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Bonus Transizione 5.0: Le Risposte ENEA ai Dubbi più Frequenti delle Imprese

1 Ottobre, 2024

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha recentemente pubblicato una serie di chiarimenti fondamentali riguardanti il programma Transizione 5.0, gettando luce su alcuni aspetti critici che hanno generato dubbi tra imprese e professionisti del settore. Questi chiarimenti sono essenziali per comprendere appieno l’ambito di applicazione e i requisiti del programma, consentendo alle aziende di pianificare i propri investimenti in modo più informato e strategico.

Esclusione dei beni ordinati nel 2023

Un punto cruciale emerso dai chiarimenti del GSE riguarda la tempistica degli investimenti ammissibili. Il programma Transizione 5.0 non si applica agli investimenti per i quali gli ordini o le prenotazioni siano stati effettuati nel 2023, anche se la consegna e la messa in funzione avvengono nel 2024. Questa precisazione è di vitale importanza per le imprese che potrebbero aver pianificato investimenti a cavallo tra i due anni, sottolineando la necessità di una attenta pianificazione temporale degli acquisti per beneficiare delle agevolazioni.

Requisiti per i veicoli e le macchine mobili

Il GSE ha fornito chiarimenti dettagliati riguardo l’ammissibilità di veicoli e macchine mobili non stradali. In particolare, è stato specificato che le macchine mobili non stradali alimentate a combustibili fossili non sono ammissibili all’agevolazione. Tuttavia, il GSE ha introdotto un’importante eccezione: l’utilizzo di combustibili alternativi come HVO o biodiesel può rendere questi veicoli eleggibili per il programma. Questa apertura verso i combustibili alternativi rappresenta un incentivo significativo per le imprese a considerare opzioni più sostenibili per i propri mezzi operativi.

Processo di sostituzione dei veicoli

Per quanto riguarda la sostituzione dei veicoli, il GSE ha delineato un processo specifico che le imprese devono seguire. La sostituzione deve comportare un miglioramento ambientale tangibile, passando da un veicolo con motore Stage I (o precedente) a uno con motore Stage V. Questo passaggio non è solo una formalità, ma deve essere documentato in modo rigoroso. In particolare, il GSE richiede che la dismissione del vecchio veicolo sia attestata attraverso un certificato di rottamazione. Questo requisito sottolinea l’importanza della tracciabilità e della documentazione nel processo di ammodernamento del parco veicoli aziendale.

Impianti fotovoltaici: origine e limiti di produzione

Un aspetto interessante dei chiarimenti riguarda gli impianti fotovoltaici. Il GSE ha specificato che questi impianti devono essere prodotti all’interno dell’Unione Europea, allineando così il programma Transizione 5.0 con le politiche di sostegno all’industria europea. Inoltre, sono stati forniti dettagli sui limiti di produzione: la producibilità massima attesa dell’impianto non può superare il 105% del fabbisogno energetico della struttura produttiva. Questo limite è stato posto per evitare sovradimensionamenti e per assicurare che gli investimenti siano proporzionati alle effettive necessità energetiche delle imprese.

Gestione delle richieste multiple e progetti conclusi

Il GSE ha chiarito che le imprese possono presentare nuove richieste per la stessa struttura produttiva anche in presenza di progetti già conclusi, rifiutati o rigettati. Questa apertura offre una seconda opportunità alle aziende che potrebbero aver incontrato difficoltà nelle fasi iniziali del programma o che desiderano implementare ulteriori miglioramenti. Tuttavia, è importante notare che non possono essere presentate più richieste contemporaneamente per la stessa struttura produttiva se una è già in stato di “bozza” o “inviata”.

Calcolo dei consumi energetici e scenari comparativi

Per accedere alle agevolazioni, le imprese devono fornire una stima accurata dei volumi produttivi attesi e dei relativi consumi energetici. Il GSE ha delineato una metodologia specifica per questo calcolo, che prevede l’individuazione di tre scenari alternativi disponibili sul mercato negli Stati membri dell’UE e SEE nei cinque anni precedenti l’avvio del progetto. Questi scenari servono come base di confronto per valutare l’efficienza energetica del progetto innovativo proposto. Questo approccio mira a garantire che gli investimenti supportati dal programma Transizione 5.0 portino effettivamente a un miglioramento significativo dell’efficienza energetica.

Conclusioni

I chiarimenti forniti dal GSE sul programma Transizione 5.0 offrono una guida preziosa per imprese e professionisti. Emerge chiaramente l’enfasi posta sull’innovazione tecnologica, sull’efficienza energetica e sulla sostenibilità ambientale. Le imprese che intendono beneficiare di queste agevolazioni dovranno prestare particolare attenzione alla tempistica degli investimenti, alla scelta dei fornitori (specialmente per gli impianti fotovoltaici), e alla documentazione dettagliata dei miglioramenti energetici previsti.

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