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Concordato Preventivo Biennale: Svelati I Segreti della Metodologia di Calcolo

14 Giugno, 2024

Il Concordato Preventivo Biennale rappresenta una svolta significativa nel panorama fiscale italiano, consentendo ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con l’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, molti si interrogano su come verrà effettivamente calcolata la proposta di concordato da parte del Fisco. In questo articolo approfondito, esploreremo nei minimi dettagli la metodologia di calcolo approvata dal Garante per la Privacy, fornendo una guida completa e accessibile a chiunque desideri comprendere appieno questo importante processo.

I Dati Utilizzati per il Calcolo

L’Agenzia delle Entrate avrà accesso a una vasta gamma di dati personali delle partite IVA presenti nelle banche dati fiscali. Questi dati riguarderanno l’identità anagrafica e la capacità economica del contribuente, e includeranno:

  • Gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA): Questi indici, calcolati sulla base di specifici studi di settore, forniscono un’indicazione dell’affidabilità fiscale dei contribuenti, valutando la coerenza tra i dati dichiarati e quelli desunti dalle informazioni presenti nelle banche dati dell’Agenzia delle Entrate.
  • Le dichiarazioni fiscali presentate: Tutte le dichiarazioni dei redditi, IVA, IRAP e altre imposte presentate dal contribuente nel corso degli anni saranno prese in considerazione per il calcolo della proposta di concordato.
  • Gli archivi relativi al patrimonio mobiliare e immobiliare: Le informazioni relative ai beni mobili e immobili posseduti dal contribuente, come conti correnti, investimenti, proprietà immobiliari, saranno analizzate per determinare la capacità economica complessiva.
  • I documenti contabili: Documenti come fatture, registri contabili e altri documenti fiscalmente rilevanti saranno esaminati per verificare la coerenza delle informazioni fornite.
  • I modelli F24 relativi a versamenti e compensazioni: I versamenti e le compensazioni effettuate dal contribuente tramite i modelli F24 saranno presi in considerazione per valutare la regolarità dei pagamenti fiscali.
  • Le dichiarazioni del contribuente relative all’assenza di condanne penali e reati: Come previsto dall’articolo 10 del GDPR (Regolamento UE 2016/679), il contribuente dovrà dichiarare l’eventuale presenza di condanne penali o reati fiscali.

È importante sottolineare che non saranno oggetto di trattamento i dati sensibili previsti dall’articolo 9 del GDPR, come quelli che rivelano l’origine etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o l’appartenenza sindacale.

Garanzie per i Contribuenti: Diritti e  Privacy

Il Garante per la Privacy ha approvato lo schema di decreto del MEF, pur con alcune osservazioni volte a tutelare maggiormente i diritti dei contribuenti. Ecco alcune delle principali garanzie:

  • Utilizzo dei dati: I risultati dei trattamenti effettuati nell’ambito del concordato preventivo biennale saranno utilizzati esclusivamente a tale scopo. La mancata accettazione della proposta non produrrà alcuna conseguenza negativa automatica sulla valutazione dell’affidabilità fiscale del contribuente. Questo significa che i dati raccolti non saranno utilizzati per altri fini, come ad esempio l’applicazione di sanzioni o l’avvio di accertamenti fiscali.
  • Qualità dei dati: L’Agenzia delle Entrate dovrà adottare misure per escludere dati inesatti o non aggiornati, controllando periodicamente la qualità degli stessi per garantirne correttezza, accuratezza, completezza e coerenza. Ciò significa che saranno implementati controlli e verifiche per assicurare che i dati su cui si basa il calcolo della proposta di concordato siano affidabili e aggiornati.
  • Dati di minori: Non saranno trattati dati di soggetti di minore età, ad eccezione dei “minori emancipati” per i quali saranno utilizzati esclusivamente i dati relativi all’attività d’impresa. Questa misura è volta a tutelare i diritti dei minori e a garantire che solo le informazioni strettamente necessarie per il calcolo della proposta siano prese in considerazione.
  • Trasparenza: Il Garante ha richiesto la pubblicazione di una valutazione di impatto sul sito dell’Agenzia delle Entrate, elencando le banche dati utilizzate per l’elaborazione della metodologia, al fine di incrementare la fiducia dei contribuenti. Questa misura di trasparenza consentirà ai contribuenti di conoscere esattamente quali fonti di dati saranno utilizzate per il calcolo della proposta, aumentando la fiducia nel processo.
  • Conservazione dei dati: I dati personali saranno conservati dall’Agenzia delle Entrate fino al termine di decadenza della potestà impositiva e, in caso di contenziosi, fino alla definizione degli stessi. Successivamente, i dati dovranno essere cancellati, come richiesto dal Garante per la Privacy. Questa misura garantisce che i dati personali non saranno conservati indefinitamente, ma solo per il periodo strettamente necessario.

Il Ruolo dell’Intelligenza Artificiale

Un aspetto particolarmente interessante della metodologia di calcolo per il Concordato Preventivo Biennale riguarda l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (IA). Sebbene il provvedimento del Garante per la Privacy non entri nei dettagli tecnici, è stato confermato che algoritmi di Machine Learning e tecniche di Analisi Predittiva saranno impiegate per elaborare i dati a disposizione dell’Agenzia delle Entrate.

L’impiego dell’IA consentirà di individuare pattern e correlazioni all’interno dei enormi volumi di dati fiscali, al fine di formulare proposte di concordato più accurate ed eque. Tuttavia, il Garante ha sottolineato l’importanza di garantire la trasparenza e la comprensibilità di tali algoritmi, al fine di evitare discriminazioni o decisioni ingiustificate.

A tale scopo, l’Agenzia delle Entrate dovrà:

  • Documentare il funzionamento degli algoritmi: Una dettagliata documentazione tecnica dovrà essere prodotta per spiegare il funzionamento degli algoritmi di IA utilizzati, inclusi i dati di addestramento, i modelli adottati e le logiche decisionali applicate.
  • Garantire l’interpretabilità dei risultati: I risultati prodotti dagli algoritmi di IA dovranno essere interpretabili e comprensibili per gli operatori umani, al fine di consentire una valutazione critica delle proposte di concordato generate.
  • Implementare controlli e revisioni umane: Sebbene l’IA possa svolgere gran parte del lavoro di analisi e calcolo, sarà necessario prevedere controlli e revisioni da parte di personale qualificato dell’Agenzia delle Entrate, al fine di validare le proposte di concordato e garantire la correttezza dei risultati.
  • Formare adeguatamente il personale: Il personale dell’Agenzia delle Entrate coinvolto nel processo di concordato preventivo biennale dovrà essere adeguatamente formato sull’utilizzo dell’IA e sulle implicazioni etiche e legali correlate.

Questa combinazione di tecnologia avanzata e supervisione umana mira a garantire un processo di calcolo delle proposte di concordato equo, trasparente e conforme alle normative sulla privacy e sui diritti dei contribuenti.

Esempio Pratico

Mario gestisce un’attività commerciale nel settore dell’abbigliamento. Nell’elaborare la proposta di concordato, l’Agenzia delle Entrate analizzerà:

  • Gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA) relativi al settore di Mario, valutando la coerenza dei dati dichiarati rispetto ai ricavi stimati.
  • Le dichiarazioni dei redditi e IVA presentate negli ultimi anni, per verificare la correttezza dei dati fiscali dichiarati.
  • Gli archivi relativi al patrimonio mobiliare e immobiliare di Mario, come conti correnti, proprietà immobiliari, per stimare la sua capacità economica complessiva.
  • I documenti contabili, come fatture, registri, per verificare la coerenza delle informazioni fornite.
  • I modelli F24 relativi ai versamenti effettuati, per valutare la regolarità dei pagamenti fiscali.

Sulla base di questi dati, gli algoritmi di IA elaboreranno una proposta di concordato che tenga conto della situazione economica complessiva di Mario, suggerendo importi e modalità di pagamento che ritengono sostenibili per lui.

Conclusione

Il provvedimento del Garante per la Privacy rappresenta un passo cruciale verso la definizione delle regole operative specifiche per il calcolo delle proposte di concordato preventivo biennale. Nonostante alcune osservazioni volte a garantire una maggiore tutela dei contribuenti, l’approvazione dello schema di decreto attuativo del MEF consente di procedere verso l’avvio delle prime procedure di calcolo previste per il 15 giugno 2024.

La metodologia di calcolo si baserà su una vasta gamma di dati fiscali e personali, inclusi gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale, le dichiarazioni dei redditi, gli archivi patrimoniali, i documenti contabili e i modelli F24. Tuttavia, saranno implementate rigorose garanzie per tutelare i diritti dei contribuenti, come l’utilizzo dei dati esclusivamente per il concordato preventivo biennale, controlli sulla qualità dei dati, la tutela dei minori e la trasparenza sul processo.

Un aspetto particolarmente innovativo è l’impiego dell’Intelligenza Artificiale, che consentirà di elaborare i dati in modo più accurato ed efficiente, pur garantendo la trasparenza e l’interpretabilità dei risultati attraverso controlli e revisioni umane.

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