Il 26 gennaio 2024 segna un momento importante per il sistema fiscale italiano; il Governo ha dato l’approvazione finale al Decreto Legislativo che introduce il concordato preventivo biennale. Questo provvedimento rappresenta un passo significativo nell’ambito della riforma fiscale, attuando quanto disposto dall’articolo 17 della Legge delega n. 111/2023. Vediamo in dettaglio le novità di questo importante aggiornamento legislativo.
Accertamento e Riscossione: Le Linee Guida del Concordato
Modifiche ai Requisiti di Accesso
La versione definitiva del decreto apporta modifiche sostanziali ai requisiti di accesso e alla procedura relativa. In particolare, non è più necessaria un’affidabilità fiscale di livello 8 per i soggetti ISA, ma è sufficiente l’assenza di debiti tributari relativi al periodo d’imposta precedente. Questa semplificazione permette a un numero maggiore di contribuenti di accedere al concordato preventivo biennale senza condizioni aggiuntive.
Intensificazione dei Controlli
Come controparte alla semplificazione dell’accesso, il decreto introduce un’intensificazione dei controlli nei confronti di coloro che non aderiscono al concordato o ne decadono. Questo approccio mira a incentivare l’adesione al concordato, mentre cerca di combattere l’evasione fiscale attraverso azioni mirate.
Il Concordato 2024: Istruzioni per i Contribuenti
Disponibilità dei Programmi Informatici
L’Agenzia delle Entrate renderà disponibili i programmi informatici necessari entro il 15 giugno 2024, permettendo così ai contribuenti di prepararsi in tempo per la presentazione delle dichiarazioni.
Termini di Presentazione
I contribuenti avranno la possibilità di aderire alla proposta di concordato fino al termine di presentazione della dichiarazione dei redditi, che per il 2024 è stato fissato al 15 ottobre. Per i soggetti IRES, il termine sarà invece il quindicesimo giorno del decimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta.
Modelli REDDITI 2025: Ritorno ai Vecchi Termini
Per l’anno fiscale 2025, i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi torneranno al 30 settembre per i soggetti IRPEF e all’ultimo giorno del nono mese successivo per i soggetti IRES, a partire dal 15 aprile.
Importanza del Concordato Biennale per le Partite IVA
Questo provvedimento si rivela di fondamentale importanza per le partite IVA, introducendo una novità significativa nel panorama fiscale italiano: il concordato preventivo biennale. Questo strumento rappresenta un’opportunità per i contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale con maggiore prevedibilità e meno oneri.
Il Decreto Legislativo: Struttura e Contenuti
Razionalizzazione e Contraddittorio Preventivo
Il decreto legislativo punta a consolidare il principio del legittimo affidamento del contribuente attraverso il contraddittorio preventivo generalizzato, introducendo misure che incentivano l’adempimento spontaneo e garantiscono la certezza del diritto tributario.
Articolo 1: Intervento di Coordinamento
L’articolo 1 apporta modifiche al D.Lgs. n. 218/1997, introducendo l’obbligo generalizzato di contraddittorio preventivo. Inoltre, vengono previsti:
- Una disposizione generale che richiede l’inclusione dell’invito alla definizione del “procedimento con adesione” nelle informazioni fornite al contribuente.
- Una configurazione più chiara dell’accertamento con adesione, sia d’ufficio che su istanza del contribuente.
- L’introduzione della possibilità per il contribuente di aderire alle risultanze dei PVC entro 30 giorni, con una riduzione delle sanzioni# Approvazione Definitiva del Concordato Preventivo Biennale
Il sistema fiscale italiano si rinnova con l’approvazione definitiva del Concordato Preventivo Biennale, un nuovo strumento normativo che incide profondamente sulla gestione delle pratiche fiscali dei contribuenti italiani. Vediamo nel dettaglio cosa cambia con l’entrata in vigore di questa nuova normativa.
Cambiamenti e Implicazioni del Concordato
Modifiche ai Requisiti di Accesso
Con la versione definitiva del Concordato Preventivo Biennale, si assiste a un allentamento dei requisiti di accesso per i contribuenti. Non è più necessaria una specifica affidabilità fiscale per l’accesso al concordato per i soggetti ISA, ma viene richiesta solamente l’assenza di debiti tributari per il periodo di imposta precedente.
Rafforzamento dei Controlli
A fronte della semplificazione per l’accesso, si prevede un rafforzamento dell’attività di controllo. Questo si traduce in un’attenzione maggiore verso i contribuenti che decidono di non aderire al concordato o che ne perdono i requisiti.
Il Calendario del Concordato per il 2024
Software e Strumenti per i Contribuenti
L’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione i strumenti informatici necessari entro il 15 giugno 2024, consentendo ai contribuenti di organizzarsi per la presentazione delle dichiarazioni nei tempi stabiliti.
Termini per la Dichiarazione dei Redditi
I termini per aderire alla proposta di concordato coincidono con quelli per la presentazione della dichiarazione dei redditi: il 15 ottobre 2024 per la maggior parte dei contribuenti, con una scadenza specifica per i soggetti IRES.
Prospettive per i Modelli REDDITI 2025
Per l’anno fiscale 2025 si prevede un ritorno ai termini tradizionali: 30 settembre per i soggetti IRPEF e l’ultimo giorno del nono mese successivo per i soggetti IRES.
Significato e Impatto per le Partite IVA
Il concordato biennale si rivela un’innovazione di rilievo per tutti i possessori di partita IVA, introducendo una maggiore stabilità e prevedibilità nella gestione delle imposte.
Obiettivi e Struttura del Nuovo Decreto
Potenziamento del Contraddittorio Preventivo
Il decreto legislativo ha l’obiettivo di rafforzare il legittimo affidamento del contribuente, promuovendo un’adesione volontaria e consapevole e conferendo maggiore certezza al diritto tributario.
Articolo 1: Misure di Coordinamento
L’articolo 1 del decreto modifica il D.Lgs. n. 218/1997, introducendo una serie di novità nel procedimento tributario, incluso l’obbligo del contraddittorio preventivo e la possibilità per i contribuenti di aderire alle risultanze dei PVC.
Conclusioni
In sintesi, il Concordato Preventivo Biennale rappresenta una svolta importante per la fiscalità italiana, con un impatto significativo sulla vita dei contribuenti e sull’operato dell’Agenzia delle Entrate. La semplificazione dei requisiti di accesso e l’introduzione di misure che incentivano l’adempimento volontario mirano a creare un sistema fiscale più equo e trasparente, dove il controllo diviene strumento di prevenzione e non solo di sanzione.
Domande e Risposte
Quali sono le novità del Concordato Preventivo Biennale?
- semplificazione dei requisiti di accesso;
- intensificazione dei controlli;
- disponibilità dei programmi informatici entro il 15 giugno 2024;
- termini di presentazione fino al 15 ottobre 2024;
- ritorno ai vecchi termini per i Modelli REDDITI 2025.
Quali sono i requisiti di accesso al Concordato Preventivo Biennale?
- assenza di debiti tributari relativi al periodo d’imposta precedente per i soggetti ISA.
Quali sono i termini di presentazione per il Concordato Preventivo Biennale?
- fino al 15 ottobre 2024 per la maggior parte dei contribuenti;
- quindicesimo giorno del decimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta per i soggetti IRES.
Quali sono le implicazioni del Concordato Preventivo Biennale per le partite IVA?
- maggiore stabilità e prevedibilità nella gestione delle imposte.
Quali sono gli obiettivi del nuovo Decreto Legislativo?
- rafforzamento del legittimo affidamento del contribuente;
- promozione di un’adesione volontaria e consapevole;
- conferimento di maggiore certezza al diritto tributario.