Il 2024 porta importanti novità per i contribuenti in regime forfettario, che quest’anno potranno aderire al concordato preventivo direttamente tramite la dichiarazione dei redditi precompilata. Questa opportunità, introdotta in via sperimentale, consentirà ai forfettari di definire in anticipo il reddito imponibile per il periodo d’imposta 2024, semplificando notevolmente gli adempimenti fiscali. In questo articolo, esploreremo nel dettaglio come funziona il concordato preventivo per i forfettari, quali sono i requisiti per accedervi, i vantaggi che offre e come aderire attraverso il sito dell‘Agenzia delle Entrate dedicato alla precompilata.
Cos’è il concordato preventivo per i forfettari
Il concordato preventivo è uno strumento che permette ai contribuenti di definire preventivamente con l’Agenzia delle Entrate il reddito imponibile per un determinato periodo d’imposta. Per i forfettari, il concordato preventivo sarà disponibile in via sperimentale solo per l’anno 2024, a differenza degli altri contribuenti per i quali è previsto un accordo biennale.
Aderendo al concordato, i forfettari potranno beneficiare di una serie di vantaggi, tra cui la certezza del reddito imponibile, la semplificazione degli adempimenti e la riduzione del rischio di subire accertamenti fiscali. Inoltre, l‘adesione al concordato non produrrà effetti ai fini IVA, consentendo ai contribuenti di gestire separatamente questo aspetto.
Requisiti per accedere al concordato preventivo
Per poter accedere al concordato preventivo, i contribuenti in regime forfettario dovranno soddisfare alcuni requisiti fondamentali:
- Non avere debiti tributari o contributivi di importo pari o superiore a 5.000 euro, compresi interessi e sanzioni, definitivamente accertati.
- Non rientrare nelle cause di esclusione previste, tra cui l’inizio dell’attività nel periodo d’imposta precedente a quello cui si riferisce la proposta, la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi in almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti (in presenza dell’obbligo) e la condanna per reati tributari negli ultimi tre periodi d’imposta antecedenti al concordato.
È importante che i forfettari verifichino attentamente il possesso di questi requisiti prima di valutare l‘adesione al concordato preventivo.
Come funziona l’adesione al concordato tramite la precompilata
A partire dal 15 giugno 2024, i contribuenti in regime forfettario potranno accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate dedicato alla dichiarazione dei redditi precompilata. Qui troveranno una sezione specifica per l’adesione al concordato preventivo, che dovrà essere completata entro il 15 ottobre 2024.
Per aderire, i forfettari dovranno compilare i righi da LM60 a LM64 del quadro LM della dichiarazione dei redditi, fornendo informazioni sulla loro situazione fiscale e indicando eventuali cause di esclusione. In particolare:
- Nel rigo LM60, barrando la casella, si dichiara di non avere debiti tributari o contributivi superiori a 5.000 euro.
- Nel rigo LM61, barrando la casella, si attesta l’assenza delle cause di esclusione previste.
- Nel rigo LM62, si indica il codice corrispondente agli eventuali eventi straordinari determinati con decreto ministeriale.
- Nel rigo LM63, è riportato il reddito proposto dall’Agenzia delle Entrate ai fini del concordato per il periodo d’imposta 2024.
Barrando la casella nel rigo LM64, il contribuente accetta formalmente la proposta di concordato preventivo per il 2024.
Esempio pratico: Mario Rossi, architetto in regime forfettario, accede al sito della precompilata il 20 settembre 2024 per valutare l‘adesione al concordato preventivo. Compila i righi del quadro LM, indicando di non avere debiti tributari o contributivi superiori a 5.000 euro e di non rientrare nelle cause di esclusione. L’Agenzia delle Entrate gli propone un reddito imponibile di 30.000 euro per il 2024. Mario, ritenendo congrua la proposta, accetta il concordato barrando la casella nel rigo LM64.
Vantaggi del concordato preventivo per i forfettari
L’adesione al concordato preventivo offre numerosi vantaggi ai contribuenti in regime forfettario:
- Certezza del reddito imponibile: Accettando la proposta dell’Agenzia delle Entrate, i forfettari conoscono in anticipo il reddito su cui calcolare le imposte dovute per il 2024, evitando sorprese o variazioni.
- Semplificazione degli adempimenti: Aderendo al concordato, i forfettari possono semplificare la gestione fiscale, riducendo il rischio di errori o contestazioni.
- Riduzione del rischio di accertamenti: Per il periodo d’imposta oggetto di concordato, i forfettari non saranno soggetti ai normali controlli e accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, a meno che non emergano gravi irregolarità.
- Nessun effetto ai fini IVA: L’adesione al concordato non influisce sul regime IVA applicato dai forfettari, che continueranno a gestire separatamente questo aspetto.
Esempio pratico: Lucia Bianchi, commercialista in regime forfettario, aderisce al concordato preventivo per il 2024, accettando la proposta di un reddito imponibile di 40.000 euro. Grazie a questa scelta, Lucia può pianificare con precisione il pagamento delle imposte, semplificare gli adempimenti fiscali e ridurre il rischio di subire accertamenti, concentrandosi così sulla crescita della propria attività professionale.
Considerazioni finali
Il concordato preventivo per i forfettari, accessibile tramite la dichiarazione precompilata 2024, rappresenta un’interessante opportunità per semplificare la gestione fiscale e ottenere maggiore certezza sul reddito imponibile. Tuttavia, prima di aderire, è fondamentale valutare attentamente la proposta dell’Agenzia delle Entrate, confrontandola con le proprie previsioni di reddito per il 2024.
Inoltre, è importante sottolineare che l’adesione al concordato non esime i forfettari dagli ordinari obblighi fiscali previsti dal regime, come la tenuta delle scritture contabili semplificate e la presentazione della dichiarazione dei redditi. Sarà quindi necessario continuare a monitorare attentamente la propria situazione fiscale, pur beneficiando dei vantaggi offerti dal concordato preventivo.
Conclusione
Il concordato preventivo per i forfettari, accessibile tramite la dichiarazione precompilata 2024, rappresenta un passo importante verso la semplificazione fiscale e la collaborazione tra contribuenti e Agenzia delle Entrate. Valutando attentamente i requisiti, i vantaggi e la proposta di reddito imponibile, i forfettari potranno decidere se aderire al concordato entro il 15 ottobre 2024, ottenendo così maggiore certezza e tranquillità nella gestione degli adempimenti fiscali. Un’opportunità da cogliere per concentrarsi sulla crescita della propria attività professionale o imprenditoriale.
Domande e Risposte
D: Posso aderire al concordato preventivo se ho debiti tributari superiori a 5.000 euro?
R: No, la presenza di debiti tributari o contributivi di importo pari o superiore a 5.000 euro, compresi interessi e sanzioni, rappresenta un requisito ostativo per l’accesso al concordato preventivo da parte dei forfettari.
D: L’adesione al concordato preventivo mi esenta dalla presentazione della dichiarazione dei redditi?
R: No, l’adesione al concordato non sostituisce l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi. I forfettari dovranno comunque presentare il modello Redditi PF, compilando il quadro LM con i dati relativi al concordato.
D: Cosa succede se non ritengo congrua la proposta di reddito imponibile elaborata dall’Agenzia delle Entrate?
R: Se non si ritiene congrua la proposta di reddito imponibile, è possibile non aderire al concordato preventivo. In questo caso, il reddito imponibile sarà determinato secondo le ordinarie modalità previste dal regime forfettario, sulla base dei dati effettivi dell’attività svolta.
D: L’adesione al concordato preventivo mi vincola anche per gli anni successivi al 2024?
R: No, per i forfettari l’adesione al concordato preventivo è limitata al solo periodo d’imposta 2024, in via sperimentale. Per gli anni successivi, sarà necessario valutare nuovamente l’opportunità di aderire, qualora l’opzione venisse riproposta dall’Agenzia delle Entrate.
D: Quali sono le cause di esclusione dal concordato preventivo per i forfettari?
R: Le principali cause di esclusione dal concordato preventivo per i forfettari sono: l’inizio dell’attività nel periodo d’imposta precedente a quello cui si riferisce la proposta, la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi in almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti (in presenza dell’obbligo) e la condanna per reati tributari negli ultimi tre periodi d’imposta antecedenti al concordato.