Con il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 6 agosto 2024, viene introdotto un contributo specifico per le spese sostenute nei primi dieci mesi del 2024 nell’ambito del Superbonus. Questa misura mira a bilanciare la riduzione della percentuale di detrazione per gli interventi condominiali, scesa al 70%.
Il contesto e le motivazioni del nuovo contributo
Il Superbonus, sin dalla sua introduzione, ha rappresentato una leva fondamentale per la riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare italiano. Tuttavia, le numerose modifiche normative degli ultimi anni hanno creato un quadro in continua evoluzione, talvolta disorientando contribuenti e professionisti del settore. L’introduzione di questo nuovo contributo si inserisce in tale contesto, cercando di offrire un ulteriore supporto a coloro che, nonostante la riduzione delle percentuali di detrazione, continuano a investire nel miglioramento energetico dei propri immobili.
Beneficiari e requisiti di accesso
Il contributo è destinato a una platea specifica di beneficiari. Possono accedervi le persone fisiche che agiscono al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, arti o professioni. Sono inclusi i proprietari di unità immobiliari in condomini o edifici composti da due a quattro unità, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà. Un requisito fondamentale è il reddito di riferimento per il 2023, che non deve superare i 15.000 euro.
È importante sottolineare che il contributo si applica esclusivamente agli interventi di natura condominiale o assimilata, per i quali è prevista la detrazione del 70%. Inoltre, per poter beneficiare di questa agevolazione, è necessario aver raggiunto uno stato di avanzamento lavori non inferiore al 60% entro il 31 dicembre 2023, debitamente asseverato secondo le normative vigenti.
Calcolo e limiti del contributo
Il meccanismo di calcolo del contributo è articolato e prevede alcune limitazioni. Il contribuente può scegliere una percentuale fino al 30% delle spese sostenute, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Questo significa che, potenzialmente, il contributo massimo per ciascuna unità immobiliare potrebbe raggiungere i 28.800 euro.
Tuttavia, è fondamentale considerare che in caso di più soggetti che partecipano alla stessa spesa, il limite massimo viene proporzionalmente ridotto. Inoltre, il contributo è riconosciuto per una sola unità immobiliare per richiedente. Le spese devono essere state sostenute tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024, e il pagamento deve essere effettuato mediante bonifico “parlante”.
Criteri di priorità e assegnazione
Data la limitatezza delle risorse stanziate, pari a 16.441.000 euro, sono stati stabiliti precisi criteri di priorità per l’assegnazione del contributo. La priorità viene data a chi utilizza l’immobile come abitazione principale. In caso di risorse insufficienti per soddisfare tutte le richieste, si applicherà un criterio proporzionale.
Un aspetto interessante riguarda la situazione in cui il rapporto tra risorse disponibili e contributi richiesti risulti inferiore al 3%. In questo caso, si garantirà almeno il 3% a ciascun richiedente, seguendo l’ordine cronologico dei bonifici effettuati. Questa clausola mira a garantire un minimo di supporto anche in caso di forte squilibrio tra domanda e risorse disponibili.
Procedura di richiesta e tempistiche
Per accedere al contributo, i beneficiari dovranno seguire una procedura specifica. Sarà necessario inviare un’istanza telematica all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2024. I dettagli operativi di questa procedura saranno definiti da un Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, ancora da emanare.
Nell’istanza, il richiedente dovrà indicare il conto corrente su cui desidera ricevere l’erogazione del contributo. È quindi fondamentale per i potenziali beneficiari iniziare fin da subito a raccogliere la documentazione necessaria e a verificare attentamente la propria situazione reddituale e lo stato di avanzamento dei lavori.
Implicazioni e considerazioni finali
Questo nuovo contributo rappresenta un’opportunità significativa per chi ha continuato a investire nella riqualificazione energetica e sismica degli edifici, nonostante la riduzione delle percentuali di detrazione. Tuttavia, la complessità dei requisiti e la limitatezza delle risorse rendono cruciale una pianificazione attenta e tempestiva.