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Bonus mobili e bonus elettrodomestici 2025: requisiti, differenze e cumulo

7 Febbraio, 2025

Con la Legge di Bilancio 2025, il governo ha confermato importanti agevolazioni fiscali per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, introducendo anche un nuovo bonus per incentivare la sostituzione degli apparecchi meno efficienti. In questo articolo, analizziamo in dettaglio tutto ciò che c’è da sapere sul bonus mobili e sul bonus elettrodomestici: come funzionano, chi può beneficiarne, quali sono i requisiti e le modalità per ottenere i vantaggi fiscali.

Il bonus mobili: detrazione del 50% per arredare immobili in ristrutturazione

Cos’è il bonus mobili e come funziona?

Il bonus mobili è una misura ormai consolidata nel panorama delle agevolazioni fiscali italiane, ma la Legge di Bilancio 2025 (art. 1, c. 55, lett. b, legge n. 207/2024) lo ha prorogato con alcune condizioni specifiche. Consente una detrazione IRPEF pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero edilizio.

La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo e si applica su un tetto massimo di spesa di 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Questo limite vale anche per le pertinenze dell’immobile, come garage o cantine, purché siano oggetto dello stesso intervento edilizio.

Quali acquisti sono ammessi?

Il bonus mobili copre l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici nuovi. Tra i mobili ammessi rientrano letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, divani, poltrone, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione. In sostanza, si tratta di quegli elementi necessari per completare l’arredo di un immobile.

Per quanto riguarda gli elettrodomestici, il bonus si applica a quelli che rispettano standard minimi di efficienza energetica, ovvero:

  • Classe A per i forni,
  • Classe E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie,
  • Classe F per frigoriferi e congelatori.

Altri elettrodomestici ammessi includono ventilatori, condizionatori d’aria, stufe elettriche e apparecchi di cottura. Anche le spese di trasporto e montaggio sono detraibili, purché pagate con mezzi tracciabili.

Tuttavia, ci sono esclusioni: porte, pavimenti, tende, tendaggi e altri complementi d’arredo non rientrano tra i beni agevolabili.

Quando si può richiedere?

Per poter usufruire del bonus mobili, l’acquisto deve essere collegato a un intervento edilizio avviato dal 1° gennaio 2024. La data di inizio lavori è un elemento chiave e può essere dimostrata attraverso:

  • Autorizzazioni amministrative o comunicazioni richieste dalla normativa edilizia,
  • Comunicazioni preventive all’ASL, laddove obbligatorie,
  • Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, in caso di lavori che non richiedano permessi specifici.

Attenzione: le spese per i mobili possono essere sostenute anche prima di quelle per la ristrutturazione, ma solo se i lavori sono già iniziati.

Esempi pratici

Immaginiamo che il signor Marco, nel 2024, abbia avviato lavori di ristrutturazione straordinaria sul suo appartamento. Nel 2025, decide di acquistare un divano e un frigorifero di classe F per un totale di 3.000 euro. Grazie al bonus mobili, potrà detrarre 1.500 euro (50% della spesa), suddivisi in dieci rate annuali da 150 euro ciascuna.

Un altro caso: la signora Anna sta ristrutturando il garage, che è una pertinenza della sua abitazione principale. Compra un armadio e una lavatrice di classe E per 2.500 euro. Anche in questo caso, può accedere al bonus mobili, poiché la pertinenza è legata all’immobile principale.

Il nuovo bonus elettrodomestici: incentivo per apparecchi ad alta efficienza

Cosa prevede il bonus elettrodomestici?

Il bonus elettrodomestici, introdotto dalla Legge di Bilancio 2025, è un’agevolazione completamente nuova. Si tratta di un contributo a fondo perduto, pensato per incentivare l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica prodotti nell’Unione Europea. A differenza del bonus mobili, non è necessario un intervento edilizio per accedere a questa misura.

Il contributo è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico, con un massimo di 100 euro per ciascun apparecchio. Tuttavia, se il nucleo familiare del richiedente ha un ISEE non superiore a 25.000 euro, il contributo massimo sale a 200 euro.

Quali sono le condizioni?

Ci sono però alcune condizioni essenziali per ottenere il bonus elettrodomestici:

  1. L’apparecchio acquistato deve appartenere almeno alla classe energetica B,
  2. È obbligatorio rottamare un elettrodomestico obsoleto,
  3. L’elettrodomestico deve essere prodotto nel territorio dell’Unione Europea.

Questa misura mira non solo a incentivare il risparmio energetico, ma anche a promuovere la sostenibilità ambientale e il sostegno alla produzione europea.

Modalità di fruizione

Il contributo, presumibilmente, sarà applicato direttamente dal venditore al momento dell’acquisto, ma i dettagli operativi saranno chiariti da un decreto attuativo atteso per marzo 2025.

Esempio pratico – La famiglia Verdi, con un ISEE di 22.000 euro, acquista un frigorifero di classe B prodotto in Italia al costo di 800 euro, sostituendo un vecchio elettrodomestico. Grazie al bonus elettrodomestici, riceverà un contributo massimo di 200 euro direttamente in fase di acquisto.

Differenze principali tra bonus mobili e bonus elettrodomestici

Sebbene entrambi riguardino l’acquisto di elettrodomestici, i due bonus presentano differenze sostanziali:

  1. Collegamento con interventi edilizi: il bonus mobili è legato a ristrutturazioni iniziate dal 2024, mentre il bonus elettrodomestici non richiede alcun collegamento,
  2. Numero di acquisti: il bonus mobili consente di acquistare più beni fino a un massimo di 5.000 euro. Il bonus elettrodomestici, invece, si applica a un solo apparecchio,
  3. Modalità di fruizione: il bonus mobili è una detrazione IRPEF suddivisa in dieci anni, mentre il bonus elettrodomestici è un contributo diretto,
  4. Condizioni aggiuntive: il bonus elettrodomestici richiede la rottamazione di un vecchio apparecchio, mentre il bonus mobili non ha questa esigenza.

Modalità di pagamento e adempimenti

Per accedere al bonus mobili, i pagamenti devono essere effettuati con metodi tracciabili: bonifico bancario o postale, carta di credito o debito. Non sono ammessi pagamenti in contanti o assegni. Inoltre, è necessario conservare la documentazione fiscale, come le ricevute dei pagamenti e le fatture d’acquisto.

Per gli elettrodomestici, è obbligatorio inviare all’ENEA i dati relativi alla classe energetica e alla potenza assorbita entro 90 giorni dall’acquisto. La mancata trasmissione non comporta la perdita del beneficio, ma è comunque raccomandata.

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