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Assemblee dei Soci nelle Associazioni Sportive Dilettantistiche: Principi di Democraticità e Rispetto dei Diritti degli Associati

17 Maggio, 2024

 

Le associazioni sportive dilettantistiche svolgono un ruolo fondamentale nella promozione dello sport e del benessere fisico e mentale dei cittadini. Queste organizzazioni, per poter beneficiare dei vantaggi fiscali previsti dalla normativa, devono rispettare una serie di requisiti, tra cui il principio di democraticità nell’esercizio dei diritti sociali. L’articolo in esame approfondisce questo tema cruciale, evidenziando l’importanza delle assemblee dei soci come momento di confronto e di partecipazione attiva alla vita associativa. Verranno analizzate in dettaglio le modalità di convocazione delle assemblee, la necessità di verbalizzazione e conservazione degli atti, e gli indici rilevanti per valutare il rispetto del principio di democraticità, sulla base delle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.

Convocazione dell’Adunanza

Le convocazioni delle assemblee dei soci devono essere effettuate in luoghi e orari che permettano la massima partecipazione degli associati. Ad esempio, riunioni convocate a tarda notte o durante le festività natalizie potrebbero essere considerate in violazione dei principi di democraticità, anche se rispettano formalmente i termini di preavviso stabiliti dallo statuto. È fondamentale che il Direttivo conosca e si attenga scrupolosamente alle modalità di convocazione previste dallo statuto dell’associazione, in quanto eventuali violazioni sistematiche di tali disposizioni potrebbero compromettere il rispetto del principio di democraticità.

Tuttavia, l’adozione di forme di convocazione alternative rispetto a quelle tradizionali, come l’invio di email agli associati, che rendono più rapida e trasparente la comunicazione, non è necessariamente considerata una violazione del principio di democraticità, purché tali metodi siano adottati in aggiunta alle modalità previste dallo statuto e non sostituiscano completamente queste ultime.

Esempio pratico: L’Associazione Sportiva “Atleti Uniti” ha previsto nello statuto la convocazione delle assemblee tramite affissione di avvisi nella bacheca della sede sociale. Tuttavia, per facilitare la partecipazione dei soci, il Direttivo ha deciso di inviare anche una comunicazione via email a tutti gli associati, indicando luogo, data e ordine del giorno dell’assemblea. Nonostante l’utilizzo di questa forma di convocazione aggiuntiva, l’associazione ha comunque rispettato quanto previsto dallo statuto, affigendo regolarmente gli avvisi nella bacheca.

Verbalizzazione e Conservazione degli Atti

La regolare verbalizzazione e la corretta conservazione degli atti assembleari sono di fondamentale importanza per dimostrare il rispetto dei diritti dei soci e del principio di democraticità. Il segretario dell’associazione, o un altro incaricato in sua assenza, dovrà verificare che i verbali siano correttamente compilati, riportando in modo dettagliato quanto discusso e deliberato durante l’assemblea. Inoltre, i verbali dovranno essere firmati da chi ha presieduto l’assemblea e da chi ha verbalizzato, e dovranno essere corredati dall’elenco dei soci presenti, completo di firme.

La conservazione ordinata e cronologica dei verbali e degli altri atti assembleari è di fondamentale importanza per poter dimostrare, in caso di eventuali verifiche fiscali, il rispetto dei diritti dei soci e del principio di democraticità. È quindi raccomandabile che l’associazione adotti un registro o un archivio apposito per la custodia di tali documenti.

Esempio pratico: Durante l’assemblea annuale dell’Associazione Sportiva “Pallavolo Insieme”, il segretario ha preso nota dettagliata di tutte le discussioni e delle deliberazioni approvate, riportando anche eventuali interventi e obiezioni sollevate dai soci. Alla fine dell’assemblea, il segretario ha redatto il verbale completo, che è stato firmato dal presidente per approvazione. Tutti i soci presenti hanno quindi apposto la propria firma nell’elenco allegato al verbale. Il segretario ha infine archiviato il verbale, insieme agli altri atti dell’assemblea, in ordine cronologico nel registro delle assemblee dell’associazione.

Valutazione del Rispetto del Principio di Democraticità

L’Agenzia delle Entrate, nelle Circolari n. 9/E/2013 e 18/E/2018, ha fornito alcuni indici rilevanti per valutare il rispetto del principio di democraticità nelle associazioni sportive dilettantistiche. Tra questi, spiccano:

  • La mancanza di forme di comunicazione idonee ad informare gli associati delle convocazioni assembleari e delle decisioni degli organi sociali. Questo può tradursi in una sistematica omissione delle convocazioni o in una diffusione limitata delle informazioni, che non permette a tutti i soci di essere adeguatamente informati.
  • La presenza di diverse quote associative che comportino una differente posizione del socio in termini di diritti e prerogative rispetto alla reale fruizione e godimento di determinati beni e servizi offerti dall’associazione. Ad esempio, se i soci che versano una quota più elevata godono di privilegi o agevolazioni rispetto agli altri associati, potrebbe configurarsi una violazione del principio di democraticità.
  • L’esercizio limitato del diritto di voto, dovuto alla presenza di categorie di associati privilegiati, in relazione a deliberazioni importanti come l’approvazione del bilancio, le modifiche statutarie, la nomina di cariche direttive, ecc. Questo si verifica quando alcuni soci, di fatto, hanno un peso maggiore nelle decisioni assembleari rispetto ad altri.

Esempio pratico: Nell’Associazione Sportiva “Canottieri Uniti”, i soci fondatori godono di prerogative speciali, come il diritto di voto doppio in assemblea e la possibilità di usufruire gratuitamente di alcuni servizi. Inoltre, solo i soci fondatori possono essere eletti come membri del Direttivo. Questa situazione potrebbe essere considerata una violazione del principio di democraticità, in quanto crea categorie di associati privilegiati e limita l’esercizio dei diritti degli altri soci.

Conclusione

Il rispetto del principio di democraticità nelle associazioni sportive dilettantistiche è un aspetto cruciale per poter beneficiare dei vantaggi fiscali previsti dalla normativa. Le assemblee dei soci rappresentano un momento fondamentale di partecipazione attiva alla vita associativa e devono essere convocate e svolte in modo tale da garantire il pieno esercizio dei diritti di tutti gli associati, senza discriminazioni o privilegi per alcune categorie. La regolare verbalizzazione e la corretta conservazione degli atti assembleari sono elementi essenziali per dimostrare il rispetto di tali principi e per documentare le decisioni prese in modo trasparente e democratico.

L’Agenzia delle Entrate ha fornito indicazioni precise sugli indici rilevanti per valutare la democraticità delle associazioni, come la mancanza di comunicazioni adeguate, la presenza di quote associative differenziate e l’esercizio limitato del diritto di voto. Sarà compito degli organi direttivi assicurare il pieno rispetto di tali requisiti, adottando le misure necessarie per garantire la massima partecipazione e trasparenza nella gestione dell’associazione.


Domande e Risposte

D: Quali sono le possibili conseguenze per un’associazione sportiva dilettantistica che non rispetta il principio di democraticità?

R: Se un’associazione sportiva dilettantistica non rispetta il principio di democraticità, potrebbe incorrere nella decadenza dai benefici fiscali previsti per queste organizzazioni. L’Agenzia delle Entrate, infatti, valuta attentamente il rispetto dei requisiti di democraticità per concedere le agevolazioni fiscali alle associazioni.

D: Quali sono le modalità di convocazione delle assemblee dei soci ammesse dalla normativa?
R: La normativa non stabilisce modalità precise di convocazione, ma rimanda a quanto previsto dallo statuto dell’associazione. Tuttavia, l’utilizzo di forme alternative di convocazione, come l’invio di email, è ammesso purché non sostituisca completamente le modalità statutarie, ma si affianchi ad esse.

D: È necessario verbalizzare tutte le assemblee dei soci?
R: La verbalizzazione delle assemblee non è obbligatoria per legge, ma è vivamente raccomandata come pratica di trasparenza e rispetto del principio di democraticità. I verbali, infatti, costituiscono una prova documentale delle decisioni prese e dell’effettiva partecipazione dei soci.

D: Cosa si intende per “esercizio limitato del diritto di voto”?
R: L’esercizio limitato del diritto di voto si verifica quando alcune categorie di soci godono di privilegi o prerogative particolari nelle votazioni assembleari, come ad esempio un diritto di voto “pesato” o la possibilità di votare solo su determinate deliberazioni. Questa situazione potrebbe configurare una violazione del principio di democraticità.

D: Come deve essere conservata la documentazione relativa alle assemblee dei soci?
R: La documentazione relativa alle assemblee dei soci (verbali, elenchi presenze, eventuali allegati) deve essere conservata in modo ordinato e cronologico, preferibilmente in un registro o archivio apposito. Questa pratica permette di dimostrare, in caso di eventuali verifiche, il rispetto dei diritti dei soci e del principio di democraticità.

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