Il 31 marzo 2025 segna la scadenza per l’iscrizione all’albo dei certificatori del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design. Professionisti, imprese e enti di ricerca possono ancora presentare domanda tramite la piattaforma telematica del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Chi perde questa scadenza potrà approfittare della seconda finestra temporale, aperta dal 1° luglio al 30 settembre 2025. Vediamo chi può iscriversi, quali requisiti occorrono e come procedere correttamente con la domanda.
Chi può richiedere l’iscrizione all’albo
L’albo dei certificatori, gestito dalla Direzione generale per la politica industriale del MIMIT, accoglie diverse categorie di soggetti qualificati per attestare le attività di ricerca e sviluppo. Possono presentare domanda:
- Persone fisiche con laurea idonea rispetto all’oggetto della certificazione,
- Imprese di consulenza specializzate in progetti di ricerca, sviluppo e innovazione,
- Centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0,
- Centri di competenza ad alta specializzazione,
- Poli europei dell’innovazione digitale (EDIH e Seal of Excellence),
- Università statali e non statali legalmente riconosciute,
- Enti pubblici di ricerca.
Ciascuna categoria deve rispettare specifici requisiti per ottenere l’abilitazione a certificare gli investimenti in ricerca e sviluppo delle aziende che richiedono il credito d’imposta.
Requisiti per le persone fisiche
I professionisti che desiderano iscriversi all’albo devono soddisfare e dichiarare diversi requisiti fondamentali. In primo luogo, è necessaria l’assenza di condanne con sentenza definitiva o decreto penale irrevocabile per i reati indicati nell’art. 94 del D.Lgs. n. 36/2023, nonché per i reati di cui al libro II, titolo VII, capo III e all’art. 640 del codice penale. Risulta inoltre indispensabile un’esperienza documentata nei tre anni precedenti con almeno quindici progetti relativi alla presentazione, valutazione o rendicontazione collegati all’erogazione di contributi per attività di R&S. Non può mancare, naturalmente, un titolo di laurea idoneo che consenta di attestare la qualificazione degli investimenti ai fini della loro classificazione nell’ambito della ricerca e sviluppo.
Nella domanda, il candidato deve anche indicare eventuali procedimenti pendenti per reati o atti impositivi dell’Amministrazione finanziaria ricevuti nel triennio precedente, per importi superiori a 50.000 euro.
Requisiti per imprese ed enti di ricerca
Le imprese di consulenza, le università e gli enti di ricerca devono soddisfare requisiti parzialmente diversi rispetto alle persone fisiche. Fondamentale è l’assenza di condanne con sentenza definitiva per i soggetti indicati all’art. 94 del D.Lgs. n. 36/2023 e per i responsabili tecnici. Occorre inoltre garantire la presenza di responsabili tecnici qualificati con laurea idonea e esperienza nella gestione di almeno 15 progetti nel triennio precedente. Sul piano formale e operativo, è necessario avere sede legale o unità locale attiva in Italia e risultare iscritti al registro delle imprese, oltre a non essere sottoposti a procedure concorsuali o stati di liquidazione. Nel caso specifico delle imprese, si aggiunge il requisito dell’assenza di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9 del D.Lgs. n. 231/2001.
Il MIMIT ha chiarito in una FAQ del 5 marzo 2024 che per “responsabile tecnico” si intende “il soggetto o i soggetti responsabili della certificazione competenti ed esperti per lo specifico settore o progetto di ricerca, inseriti stabilmente nell’impresa, università o ente di ricerca”.
Procedura di iscrizione e documentazione necessaria
La domanda deve essere presentata esclusivamente tramite la piattaforma informatica https://certificazionicreditors.mimit.gov.it. La procedura richiede diversi elementi indispensabili. L’autenticazione deve avvenire tramite SPID o CIE ID, mentre tutti i documenti necessitano della firma digitale intestata al richiedente. Dal punto di vista economico, occorre provvedere al pagamento dell’imposta di bollo di 16,00 euro mediante PagoPA e al versamento della tassa di concessione governativa di 168,00 euro. Quest’ultima va versata su c/c postale n. 8003 intestato all’Agenzia delle Entrate – Centro Operativo di Pescara, con causale “Codice 8617 – Iscrizione Albo certificatori credito R&S”.
Attenzione: si può trasmettere una sola domanda per ciascun soggetto. In caso di invii multipli, verrà considerata solo l’ultima richiesta pervenuta entro i termini.
Tempistiche di valutazione e pubblicazione dell’albo
Il percorso di iscrizione segue tempistiche precise e ben definite. Dopo la chiusura della finestra di presentazione il 31 marzo 2025, il Ministero procede alla verifica dei requisiti entro 60 giorni dalla chiusura, quindi entro fine maggio 2025. Successivamente, entro i 15 giorni seguenti (indicativamente entro metà giugno 2025), avviene la pubblicazione dell’albo aggiornato sul sito del MIMIT.
La consultazione dell’albo è aperta a tutti senza necessità di autenticazione sul sito istituzionale del MIMIT. I soggetti iscritti saranno oggetto di controlli, anche a campione o su segnalazione dell’Agenzia delle Entrate, per verificare la permanenza dei requisiti dichiarati.
Mantenimento dell’iscrizione e obblighi di comunicazione
Chi ottiene l’iscrizione all’albo deve rispettare precisi obblighi di aggiornamento e continuità professionale. Innanzitutto, occorre comunicare tempestivamente al Ministero qualsiasi variazione dei requisiti entro 15 giorni dal loro verificarsi. A partire dal 1° gennaio dell’anno successivo all’iscrizione, diventa obbligatorio confermare annualmente la volontà di rimanere nell’albo. Particolarmente importante è la dimostrazione della continuità dell’attività professionale, che richiede di integrare, in ciascun anno successivo, il requisito di aver completato nel triennio precedente almeno 15 progetti collegati a contributi per R&S.
Responsabilità e ruolo dei certificatori
I certificatori svolgono un ruolo cruciale di verifica tecnica e assunzione di responsabilità nel sistema del credito d’imposta. La loro certificazione attesta con valore legale che gli investimenti esaminati rientrano effettivamente nelle categorie previste dalla normativa e quindi agevolabili fiscalmente. Il certificatore verifica inoltre che le spese dichiarate siano pertinenti e congrue rispetto ai progetti di R&S presentati, evitando sovrastime o inclusioni improprie. Un altro aspetto fondamentale riguarda il controllo della documentazione di supporto, che deve risultare adeguata e rispettare tutti i requisiti normativi.
La certificazione diventa quindi uno strumento di garanzia sia per le imprese, che riducono il rischio di contestazioni in sede di controllo, sia per l’amministrazione finanziaria, che può contare su una preliminare valutazione tecnica qualificata.
In sintesi
IN SINTESI Qual è la scadenza per l’iscrizione all’albo dei certificatori del credito d’imposta? La prima finestra di iscrizione si chiude il 31 marzo 2025, mentre una seconda opportunità sarà disponibile dal 1° luglio al 30 settembre 2025. Chi può richiedere l’iscrizione? Possono presentare domanda professionisti con laurea idonea, imprese di consulenza specializzate, centri di trasferimento tecnologico, centri di competenza, poli europei dell’innovazione digitale, università e enti pubblici di ricerca. Quali requisiti devono rispettare i professionisti? Devono possedere una laurea idonea, avere esperienza documentata in almeno 15 progetti di ricerca e sviluppo negli ultimi tre anni e non avere condanne definitive per specifici reati. Quali sono i requisiti per imprese ed enti di ricerca? Devono avere responsabili tecnici qualificati, sede legale o unità operativa in Italia, essere iscritti al registro delle imprese e non essere soggetti a procedure concorsuali o sanzioni interdittive. Come avviene la procedura di iscrizione? La domanda si presenta online sulla piattaforma del MIMIT con autenticazione tramite SPID o CIE, firma digitale, pagamento dell’imposta di bollo e della tassa di concessione governativa. Quali sono i tempi di valutazione e pubblicazione dell’albo? Il MIMIT verifica i requisiti entro 60 giorni dalla chiusura della finestra di iscrizione e pubblica l’albo aggiornato entro 15 giorni dalla conclusione della valutazione. Quali obblighi hanno gli iscritti all’albo? Devono comunicare eventuali variazioni dei requisiti entro 15 giorni, confermare annualmente la volontà di rimanere iscritti e dimostrare la continuità dell’attività con almeno 15 progetti triennali. Qual è il ruolo dei certificatori? Devono attestare la conformità degli investimenti alle categorie agevolabili, verificare la congruità delle spese dichiarate e garantire la validità della documentazione per ridurre il rischio di contestazioni. |