Il Bonus Investimenti 4.0, introdotto dal governo italiano per incentivare gli investimenti in beni strumentali e tecnologie innovative, ha subito recenti aggiornamenti normativi che richiedono una comunicazione preventiva e consuntiva da parte delle imprese beneficiarie. L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 25 del 15 maggio 2024, ha fornito indicazioni dettagliate su come usufruire correttamente di questo incentivo fiscale, evidenziando i passaggi cruciali e le tempistiche da rispettare. Questo articolo approfondisce in dettaglio le istruzioni fornite, al fine di guidare le imprese nell’utilizzo del Bonus Investimenti 4.0 e nell’evitare eventuali problemi o sanzioni.
Obbligo di comunicazione e tempistiche
L’art. 6 del DL 39/2024 ha introdotto nuovi obblighi di comunicazione per le imprese che intendono usufruire del Bonus Investimenti 4.0, differenziando le modalità a seconda del periodo in cui sono stati effettuati gli investimenti:
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- Per gli investimenti dal 30 marzo 2024 in avanti, è necessario presentare una comunicazione preventiva all’inizio del ciclo di investimento, indicando l’importo complessivo previsto e la ripartizione del credito d’imposta. Questa comunicazione dovrà essere successivamente aggiornata al completamento degli investimenti, fornendo i dati definitivi.
- Per gli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2023 al 29 marzo 2024, è richiesta solo la comunicazione consuntiva al termine degli investimenti.
È importante rispettare queste tempistiche per evitare problemi nell’utilizzo del credito d’imposta.
Modalità di comunicazione e supporto
Le comunicazioni, sia preventive che consuntive, devono essere inviate al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) tramite PEC all’indirizzo transizione4@pec.gse.it. Il GSE ha reso disponibile un video tutorial per la compilazione dei moduli, che deve essere effettuata necessariamente tramite computer e non smartphone o tablet.
Inoltre, sarà presto disponibile in Area Clienti GSE una nuova funzionalità integrata con il Sistema Informativo per l’Acquisizione Dati (SIAD) per facilitare la compilazione dei moduli.
Per eventuali richieste informative o supporto, non è possibile utilizzare l’indirizzo PEC sopra indicato, poiché è abilitato esclusivamente alla ricezione delle domande. Le richieste di assistenza potranno essere inviate solo attraverso il portale Assistenza Clienti del GSE, compilando il form “Richiedi Supporto”, o scrivendo all’indirizzo supportoimprese@gse.it.
Periodo di realizzazione degli investimenti
Il GSE ha chiarito che, nella compilazione dei moduli di comunicazione, la data iniziale del “Periodo di realizzazione degli investimenti” deve coincidere con la data del primo impegno giuridicamente vincolante che rende gli investimenti irreversibili. Questo può essere, ad esempio, la data di sottoscrizione di un contratto di acquisto, l’emissione di un ordine di acquisto o la stipula di un contratto di leasing.
La data finale, invece, deve corrispondere alla data (presunta in caso di comunicazione preventiva) di completamento degli investimenti. Questa data è fondamentale per determinare l’anno di riferimento da indicare per l’utilizzo dei crediti d’imposta, come spiegato nel paragrafo successivo.
Utilizzo dei crediti d’imposta
L’Agenzia delle Entrate ha affermato che, fermo restando il requisito dell’avvenuta interconnessione dei beni ove previsto dalla disciplina di riferimento, le imprese che hanno validamente inviato la comunicazione al GSE possono utilizzare in compensazione i crediti d’imposta indicando i codici tributo menzionati nella risoluzione n. 19/2024 e, come “anno di riferimento”, l’anno di completamento dell’investimento agevolato riportato nella comunicazione stessa.
Questo aspetto è cruciale: l’anno di riferimento da indicare per l’utilizzo dei crediti d’imposta non è l’anno in cui si è iniziato l’investimento, bensì l’anno in cui l’investimento è stato completato secondo quanto comunicato al GSE.
Esempio pratico
Supponiamo che un’azienda abbia iniziato un investimento agevolato il 1° gennaio 2023 e lo abbia completato il 31 marzo 2024. In questo caso, l’azienda dovrà inviare solo la comunicazione consuntiva al GSE entro il termine previsto, indicando come periodo di realizzazione degli investimenti il 1° gennaio 2023 (data di inizio) e il 31 marzo 2024 (data di completamento).
Successivamente, potrà utilizzare il credito d’imposta in compensazione, indicando come “anno di riferimento” il 2024, ovvero l’anno di completamento dell’investimento riportato nella comunicazione.
Scarto dell’F24 in caso di mancato riscontro
L’Agenzia delle Entrate precisa che, nel caso in cui i crediti utilizzati in compensazione non trovino riscontro nei dati delle comunicazioni trasmessi dal Ministero delle Imprese e del made in Italy, i relativi modelli F24 saranno scartati. Ciò evidenzia l’importanza di inviare correttamente le comunicazioni al GSE, rispettando le tempistiche e fornendo informazioni accurate, per evitare problemi nell’utilizzo dei crediti.
È fondamentale che i dati indicati nei modelli F24, come l’anno di riferimento e i codici tributo, corrispondano alle informazioni comunicate al GSE. In caso di discrepanze, il modello F24 verrà respinto e l’impresa non potrà beneficiare della compensazione del credito d’imposta.
Conclusione
Il Bonus Investimenti 4.0 rappresenta un’opportunità significativa per le imprese italiane di accedere a incentivi fiscali per gli investimenti in beni strumentali e tecnologie innovative. Tuttavia, è fondamentale rispettare scrupolosamente le nuove disposizioni normative e gli obblighi di comunicazione introdotti dal DL 39/2024.
Seguendo attentamente le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate e dal GSE, le aziende potranno beneficiare dei crediti d’imposta senza incorrere in sanzioni o problemi durante la compensazione. È consigliabile consultare un consulente fiscale per eventuali dubbi o chiarimenti specifici sulla propria situazione, in modo da evitare errori che potrebbero compromettere l’accesso all’agevolazione.
Domande e Risposte
D: Quali sono i codici tributo da utilizzare per compensare i crediti d’imposta del Bonus Investimenti 4.0?
R: I codici tributo da utilizzare sono quelli menzionati nella risoluzione n. 19/2024 dell’Agenzia delle Entrate.
D: Qual è l’anno di riferimento da indicare per l’utilizzo dei crediti d’imposta?
R: L’anno di riferimento da indicare è l’anno di completamento dell’investimento agevolato riportato nella comunicazione inviata al GSE, non l’anno di inizio dell’investimento.
D: Quali conseguenze ci sono se i crediti utilizzati non trovano riscontro nei dati delle comunicazioni trasmesse al Ministero?
R: In questo caso, i relativi modelli F24 saranno scartati dall’Agenzia delle Entrate, impedendo di fatto l’utilizzo in compensazione
D: È possibile inviare la comunicazione al GSE tramite smartphone o tablet?
R: No, il GSE ha specificato che la compilazione dei moduli deve essere effettuata necessariamente tramite computer e non con dispositivi mobili come smartphone o tablet.
D: Cosa si intende per “primo impegno giuridicamente vincolante che rende gli investimenti irreversibili”?
R: Si tratta della data in cui l’azienda assume un impegno legalmente vincolante, come la sottoscrizione di un contratto di acquisto, l’emissione di un ordine di acquisto o la stipula di un contratto di leasing, che rende l’investimento irreversibile e avviato concretamente.
D: È possibile utilizzare il credito d’imposta anche se non si è ancora completato l’investimento?
R: No, il credito d’imposta può essere utilizzato solo dopo aver completato l’investimento e aver inviato la comunicazione consuntiva al GSE. Nell’attesa del completamento, è possibile inviare solo la comunicazione preventiva.
D: Cosa succede se si utilizza il credito d’imposta indicando l’anno di inizio dell’investimento invece dell’anno di completamento?
R: In questo caso, il modello F24 sarà scartato dall’Agenzia delle Entrate poiché i dati indicati non corrispondono a quelli comunicati al GSE. È fondamentale indicare l’anno di completamento dell’investimento come riportato nella comunicazione.
D: Ci sono sanzioni per chi non rispetta gli obblighi di comunicazione?
R: Sì, il mancato invio delle comunicazioni o l’invio di comunicazioni incomplete o non veritiere può comportare l’applicazione di sanzioni amministrative e, in casi gravi, anche penali. È quindi essenziale rispettare scrupolosamente gli obblighi previsti dalla normativa.
D: Qual è il termine ultimo per inviare la comunicazione consuntiva per gli investimenti realizzati tra il 1° gennaio 2023 e il 29 marzo 2024?
R: La normativa non specifica un termine preciso, ma è consigliabile inviare la comunicazione consuntiva entro un tempo ragionevole dal completamento dell’investimento, in modo da poter beneficiare tempestivamente del credito d’imposta.