell’atleta e viene erogato al momento della sottoscrizione del primo contratto di lavoro sportivo dell’atleta.

Trattamento Fiscale dei Premi di Addestramento

L’art. 36 del D.lgs. n. 36/2021 regolamenta il trattamento tributario di questi premi di addestramento. Per l’IVA, le somme versate a titolo di premio di addestramento sono equiparate alle operazioni esenti, escludendo quindi la necessità di rivalsa dell’IVA all’incasso.

Per le società e associazioni sportive dilettantistiche che hanno optato per il regime forfettario della L. n. 398/1991, il premio percepito non va considerato ai fini del reddito e non contribuisce alla formazione del plafond di proventi commerciali, che non deve superare i 400.000 euro annui.

Casi pratici

illustreremo due casi pratici per esemplificare l’applicazione della riforma sportiva e del trattamento fiscale dei premi di formazione tecnica.

Caso Pratico #1: Calcolo del Premio di Formazione Tecnica

Scenario:
L’ASD Olimpia ha formato un atleta di calcio, Luca, dagli 8 ai 12 anni. Successivamente, Luca si è trasferito alla SSD Gloria dove è rimasto fino ai 16 anni, quando ha firmato il suo primo contratto professionistico con la società calcistica Pro Calcio S.p.A.

Criteri:
Le federazioni sportive hanno stabilito che il premio di formazione tecnica sia di 20.000 euro, da suddividere in base agli anni di formazione. Il contributo formativo viene calcolato come segue: 30% per gli anni tra 8 e 12 e 70% per gli anni tra 12 e 16.

Calcolo:

  • ASD Olimpia (30% di 20.000 euro): 0.30 x 20.000 = 6.000 euro
  • SSD Gloria (70% di 20.000 euro): 0.70 x 20.000 = 14.000 euro

Outcome:
L’ASD Olimpia riceverà 6.000 euro e la SSD Gloria 14.000 euro. Entrambe le somme sono esenti IVA e non influiscono sul limite di proventi per il regime forfettario in base alla legge attuale.

Caso Pratico #2: Impatto sul Regime Forfettario

Scenario:
La SSD Velox ha ricevuto un premio di formazione di 15.000 euro per l’atleta di tennis Roberto, che è stato con la società dai 10 ai 14 anni. La SSD Velox è sotto il regime forfettario ai sensi della L. n. 398/1991.

Considerazioni Fiscali:

  • Il premio di formazione tecnica di 15.000 euro non è soggetto a IVA.
  • Il premio di formazione tecnica non va incluso nel calcolo del reddito della SSD Velox.
  • Il premio non concorre al limite di 400.000 euro di proventi commerciali previsto per il regime forfettario.

Outcome:
La SSD Velox può beneficiare del premio senza implicazioni fiscali negative. La somma ricevuta può essere reinvestita nella formazione di altri atleti o nelle infrastrutture della società.

Riflessioni finali

La riforma sportiva e le relative disposizioni fiscali rappresentano un cambiamento significativo nel settore dello sport dilettantistico. Esse introducono una maggiore flessibilità e riconoscono l’importante contributo delle società nella formazione degli atleti. Dal punto di vista fiscale, le normative offrono chiarezza e vantaggi alle società sportive dilettantistiche, permettendo loro di beneficiare dei premi di formazione senza oneri fiscali aggiuntivi.

È fondamentale che i professionisti del settore siano ben informati su questi sviluppi per offrire consulenza precisa ai propri clienti. Le società sportive dilettantistiche dovrebbero essere incoraggiate a investire nella formazione degli atleti, sapendo che eventuali premi ricevuti saranno trattati favorevolmente dal punto di vista fiscale.

Gli esempi riportati dimostrano come i premi di formazione tecnica possano essere distribuiti tra le società sportive dilettantistiche che hanno contribuito alla formazione di un atleta, favorendo così un equo riconoscimento del loro lavoro. Inoltre, il trattamento fiscale vantaggioso assicura che le risorse vengano effettivamente utilizzate per supportare e migliorare le attività delle SSD e delle ASD senza il timore di oneri fiscali eccessivi, in linea con gli obiettivi della riforma sportiva.

In conclusione, questa riforma rappresenta un passo avanti per il settore sportivo dilettantistico italiano, riconoscendo il valore della formazione e incentivando le buone pratiche a vantaggio di tutto l’ecosistema sportivo.


Domande e Risposte

D. Qual è l’impatto dell’abolizione del vincolo sportivo?

R. L’abolizione del vincolo sportivo permette agli atleti dilettanti di cambiare club di appartenenza senza necessità di autorizzazioni dopo il 1° luglio 2024. Questo aumenta la libertà degli atleti e stimola una maggiore dinamicità nel settore.

D. Come viene determinato il premio di formazione tecnica?

R. Il premio viene suddiviso proporzionalmente tra le società dilettantistiche in cui l’atleta ha svolto la sua attività, seguendo criteri che tengono conto della durata e del contenuto formativo del rapporto tra l’atleta e le società.

D. Il premio di formazione tecnica è soggetto a IVA?

R. No, le somme versate a titolo di premio di addestramento sono esenti da IVA secondo il D.lgs. n. 36/2021.

D. Il premio di formazione tecnica incide sul limite di proventi per il regime forfettario?

R. No, il premio percepito dalle società e associazioni sportive dilettantistiche non concorre alla determinazione del reddito né al calcolo del plafond di proventi per il regime forfettario.

 

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