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Compatibilità tra ruolo di presidente ASD e altri incarichi retribuiti: chiarimenti e cautele

21 Gennaio, 2025

Sono il presidente di un’associazione sportiva dilettantistica (ASD) e mi trovo di fronte a un dilemma. Da un lato, vorrei mettere a frutto le mie competenze tecniche svolgendo anche il ruolo di istruttore all’interno della nostra associazione con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa sportiva. Dall’altro, sto valutando la possibilità di assumere un incarico retribuito per occuparmi degli aspetti amministrativi e gestionali dell’ASD. Mi chiedo se queste situazioni siano compatibili con la mia carica di presidente e quali aspetti devo considerare per evitare conflitti di interesse o violazioni normative.

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In base alla nota ministeriale n. 2830 del 4 dicembre 2023 e alla successiva comunicazione del Presidente del CONI del febbraio 2024, non sussiste incompatibilità tra la carica di presidente di un’ASD svolta a titolo gratuito e la titolarità di un contratto di lavoro sportivo o non sportivo all’interno della stessa associazione. Questo significa che, in linea di principio, Lei potrebbe ricoprire sia il ruolo di presidente che quello di istruttore con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa sportiva.

Per quanto riguarda la possibilità di ricevere un compenso per il ruolo svolto nella governance dell’associazione, anche questa opzione è ammissibile, purché vengano rispettate alcune condizioni fondamentali. Il compenso deve essere deliberato dall’organo statutariamente competente, con la Sua astensione in quanto soggetto interessato. Inoltre, è essenziale che questo compenso sia chiaramente distinto da quello eventualmente percepito per l’attività di istruttore o allenatore.

Tuttavia, è fondamentale sottolineare che ogni situazione richiede un’attenta valutazione caso per caso. Il fatto di ricoprire un ruolo dirigenziale e al contempo ricevere compensi per attività sportive, non sportive o amministrative (quando la carica non è esercitata gratuitamente) potrebbe configurare un potenziale conflitto di interessi o violare il divieto di distribuzione degli utili, anche in maniera indiretta. Riguardo all’incarico amministrativo-gestionale retribuito, questa situazione richiede un’analisi particolarmente accurata.

È necessario verificare se il rapporto possa essere genuinamente ricondotto a una collaborazione coordinata e continuativa amministrativa gestionale, con mansioni specifiche come la raccolta delle iscrizioni o la tenuta della prima nota. In caso contrario, potrebbe essere necessario inquadrare diversamente la posizione, ad esempio come un incarico di amministratore “ordinario” per lo svolgimento a titolo oneroso di mansioni inerenti all’esercizio della carica.

In conclusione, sebbene esistano possibilità di combinare diversi ruoli all’interno dell’ASD, è fondamentale procedere con estrema cautela. Le consiglio vivamente di:

  1. Documentare attentamente ogni decisione e delibera relativa ai compensi e agli incarichi.
  2. Assicurarsi che vi sia una chiara separazione tra le diverse attività e i relativi compensi.
  3. Valutare periodicamente la situazione per garantire che non si creino conflitti di interesse o violazioni normative.
  4. Considerare la possibilità di consultare un esperto in materia di diritto sportivo e fiscale per un’analisi dettagliata della sua situazione specifica.

Ricordi che la trasparenza e il rispetto delle norme sono fondamentali per garantire una gestione corretta e sostenibile dell’associazione sportiva dilettantistica.

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