Sono il presidente di una società sportiva dilettantistica (SSD) e mi trovo di fronte a un caso particolare riguardante uno dei nostri consiglieri. Questo socio, oltre ad essere membro del Consiglio di Amministrazione, svolge anche l’attività di istruttore sportivo per la nostra società, fatturando le sue prestazioni con partita IVA. Mi chiedo se sia legittimo che questa persona percepisca sia i compensi in qualità di consigliere, sia gli importi fatturati come istruttore sportivo autonomo. Vorrei capire se ci sono incompatibilità o conflitti di interesse in questa situazione e come gestirla correttamente dal punto di vista fiscale e amministrativo. |
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La situazione descritta non presenta incompatibilità di principio tra le due attività svolte dal socio consigliere. Si tratta infatti di due mansioni distinte e separate, ciascuna con il proprio specifico trattamento fiscale. Per quanto riguarda il ruolo di consigliere, le funzioni assunte con la carica dirigenziale andranno inquadrate secondo i regimi ordinari (indennità di carica, gettone di presenza, compenso amministratore soggetto alla contribuzione separata INPS e simili).
Relativamente all’attività di istruttore sportivo autonomo con partita IVA, trovano invece applicazione le specifiche agevolazioni fiscali e previdenziali riconosciute dal d.lgs. 36/2021 per i compensi ai professionisti sportivi. È importante sottolineare che, per regolarità e per evitare possibili contestazioni di conflitto di interessi, è opportuno che l’incarico come istruttore sia oggetto di una delibera del Consiglio di Amministrazione, nella quale ovviamente l’interessato dovrà astenersi. Inoltre, bisogna prestare attenzione al rispetto dei limiti per non incorrere nel divieto di distribuzione di utili.
È consigliabile che l’incarico come istruttore sia formalizzato con un contratto che specifichi chiaramente mansioni, compensi e durata. Dal punto di vista fiscale, i compensi percepiti come consigliere e quelli fatturati come istruttore sportivo seguiranno i rispettivi regimi, senza particolari problematiche di cumulo. L’importante è mantenere una chiara separazione contabile tra le due attività.