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ASD e SSD in Regime 398/91, vale il comportamento concludente anche in assenza di comunicazioni

24 Febbraio, 2024

Le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) e le Società Sportive Dilettantistiche (SSD) rappresentano una realtà fondamentale nel panorama sportivo italiano. Grazie alla Legge 16 dicembre 1991, n. 398, hanno la possibilità di accedere a un regime fiscale agevolato, a patto di rispettare determinate condizioni. In questo articolo, esploreremo le disposizioni principali della legge e come le ASD possono navigare tra opzioni forfettarie e adempimenti fiscali.

Il Regime Forfettario per le ASD e le SSD

Criteri di Ammissibilità

Le ASD e le SSD che hanno generato proventi inferiori a €400.000 nell’anno precedente possono optare per un regime forfettario sia per l’IVA che per le imposte sui redditi. Questa soglia è cruciale per accedere ai benefici fiscali.

Vantaggi fiscali del regime 398/91

Il regime agevolato ex Legge 398/91 prevede la determinzione delle imposte dirette IRES e IRAP con il metodo forfettario. Ai ricavi di natura commerciale si applica un coefficiente di redditività pari al 3% e su questo applicare le alquote IRES e IRAP previste. Anche il calcolo dell’IVA avviene con il metodo forfettario e pertanto non vi è il tradizionale calcolo in base al quale  l’ammontare da versare all’erario viene dato dalla differenza tra IVA a credito ed IVA a debito bensì L’applicazione della 398/91 prevede di calcolare l’iva dovuta tramite la forfetizzazione al 50% dell’iva a debito.

Modalità di Opzione

L’opzione per il regime forfettario va comunicata nella dichiarazione IVA, specificatamente barrando la casella 1 di rigo VO30. Per l’anno fiscale 2024, questa comunicazione è essenziale per confermare la scelta.

Durata e Revoca

L’opzione è vincolante per almeno cinque anni e può essere revocata barrando la casella 2 del medesimo quadro VO. La revoca ha effetto dal quinquennio successivo.

Esonero dalla Dichiarazione IVA

Anche gli enti esonerati dalla dichiarazione IVA, come le ASD e le SSD nel regime della Legge n. 398/1991, devono comunicare la loro scelta. Questo avviene allegando il quadro VO compilato alla dichiarazione dei redditi e selezionando l’apposita casella sul Mod. REDDITI.

Attività Commerciale e Adempimenti IVA

Le ASD e le SSD possono svolgere attività commerciali legate agli scopi istituzionali senza rinunciare al regime forfettario, a condizione che i ricavi non superino la soglia prestabilita. Tuttavia, eventuali attività commerciali non connesse richiedono la normale gestione IVA, inclusa la dichiarazione annuale.

Il Comportamento Concludente: Una Svolta Normativa

Il D.P.R. n. 442/1997 ha introdotto la nozione di “comportamento concludente”, attraverso il quale l’opzione o la revoca del regime fiscale è riconosciuta valida dal fisco sulla base dei comportamenti effettivi dell’ente, piuttosto che dal rispetto di formalità specifiche.

La Comunicazione alla SIAE

Importante è la comunicazione alla SIAE, che deve avvenire prima dell’inizio dell’anno solare, indipendentemente dalla cadenza dell’esercizio fiscale.

Cosa Accade al Superamento dei Limiti

Se nel corso dell’anno fiscale l’ASD (o la SSD) supera il limite di €400.000, l’opzione per il regime forfettario decade automaticamente dal mese successivo a quello del superamento.

Violazioni Formali e Sanzioni

Nonostante le violazioni formali, come omissioni o ritardi nella comunicazione, l’opzione per il regime forfettario resta valida. Tuttavia, queste inosservanze possono comportare sanzioni amministrative da €250,00 a €2.000,00, come previsto dall’art. 8, comma 1, D.Lgs. n. 471/1997.

Casi pratici

Di seguiti alcuni esempi pratici che possono aiutare a comprendere meglio le disposizioni della Legge 16 dicembre 1991, n. 398, e il loro impatto sulle ASD e SSD.

Esempio #1: Opzione per il Regime Forfettario

Una ASD di tennis ha avuto ricavi totali nel 2023 per €350.000, derivanti sia dalla quota associativa sia da attività commerciali connesse (come lezioni di tennis e affitto campi). Per accedere al regime forfettario, l’ASD deve:

  1. Verificare di non aver superato la soglia di €400.000 di ricavi commerciali.
  2. Compilare la dichiarazione IVA includendo il quadro VO e barrando la casella 1 di rigo VO30 per confermare l’opzione al regime forfettario.
  3. Calcolare l’IVA dovuta forfetizzando al 50% l’IVA a debito sulle attività commerciali.
  4. Applicare il coefficiente di redditività del 3% sui ricavi commerciali per determinare la base imponibile su cui verranno calcolate IRES e IRAP.

Esempio #2: Revoca del Regime Forfettario

Una SSD di calcio, dopo quattro anni di applicazione del regime forfettario, decide di revocare l’opzione perché prevede di superare la soglia di ricavi commerciali di €400.000 l’anno successivo. La SSD deve:

  1. Barrare la casella 2 del quadro VO nella dichiarazione IVA per l’anno in corso per indicare la revoca.
  2. Passare ad altro regime fiscale

Esempio #3: Comunicazione alla SIAE

Una ASD organizza eventi musicali e deve pagare i diritti SIAE. Anche se l’ASD adotta il regime forfettario, deve:

  1. Comunicare alla SIAE, prima dell’inizio dell’anno solare, l’intenzione di organizzare eventi.
  2. Assicurarsi di rispettare le norme sui diritti d’autore e calcolare correttamente le tariffe dovute.

Esempio #4: Violazioni Formale e Sanzioni

Un’ASD dimentica di barrare la casella 1 di rigo VO30 nella dichiarazione IVA per confermare l’opzione al regime forfettario. Nonostante ciò, l’ASD:

  1. Continua ad applicare il regime forfettario perché il comportamento concludente dimostra questa intenzione.
  2. Potrebbe però subire una sanzione amministrativa da €250,00 a €2.000,00 per la violazione formale.

Esempio #5: Superamento del Limite di Ricavi

Un club di nuoto ASD durante l’anno fiscale 2024 supera i ricavi di €400.000 a settembre a causa di un evento straordinario. Di conseguenza, l’ASD deve:

  1. Comunicare il superamento della soglia e prepararsi a uscire dal regime forfettario dal mese successivo, ottobre.
  2. Per ottobre e i mesi seguenti, dovrà gestire l’IVA e le imposte sui redditi secondo il regime ordinario.

Conclusione

La Legge 16 dicembre 1991, n. 398 offre alle ASD  e SSD italiane un’opportunità significativa di ridurre il carico fiscale. Tuttavia, è fondamentale che le associazioni restino informate e rispettino le procedure necessarie per mantenere i benefici del regime agevolato.


Domande e Risposte

D: Quali ASD possono optare per il regime forfettario IVA e imposte sui redditi?
R: ASD che hanno realizzato proventi da attività commerciale per un importo non superiore a 400.000 euro nel periodo d’imposta precedente.

D: Come si esercita l’opzione per il regime forfettario?
R: Barrando la casella 1 di rigo VO30 della dichiarazione IVA 2024.

D: Per quanto tempo dura l’opzione per il regime forfettario?
R: Almeno per un quinquennio, salvo revoca.

D: Come devono comunicare l’opzione le ASD esonerate dalla presentazione della dichiarazione IVA?
R: Allegando il quadro VO debitamente compilato alla dichiarazione dei redditi o barrando l’apposita casella sul frontespizio del Mod. REDDITI 2024.

D: Cosa succede se le ASD superano il limite di 400.000 euro di proventi da attività commerciale?
R: Gli effetti dell’opzione cessano automaticamente dal mese successivo a quello in cui il limite è stato superato.

D: È possibile esercitare l’opzione per il regime forfettario anche con comportamento concludente?
R: Sì, mettendo in opera il comportamento concludente e comunicandolo all’Amministrazione finanziaria.

D: Quali sono le conseguenze della violazione formale dell’opzione per il regime forfettario?
R: Sanzione amministrativa da 250,00 a 2.000,00 euro.

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