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Comitato Permanente Sport: Le Prime Linee Guida per gli Statuti

10 Aprile, 2025

Il Comitato permanente istituito presso il Dipartimento per lo Sport ha emesso le prime indicazioni concrete sugli statuti di associazioni e società sportive dilettantistiche. Dopo un mese di attività, l’organo ha individuato le criticità più frequenti riscontrate negli statuti allegati alle nuove domande di iscrizione al Registro delle Attività Sportive (RAS) presentate dal 24 febbraio 2025. Con un comunicato del 4 aprile 2025, il Dipartimento ha condiviso queste osservazioni con Federazioni, Discipline Associate ed Enti di Promozione, sia in ambito olimpico che paralimpico.

I nodi critici degli statuti

Gli statuti rappresentano il documento fondante di ogni realtà sportiva dilettantistica. La loro corretta formulazione determina non solo l’accettazione della domanda di iscrizione al RAS, ma anche la possibilità di godere dei benefici fiscali collegati. Le verifiche del Comitato hanno evidenziato problematiche ricorrenti che compromettono l’approvazione degli statuti e, di conseguenza, l’iscrizione al Registro.

Quando uno statuto viene respinto, il sodalizio sportivo deve modificarlo per adeguarlo ai principi fondamentali stabiliti dal CONI e dal CIP. Questo processo comporta tempi aggiuntivi e possibili complicazioni burocratiche che possono ritardare l’operatività dell’associazione o società.

Il principio di democraticità negli statuti

Uno degli aspetti più delicati emersi dalle verifiche riguarda il principio di democraticità. Il Comitato ha ribadito, in linea con l’orientamento della Corte di Cassazione, l’obbligo di garantire il diritto di voto e di partecipazione in assemblea anche ai soci minorenni. Questo diritto deve essere esercitato tramite i genitori o chi detiene la responsabilità genitoriale.

Molti statuti sono stati respinti proprio per la mancanza di questa previsione. Per esempio, uno statuto che limita il diritto di voto ai soli maggiorenni risulta non conforme e necessita di modifica prima dell’approvazione.

L’osservanza dei principi CONI e CIP

Un altro punto critico evidenziato dal Comitato riguarda l’esplicita menzione del rispetto delle norme e dei principi del CONI o del CIP. Lo statuto deve chiaramente dichiarare l’adesione a questi principi in base alle discipline praticate dall’ente sportivo.

Nel caso di realtà che operano sia in ambito olimpico che paralimpico, lo statuto deve prevedere il rispetto congiunto di entrambi gli ordinamenti. Ad esempio, un’associazione che organizza attività sia per atleti normodotati che per atleti con disabilità deve richiamare espressamente sia i principi del CONI che quelli del CIP.

Risorse per la redazione degli statuti

A seguito delle osservazioni del Comitato, il Dipartimento per lo Sport ha aggiornato le FAQ nella sezione dedicata del Registro Nazionale. Queste risposte alle domande frequenti rappresentano uno strumento prezioso per chi si appresta a redigere o modificare lo statuto di un’associazione o società sportiva dilettantistica.

La consultazione preventiva di queste linee guida può evitare il rigetto della domanda di iscrizione e accelerare l’iter di approvazione. Gli amministratori e i consulenti delle realtà sportive dilettantistiche dovrebbero familiarizzare con questi documenti prima di procedere alla stesura dello statuto.

Il ruolo del Comitato permanente

Il Comitato permanente svolge una funzione essenziale nel garantire che le realtà sportive dilettantistiche operino nel rispetto dei principi fondamentali dell’ordinamento sportivo. La sua istituzione, relativamente recente, ha lo scopo di uniformare l’applicazione dei criteri di valutazione degli statuti.

Le verifiche, che riguardano gli statuti allegati alle nuove domande di iscrizione al RAS presentate a partire dal 24 febbraio 2025, mirano a garantire la trasparenza e la correttezza dell’operato delle associazioni e società sportive dilettantistiche.

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