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Certificato penale per i lavoratori sportivi: obblighi e procedure per le associazioni e società sportive dilettantistiche

17 Maggio, 2024

La tutela dei minori è una priorità assoluta in ogni ambito, compreso quello sportivo. Per garantire la massima protezione dei giovani atleti, la legge italiana ha introdotto l‘obbligo per le associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD/SSD) di richiedere il certificato penale del casellario giudiziale per tutti i lavoratori, dipendenti e autonomi, che svolgono attività a contatto diretto e regolare con i minori. Questo articolo approfondisce gli obblighi normativi, le procedure da seguire e le sanzioni previste in caso di inadempienza.

La normativa di riferimento

L’articolo 33, comma 7, del D.Lgs. 36/2021 (Riforma dello sport) ha esteso ai minori che praticano attività sportiva le tutele previste dal D.Lgs. 39/2014, che attua la direttiva europea 2011/93/UE contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori. In base al D.P.R. 313/2002, integrato dal D.Lgs. 39/2014, il datore di lavoro che intende impiegare una persona per attività professionali o volontarie organizzate a contatto diretto e regolare con minori deve richiedere il certificato penale del casellario giudiziale. Questo documento serve a verificare l‘assenza di condanne per reati sessuali contro i minori o di sanzioni interdittive all‘esercizio di attività con minori.

I soggetti obbligati

Secondo la circolare n. 9/2014 del Ministero del lavoro, l‘obbligo di richiedere il certificato penale si applica anche alle ASD/SSD in qualità di datori di lavoro. Prima della Riforma dello sport, erano esclusi da tale obbligo i dirigenti e i responsabili con contatti solo occasionali con i minori, i volontari non inquadrati in rapporti di lavoro e i collaboratori sportivi con compensi inquadrati come redditi diversi (art. 67, c. 1, lett. m, Tuir). Dal 1° luglio 2023, con l’introduzione della figura del “lavoratore sportivo”, la platea dei soggetti per cui è obbligatorio il certificato si è ampliata. L‘Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha inoltre sollecitato l’estensione dell‘obbligo anche ai volontari a contatto continuativo con i minori.

Le sanzioni

Le ASD/SSD che non adempiono all‘obbligo di richiedere il certificato penale ai lavoratori sportivi sono soggette a sanzioni amministrative da 10.000 a 15.000 euro, ai sensi del D.P.R. 313/2002 e del D.Lgs. 39/2014.Come richiedere il certificato
Il certificato penale può essere richiesto dal datore di lavoro in due modi:

  1. Online, tramite il servizio di prenotazione all’indirizzo https://certificaticasellario.giustizia.it/sac/prenotacertificato
  2. Presso qualsiasi ufficio locale del casellario delle procure della Repubblica, compilando il modello n. 6° – Casellario Giudiziale

I certificati prenotati online possono essere ritirati allo sportello dell’ufficio locale del casellario selezionato, presentando il modulo di richiesta prodotto dal sistema o il numero di prenotazione. Il costo del certificato è di 19,92 euro (16 euro per la marca da bollo e 3,92 euro per i diritti di certificato), salvo esenzioni da bollo. Se la richiesta è fatta direttamente dall’ASD/SSD, esente da imposta di bollo, il costo è di 3,92 euro (o 7,84 euro con urgenza).

Validità e dichiarazione sostitutiva

Il certificato penale ha validità di 6 mesi dalla data di rilascio, sia che venga richiesto dal lavoratore sportivo che dall’ASD/SSD. Se il rapporto di lavoro dura più di 6 mesi, non serve richiedere un nuovo certificato alla scadenza, a meno che il rapporto non si interrompa e riprenda successivamente. È possibile iniziare l’attività lavorativa in attesa del certificato, facendo compilare al lavoratore una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Esempi pratici

  1. Un’ASD di calcio assume un nuovo allenatore per la squadra Under 14. Prima dell’inizio dell’attività, l’associazione richiede all’allenatore di presentare il certificato penale del casellario giudiziale. In attesa del rilascio, l’allenatore compila una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
  2. Una SSD di ginnastica ritmica ingaggia una nuova coreografa per seguire le atlete delle categorie giovanili. La società richiede direttamente il certificato penale all’ufficio locale del casellario, pagando i diritti di 3,92 euro grazie all’esenzione dall’imposta di bollo.

Conclusioni

L’obbligo di richiedere il certificato penale del casellario giudiziale per i lavoratori sportivi a contatto con minori è un importante strumento di tutela e prevenzione. Le ASD/SSD devono adempiere a tale obbligo per evitare pesanti sanzioni e garantire un ambiente sicuro ai giovani atleti. È fondamentale conoscere le procedure e i soggetti interessati, tenendo conto delle novità introdotte dalla Riforma dello sport. Solo attraverso la collaborazione di tutti gli attori coinvolti sarà possibile proteggere efficacemente i minori e promuovere uno sport sano e formativo.


Domande e Risposte

D: L’obbligo di richiedere il certificato penale si applica solo ai lavoratori dipendenti delle ASD/SSD?
R: No, l’obbligo riguarda tutti i lavoratori sportivi, sia dipendenti che autonomi, che svolgono attività a contatto diretto e regolare con i minori. Con la Riforma dello sport, la platea dei soggetti interessati si è ampliata.

D: Quanto costa richiedere il certificato penale del casellario giudiziale?
R: Il costo standard è di 19,92 euro (16 euro per la marca da bollo e 3,92 euro per i diritti di certificato). Tuttavia, le ASD/SSD, essendo esenti da imposta di bollo, pagano solo i diritti di 3,92 euro (o 7,84 euro con urgenza).

D: È possibile far iniziare l’attività lavorativa a un nuovo collaboratore sportivo in attesa del rilascio del certificato penale?
R: Sì, è possibile, a condizione che il lavoratore compili una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui dichiara di non aver subito condanne per reati sessuali contro i minori o sanzioni interdittive.

D: Ogni quanto tempo va rinnovato il certificato penale per i lavoratori sportivi?
R: Il certificato ha validità di 6 mesi dalla data di rilascio. Se il rapporto di lavoro dura più di 6 mesi, non serve richiedere un nuovo certificato alla scadenza, a meno che il rapporto non si interrompa e riprenda successivamente.

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