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Bonus Transizione 5.0, le novità introdotte con la conversione del DL 39/2024

31 Maggio, 2024

Il Bonus Transizione 5.0 è un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Legge 19/2024 con l’obiettivo di incentivare le imprese a investire in progetti di innovazione volti a ridurre i consumi energetici delle strutture produttive. Recentemente, il Decreto Legge 39/2024, convertito in legge, ha apportato importanti modifiche a questa misura, chiarendo alcuni aspetti procedurali e introducendo nuove disposizioni. In questa guida approfondita, esploreremo nel dettaglio il funzionamento del Bonus Transizione 5.0 e le novità introdotte dal DL 39/2024, fornendo esempi pratici e rispondendo alle domande più comuni.

Cos’è il Bonus Transizione 5.0?

Il Bonus Transizione 5.0 è un credito d’imposta riconosciuto alle imprese residenti in Italia e alle stabili organizzazioni di soggetti non residenti che effettuano nuovi investimenti agevolati in strutture produttive situate nel territorio nazionale. L’obiettivo principale di questa agevolazione è promuovere l’adozione di soluzioni innovative che consentano una riduzione dei consumi energetici delle strutture produttive.

Esempio: La Società Alfa S.r.l., con sede operativa in Italia, decide di investire nell’acquisto di nuovi macchinari ad alta efficienza energetica per il proprio stabilimento produttivo. Grazie al Bonus Transizione 5.0, l’azienda potrà beneficiare di un credito d’imposta sulla spesa sostenuta per l’investimento, a condizione che il progetto comporti effettivamente una riduzione dei consumi energetici.

Misura del Bonus Transizione 5.0

L’entità del credito d’imposta previsto dal Bonus Transizione 5.0 varia in base all’importo degli investimenti effettuati:

    • 35% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
    • 15% per investimenti fino a 10 milioni di euro
    • 5% per investimenti fino a 50 milioni di euro

Queste percentuali possono essere incrementate nel caso in cui i progetti di investimento raggiungano una riduzione dei consumi energetici particolarmente significativa.

Esempio: La Società Beta S.p.A. investe 3 milioni di euro in un progetto di efficientamento energetico del proprio stabilimento produttivo. L’investimento comporta una riduzione dei consumi energetici pari al 40%. In questo caso, la società potrà beneficiare di un credito d’imposta incrementato rispetto alla percentuale standard del 15%.

Periodo di applicazione e novità del DL 39/2024

Inizialmente, la norma istitutiva del Bonus Transizione 5.0 prevedeva una generica applicazione “negli anni 2024 e 2025”. Tuttavia, il DL 39/2024 ha chiarito che gli investimenti agevolabili devono essere effettuati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025.

Questa modifica normativa ha delimitato con precisione il periodo temporale di applicazione del Bonus, risolvendo eventuali dubbi interpretativi in merito alla decorrenza dell’agevolazione.

Procedura di accesso al Bonus Transizione 5.0

Per accedere al Bonus Transizione 5.0, le imprese devono seguire una specifica procedura che prevede diverse fasi:

  • Presentazione della certificazione “tecnica” ex ante: Le imprese devono presentare al Gestore dei Servizi Energetici spa (GSE), in via telematica, una certificazione “tecnica” ex ante unitamente a una comunicazione relativa alla descrizione del progetto di investimento e il costo dello stesso. Questa certificazione deve essere rilasciata da un professionista abilitato e attestare la riduzione dei consumi energetici prevista dal progetto.
  • Comunicazioni periodiche sull’avanzamento dell’investimento: Durante la realizzazione dell’investimento ammesso all’agevolazione, le imprese devono inviare al GSE comunicazioni periodiche relative all’avanzamento dei lavori. Queste comunicazioni devono contenere informazioni dettagliate sullo stato di avanzamento del progetto, le spese sostenute e gli eventuali ritardi o modifiche rispetto al piano iniziale.
  • Comunicazione sull’effettuazione degli ordini: Il DL 39/2024 ha introdotto l’obbligo di dimostrare l’effettuazione degli ordini accettati dal venditore, con pagamento di acconto pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione. Tale comunicazione deve essere trasmessa entro 30 giorni dalla prenotazione del credito d’imposta, pena la decadenza dal beneficio.

Esempio: La Società Gamma S.r.l. ha presentato la certificazione “tecnica” ex ante per un investimento agevolato dal Bonus Transizione 5.0. Dopo aver effettuato l’ordine di acquisto dei macchinari necessari, l’azienda ha versato un acconto del 25% del costo totale. Entro 30 giorni dalla prenotazione del credito d’imposta, la Società Gamma S.r.l. dovrà inviare al GSE la comunicazione attestante l’effettuazione dell’ordine e il pagamento dell’acconto.

È importante sottolineare che il termine ultimo per la conclusione dell’investimento che dà diritto alla maturazione del credito d’imposta rimane il 31 dicembre 2025.

Controlli e comunicazioni all’Agenzia delle Entrate

Un’ulteriore novità introdotta dal DL 39/2024 riguarda le comunicazioni che il GSE deve effettuare all’Agenzia delle Entrate in caso di fruizione indebita del credito d’imposta.

Nello specifico, il GSE è tenuto a comunicare all’Agenzia delle Entrate solo i casi in cui sia rilevata la fruizione, anche parziale, del credito d’imposta in assenza dei relativi presupposti.

Questa disposizione rappresenta un’ulteriore misura di controllo volta a garantire la corretta applicazione dell’agevolazione fiscale e prevenire eventuali abusi o irregolarità.

Conclusione

Il Bonus Transizione 5.0 rappresenta un’importante opportunità per le imprese che intendono investire in progetti di innovazione volti a ridurre i consumi energetici delle strutture produttive. Le novità introdotte dal DL 39/2024 hanno contribuito a chiarire alcuni aspetti procedurali e a rafforzare i controlli sulla fruizione dell’agevolazione.

È fondamentale che le imprese interessate al Bonus si attengano scrupolosamente alle disposizioni normative e alle procedure previste, al fine di accedere correttamente all’agevolazione e beneficiare di un vantaggio fiscale che può rappresentare un significativo sostegno agli investimenti green.


Domande e Risposte

D: Quali sono i requisiti per accedere al Bonus Transizione 5.0?

R: Per accedere al Bonus Transizione 5.0, le imprese devono essere residenti in Italia o costituire una stabile organizzazione di soggetti non residenti nel territorio nazionale. Inoltre, gli investimenti devono essere finalizzati a progetti di innovazione che comportino una riduzione dei consumi energetici delle strutture produttive.

D: Qual è la misura del credito d’imposta prevista dal Bonus Transizione 5.0?

R: La misura del credito d’imposta varia in base all’importo degli investimenti effettuati: 35% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, 15% per investimenti fino a 10 milioni di euro e 5% per investimenti fino a 50 milioni di euro. Queste percentuali possono essere incrementate nel caso di una riduzione particolarmente significativa dei consumi energetici.

D: Entro quando devono essere effettuati gli investimenti per accedere al Bonus Transizione 5.0?

R: Il DL 39/2024 ha chiarito che gli investimenti agevolabili devono essere effettuati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025.

D: Quali comunicazioni devono essere inviate al GSE per accedere al Bonus Transizione 5.0?

R: Le imprese devono presentare al GSE una certificazione “tecnica” ex ante, unitamente alla descrizione del progetto di investimento e il costo dello stesso. Inoltre, devono inviare comunicazioni periodiche sull’avanzamento dell’investimento e dimostrare l’effettuazione degli ordini con pagamento di acconto pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione.

D: Entro quando deve essere concluso l’investimento per maturare il credito d’imposta?

R: Il termine ultimo per la conclusione dell’investimento che dà diritto alla maturazione del credito d’imposta è il 31 dicembre 2025.

D: Quali controlli sono previsti per evitare l’indebita fruizione del Bonus Transizione 5.0?

R: Il DL 39/2024 ha introdotto l’obbligo per il GSE di comunicare all’Agenzia delle Entrate i casi in cui sia rilevata la fruizione, anche parziale, del credito d’imposta in assenza dei relativi presupposti. Questa misura rappresenta un controllo aggiuntivo per garantire la corretta applicazione dell’agevolazione.

D: Quali professionisti sono coinvolti nella procedura di accesso al Bonus Transizione 5.0?

R: La procedura di accesso al Bonus Transizione 5.0 prevede il coinvolgimento di un professionista abilitato, come un ingegnere o un tecnico iscritto all’albo, per il rilascio della certificazione “tecnica” ex ante attestante la riduzione dei consumi energetici prevista dal progetto di investimento.

D: Qual è la differenza tra il Bonus Transizione 5.0 e altre agevolazioni fiscali per gli investimenti?

R: Il Bonus Transizione 5.0 si distingue da altre agevolazioni fiscali poiché è specificamente mirato a incentivare gli investimenti in progetti di innovazione che comportino una riduzione dei consumi energetici delle strutture produttive. Questo obiettivo di efficientamento energetico rappresenta il requisito fondamentale per accedere all’agevolazione.

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