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Benzinai: incentivi fino a 60.000 euro per la conversione all’elettrico

10 Settembre, 2024

Il settore della distribuzione carburanti si appresta a vivere una significativa trasformazione grazie a un nuovo decreto interministeriale. Questo provvedimento, frutto della collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, introduce un sostanzioso incentivo economico per i gestori di impianti di distribuzione carburanti che decidono di abbracciare la mobilità elettrica. Con contributi che possono arrivare fino a 60.000 euro per singolo impianto, l’iniziativa mira a accelerare la transizione verso una rete di rifornimento più sostenibile e al passo con le esigenze della mobilità del futuro.

Il cuore dell’incentivo: dettagli e cifre

Il decreto interministeriale stabilisce un fondo complessivo di 70 milioni di euro, destinato a sostenere l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici presso le stazioni di servizio esistenti. Questo stanziamento rappresenta un chiaro segnale dell’impegno governativo verso la decarbonizzazione del settore dei trasporti.L’incentivo si articola su tre livelli, in base alla potenza delle colonnine di ricarica installate:

  • Per colonnine con potenza da 50 kW a 90 kW: contributo di 30.000 euro;
  • Per colonnine con potenza da 90 kW a 150 kW: contributo di 40.000 euro;
  • Per colonnine con potenza superiore a 150 kW: contributo massimo di 60.000 euro.

È importante sottolineare che questi importi rappresentano il tetto massimo erogabile e possono coprire fino al 40% delle spese ammissibili per l’acquisto e l’installazione delle infrastrutture di ricarica.

Criteri di ammissibilità e procedure

Per accedere a questi incentivi, i gestori degli impianti di distribuzione carburanti devono soddisfare alcuni requisiti fondamentali. Innanzitutto, le stazioni di servizio devono essere attive e operative al momento della presentazione della domanda. Inoltre, è necessario che l’impianto sia localizzato su strade extraurbane, ad eccezione delle autostrade.

La procedura per richiedere il contributo sarà gestita da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. I dettagli operativi, come le modalità di presentazione delle domande e i termini specifici, saranno resi noti attraverso un apposito provvedimento della stessa Invitalia, da pubblicarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto.

Impatto sul settore e prospettive future

Questo incentivo rappresenta una svolta significativa per il settore dei distributori di carburante, tradizionalmente legato ai combustibili fossili. La misura non solo favorisce la diffusione di punti di ricarica per veicoli elettrici, ma offre anche ai gestori degli impianti l’opportunità di diversificare la propria offerta, adattandosi alle nuove esigenze del mercato automobilistico.

Consideriamo, ad esempio, il caso di un gestore di una stazione di servizio situata su una strada statale ad alto traffico. Con un investimento per l’installazione di una colonnina da 150 kW, potrebbe beneficiare di un contributo di 60.000 euro, coprendo una parte significativa dei costi di conversione e posizionandosi come punto di riferimento per i possessori di veicoli elettrici in viaggio.

Sfide e opportunità

Nonostante gli indubbi vantaggi, la transizione verso l’elettrico non è priva di sfide. I gestori dovranno affrontare non solo i costi iniziali di installazione, ma anche quelli legati alla formazione del personale e all’adeguamento delle infrastrutture esistenti. Tuttavia, questa trasformazione offre anche notevoli opportunità, come l’attrazione di una nuova clientela e la possibilità di offrire servizi aggiuntivi durante i tempi di ricarica.

Conclusioni

L’introduzione di questo incentivo segna un passo importante verso la creazione di una rete di distribuzione energetica più sostenibile e diversificata in Italia. Rappresenta un chiaro segnale della direzione che il paese intende prendere nel settore della mobilità, allineandosi con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni.

Per i gestori degli impianti di distribuzione carburanti, questa misura offre un’opportunità unica di modernizzazione e adattamento alle nuove tendenze del mercato. Sarà interessante osservare come il settore risponderà a questa sfida nei prossimi mesi e anni, e come questa trasformazione influenzerà il panorama della mobilità italiana nel suo complesso.

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