info@studiopizzano.it

Il Concordato preventivo biennale cambia le scadenze Fiscali 2024

27 Gennaio, 2024

Il mondo fiscale si trova di fronte a importanti cambiamenti con l’introduzione del concordato preventivo biennale (CPB), un provvedimento che ha l’obiettivo di rendere più morbido il calendario dei dichiarativi per i contribuenti. Questo documento si pone come guida per comprendere le nuove scadenze e le regole introdotte dal decreto legislativo, ancora in attesa di pubblicazione ufficiale.

Nuove scadenze per i pagamenti

Il CPB, identificato con l’atto del Governo 105, ha introdotto una serie di novità riguardanti i termini di versamento delle imposte, con particolare riferimento al modello Redditi e all’IRAP per l’anno di imposta 2023.

Chi è interessato?

Le proroghe dei termini di versamento riguardano:

  1. Soggetti con attività economiche per le quali sono stati approvati gli ISA, che dichiarano ricavi o compensi fino a €5.164.569.
  2. Contribuenti che operano in regime di vantaggio o forfettario, secondo le normative stabilite nei precedenti decreti e leggi.
  3. Partecipanti in società, associazioni o imprese, come soci di società di persone, SRL trasparenti e coadiuvanti familiari, seguendo gli articoli del TUIR.

Questi soggetti possono versare il saldo del modello Redditi e IRAP del 2024, relativo all’anno di imposta 2023, e il primo acconto per il 2024, entro il 31 luglio 2024, senza alcuna maggiorazione.

Scadenze ordinarie e differenze

Ecco come si modifica il calendario:

  • La scadenza ordinaria è fissata al 30 giugno 2024.
  • Per i contribuenti sopra menzionati, il termine si estende al 31 luglio 2024 senza penalità.
  • Tutti possono optare per un’ulteriore proroga di 30 giorni, con un aumento dello 0,4%.

Per quanto riguarda la rateizzazione, a partire dal modello Redditi 2024, tutte le rate successive alla prima devono essere versate ogni 16 del mese, sia per i titolari di partita IVA che per gli altri.

Nuovi termini per la trasmissione telematica

Il decreto CPB porta anche una revisione dei termini per la presentazione dei modelli Redditi e IRAP, che erano già stati anticipati di due mesi dal recente decreto Adempimenti.

Cambiamenti previsti

Per l’anno di imposta 2023:

  • Persone fisiche, società di persone e similari hanno tempo fino al 15 ottobre 2024.
  • Società di capitali devono presentare entro il 15 del decimo mese successivo alla chiusura del periodo di imposta.

Per l’anno di imposta 2024:

  • Le medesime categorie di contribuenti avranno termini rispettivamente fino al 30 settembre 2025 e l’ultimo giorno del nono mese successivo alla chiusura del periodo di imposta.

Inoltre, la norma transitoria favorevole alle società di capitali con periodo non coincidente all’anno solare è stata eliminata.

Considerazioni finali

Le modifiche introdotte non sono vincolate all’accettazione della proposta di concordato. I termini di versamento e di trasmissione telematica sono stati estesi per tutti i contribuenti, a prescindere dalla loro adesione al CPB.

In chiusura, è importante notare che ci saranno ulteriori dettagli e variabili che influenzeranno l’accesso al concordato preventivo biennale. Questi aspetti verranno esaminati in future pubblicazioni, per garantire una visione completa e aggiornata dei cambiamenti normativi in atto.


Domande e Risposte

Quali sono le novità del Concordato Preventivo Biennale?

  • semplificazione dei requisiti di accesso;
  • intensificazione dei controlli;
  • disponibilità dei programmi informatici entro il 15 giugno 2024;
  • termini di presentazione fino al 15 ottobre 2024;
  • ritorno ai vecchi termini per i Modelli REDDITI 2025.

Quali sono i requisiti di accesso al Concordato Preventivo Biennale?

Assenza di debiti tributari relativi al periodo d’imposta precedente per i soggetti ISA.

Quali sono i termini di presentazione per il Concordato Preventivo Biennale?

  • fino al 15 ottobre 2024 per la maggior parte dei contribuenti;
  • quindicesimo giorno del decimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta per i soggetti IRES.

Quali sono le implicazioni del Concordato Preventivo Biennale per le partite IVA?

Maggiore stabilità e prevedibilità nella gestione delle imposte.

Quali sono gli obiettivi del nuovo Decreto Legislativo?

  • rafforzamento del legittimo affidamento del contribuente;
  • promozione di un’adesione volontaria e consapevole;
  • conferimento di maggiore certezza al diritto tributario.

Articoli correlati