Il panorama degli incentivi per l’efficienza energetica si arricchisce di un nuovo strumento: il Conto Termico 3.0. Con una dotazione annuale di 900 milioni di euro, questo nuovo meccanismo si propone di rivoluzionare il sostegno agli interventi di riqualificazione energetica e alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Una particolare attenzione viene riservata al settore pubblico, con incentivi che possono raggiungere il 100% delle spese sostenute in specifici casi.
Oltre 900 milioni di euro l’anno per sostenere interventi di efficientamento energetico e produzione di energia termica da fonti rinnovabili, con coperture che in alcuni casi possono arrivare fino al 100% delle spese. È questa la promessa del nuovo Conto Termico 3.0, un aggiornamento normativo che punta a rivoluzionare il sistema degli incentivi in materia energetica, rendendolo più accessibile, trasparente e vantaggioso.
Un nuovo strumento per incentivare la transizione energetica
Il Conto Termico 3.0 rappresenta l’evoluzione di un sistema di incentivi già in vigore dal 2016 (D.M. 16 febbraio 2016), ma con importanti miglioramenti in termini di risorse finanziarie, criteri di accesso e interventi agevolabili. Questo aggiornamento normativo è attualmente in fase di valutazione da parte delle Regioni e attende il passaggio in Conferenza Unificata Stato-Regioni. Una volta completato l’iter e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il decreto diventerà operativo entro 90 giorni, con ulteriori 60 giorni per l’adozione delle regole attuative da parte del Ministero dell’Ambiente, su proposta del GSE.
Ma perché si parla di una rivoluzione? Non solo per l’aumento della dotazione finanziaria, che raggiunge i 900 milioni di euro annui, ma anche per l’attenzione dedicata a misure pratiche e flessibili che semplificano l’accesso agli incentivi, incentivano la collaborazione pubblico-privato e ampliano il raggio degli interventi ammessi.
Risorse e destinatari: chi può beneficiare degli incentivi
Con una dotazione finanziaria complessiva di 900 milioni di euro all’anno, il Conto Termico 3.0 prevede una ripartizione chiara delle risorse: 400 milioni destinati alle amministrazioni pubbliche e 500 milioni riservati ai soggetti privati. Inoltre, 20 milioni di euro aggiuntivi sono stati stanziati per coprire i costi delle diagnosi energetiche preliminari, uno strumento fondamentale per pianificare interventi mirati ed efficaci.
Gli incentivi sono accessibili a chiunque sia titolare di un diritto reale o personale d’uso sull’edificio interessato dagli interventi. Per esempio, un proprietario di casa, un conduttore con contratto di locazione o un ente pubblico possono richiedere il contributo, purché l’immobile sia dotato di un impianto di climatizzazione invernale esistente al momento dell’entrata in vigore del decreto.
Tra i beneficiari privati rientrano anche le Energy Service Company (ESCO), aziende specializzate in servizi energetici. Queste ultime potranno giocare un ruolo centrale nel mercato del Conto Termico 3.0, offrendo supporto tecnico e finanziario ai clienti.
Come accedere agli incentivi: il ruolo del Portaltermico
Il processo di richiesta degli incentivi è stato snellito grazie al Portaltermico, una piattaforma online che consente di inviare la domanda in modo rapido e diretto. Le amministrazioni pubbliche, inoltre, possono presentare una prenotazione preventiva, anche prima dell’inizio dei lavori, a condizione che vengano rispettati i termini previsti dalla normativa.
Ad esempio, un comune interessato a riqualificare un edificio scolastico può prenotare il contributo e avviare i lavori solo successivamente, garantendosi così un accesso prioritario alle risorse.
Per garantire un controllo rigoroso delle spese, il GSE accetterà domande fino al sessantesimo giorno successivo al raggiungimento del limite di spesa annuale previsto. Questo meccanismo mira a evitare sovraccarichi e a distribuire le risorse in modo equo.
Interventi incentivabili: efficienza energetica e fonti rinnovabili
Il Conto Termico 3.0 copre un’ampia gamma di interventi, sia nel campo dell’efficienza energetica che nella produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Per quanto riguarda l’efficienza energetica, sono incentivati interventi come:
- L’isolamento termico degli edifici,
- La sostituzione di infissi,
- L’installazione di sistemi di building automation,
- La realizzazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici,
- Impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo.
Sul fronte delle fonti rinnovabili, invece, gli incentivi coprono interventi come la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale obsoleti o l’installazione di impianti solari termici.
Quanto si può ottenere: le percentuali di contributo
L’ammontare dell’incentivo varia in base alla tipologia di intervento e alle caratteristiche dell’edificio. In generale, la copertura arriva fino al 65% delle spese sostenute. Tuttavia, in casi specifici, il contributo può raggiungere il 100%.
Ad esempio:
- Fino al 100% per interventi su immobili scolastici pubblici o strutture sanitarie pubbliche, incluse quelle residenziali e assistenziali,
- Fino al 100% per interventi realizzati in comuni con meno di 15.000 abitanti, un incentivo pensato per sostenere i territori più piccoli e svantaggiati.
Questo rende il Conto Termico 3.0 uno strumento particolarmente vantaggioso per le amministrazioni pubbliche, ma anche per i privati che vogliono migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni.
In sintesi
IN SINTESI Qual è la novità introdotta dal Conto Termico 3.0? Il Conto Termico 3.0 è un nuovo meccanismo di incentivi destinato a sostenere la riqualificazione energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili, con una dotazione di 900 milioni di euro annui. Rispetto alle versioni precedenti, introduce maggiore accessibilità, trasparenza e flessibilità nel processo di richiesta e distribuzione dei fondi. Chi può beneficiare degli incentivi? Gli incentivi sono destinati sia alle amministrazioni pubbliche che ai soggetti privati. In particolare, 400 milioni di euro sono riservati agli enti pubblici, mentre 500 milioni sono destinati ai privati, inclusi proprietari di immobili, conduttori con contratto di locazione ed Energy Service Company (ESCO). Inoltre, 20 milioni di euro aggiuntivi sono stanziati per coprire le diagnosi energetiche preliminari. Come si accede agli incentivi? Il processo di richiesta è stato semplificato grazie alla piattaforma online Portaltermico, che permette di inviare le domande in modo diretto. Le amministrazioni pubbliche possono prenotare il contributo prima di avviare i lavori, garantendosi un accesso prioritario alle risorse. Il GSE accetterà domande fino a 60 giorni dopo il raggiungimento del limite di spesa annuale previsto. Quali interventi sono incentivabili? Il Conto Termico 3.0 finanzia sia interventi di efficienza energetica sia la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Tra gli interventi ammissibili ci sono l’isolamento termico degli edifici, la sostituzione degli infissi, l’installazione di sistemi di building automation, le stazioni di ricarica per veicoli elettrici e impianti fotovoltaici con accumulo. Per le fonti rinnovabili, sono previsti incentivi per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale obsoleti e per l’installazione di impianti solari termici. Qual è l’entità degli incentivi? La percentuale di contributo varia in base all’intervento e alle caratteristiche dell’edificio. In generale, la copertura arriva fino al 65% delle spese sostenute, ma in alcuni casi può raggiungere il 100%. Ad esempio, gli interventi su edifici scolastici e strutture sanitarie pubbliche, così come quelli realizzati in comuni con meno di 15.000 abitanti, possono ottenere la copertura totale delle spese. |