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Bilanci 2023, gli aiuti pubblici fuori dalla nota integrativa

3 Marzo, 2024

Il Governo è al lavoro su un pacchetto di semplificazioni che include un DDL e un DPR, con l’obiettivo di snellire le procedure e agevolare imprese e cittadini e tra queste figura lo stop all’obbligo di inserire apposita informativa nella nota integrativa al bilancio in merito agli aiuti pubblici ricevuti dall’imprese.

Addio all’obbligo di rendicontazione dei contributi pubblici

La bozza di DDL prevede l’eliminazione dell’obbligo per le imprese di riportare nella nota integrativa del bilancio d’esercizio l’importo e le informazioni relative a sovvenzioni, contributi o aiuti ricevuti dalle Pubbliche Amministrazioni.

Tale obbligo riguardava contributi in denaro o in natura, non aventi natura generale, corrispettiva, retributiva o risarcitoria.

L’adempimento veniva assolto anche tramite pubblicazione sui siti internet aziendali entro il 30 giugno, per chi non redige nota integrativa.

Con la modifica legislativa tale obbligo verrebbe definitivamente rimosso, semplificando la predisposizione del bilancio per le imprese ed eliminando un onere burocratico e informativo.

La misura va nella direzione di alleggerire gli adempimenti amministrativi delle aziende, soprattutto di piccole dimensioni, senza utilità concrete per il pubblico interesse.Viene meno un vincolo procedurale che appesantiva la gestione contabile senza arrecare reali benefici in termini di trasparenza. Le informazioni restano disponibili attraverso banche dati pubbliche.

Esempi Pratici

Ecco alcuni esempi pratici per chiarire l’impatto della proposta di eliminare l’obbligo di rendicontazione degli aiuti pubblici nella nota integrativa:

Esempio #1

La società Alfa Srl nel 2023 ha ricevuto un contributo statale di 50.000€ a fondo perduto. Con le regole attuali, nella nota integrativa del bilancio 2023 dovrebbe riportare l’importo e i dettagli del contributo ricevuto. Con la nuova proposta, non sarà più obbligata a tale informativa.

Esempio #2

Il piccolo imprenditore Mario Rossi nel 2022 ha ottenuto dalla Regione un contributo di 15.000€ per l’acquisto di nuovi macchinari. Nella nota integrativa del suo bilancio 2022 ha indicato tutte le informazioni sul contributo. Se la proposta diventasse operativa, dal 2023 non avrebbe più tale obbligo.

Esempio #3

La Srl Verdi ha ricevuto nel 2020 un finanziamento agevolato dallo Stato di 30.000€ per l’efficientamento energetico della sua sede. Ha puntualmente riportato l’importo e i dettagli nel bilancio 2021. Con le nuove disposizioni, non dovrebbe più includere tali informazioni nella nota integrativa del bilancio 2023.


Domande e Risposte

D: Cosa prevede la proposta del governo?

R: La proposta del governo prevede l’eliminazione dell’obbligo per le imprese di riportare nella nota integrativa del bilancio d’esercizio le informazioni relative agli aiuti pubblici ricevuti.

D: Qual è l’obiettivo della proposta?

R: L’obiettivo è semplificare la predisposizione del bilancio per le imprese, in particolare le piccole imprese, e alleggerire gli oneri burocratici.

D: Quali sono i benefici della proposta?

R: I principali benefici sono la riduzione degli adempimenti amministrativi per le imprese senza compromettere la trasparenza, dato che le informazioni restano disponibili nelle banche dati pubbliche.

D: Le informazioni sugli aiuti pubblici ricevuti dalle imprese saranno ancora disponibili?

R: Sì, le informazioni continueranno ad essere disponibili poiché presenti nelle banche dati pubbliche. L’eliminazione riguarda solo l’inserimento obbligatorio nella nota integrativa al bilancio.

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