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Costituire un’associazione sportiva dilettantistica: requisiti, procedure e adempimenti pratici

2 Aprile, 2024

L’associazionismo sportivo dilettantistico è una realtà vitale e diffusa in Italia, con un ruolo fondamentale nella promozione della pratica sportiva e dei suoi valori a livello di base. Costituire un’associazione sportiva dilettantistica (ASD) permette di dare una veste giuridica e organizzativa a un gruppo di persone che condividono la passione per lo sport e vogliono promuoverlo nel proprio territorio. Tuttavia, il processo di costituzione richiede attenzione a diversi aspetti legali, burocratici e amministrativi, che possono talvolta scoraggiare o confondere chi vi si approccia per la prima volta. Lo scopo di questo articolo è fornire una guida dettagliata e completa a tutti i requisiti, le procedure e gli adempimenti necessari per costituire un’ASD, consentendo a chiunque di affrontare il processo in modo consapevole ed efficace.

La scelta della forma costitutiva: associazione riconosciuta o non riconosciuta

Il primo passo per costituire un’ASD è scegliere la forma giuridica più adatta alle proprie esigenze. Le ASD possono costituirsi come associazioni riconosciute o non riconosciute. Le associazioni non riconosciute sono la forma più diffusa e snella, in quanto non sono soggette a particolari obblighi di forma, fatta eccezione per quelli previsti in caso di apporto di determinati beni (ad esempio, immobili). In questo caso, è sufficiente redigere l’atto costitutivo e lo statuto in forma scritta e procedere alla loro registrazione presso l’Agenzia delle Entrate.

Tuttavia, gli associati possono scegliere di adottare la forma della scrittura privata autenticata o dell’atto pubblico, che diventano obbligatori, insieme alla scrittura privata registrata, nel caso in cui l’ASD intenda accedere a specifici benefici previsti per il Terzo settore o ottenere il riconoscimento ai fini sportivi dilettantistici. In questi casi, è necessario rivolgersi a un notaio per la redazione e l’autentica dei documenti costitutivi.

Le associazioni riconosciute, invece, acquisiscono la personalità giuridica attraverso l’iscrizione nel Registro delle persone giuridiche istituito presso le Prefetture o le Regioni. Questo conferisce all’ASD un’autonomia patrimoniale perfetta, con una netta separazione tra il patrimonio dell’associazione e quello degli associati, ma comporta anche maggiori oneri e adempimenti.

La scelta tra associazione riconosciuta e non riconosciuta dipenderà quindi dalle specifiche esigenze e caratteristiche dell’ASD, valutando vantaggi e svantaggi di ciascuna opzione.

La redazione dell’atto costitutivo e dello statuto

Una volta scelta la forma giuridica, il passaggio successivo è la redazione dell’atto costitutivo e dello statuto dell’ASD. Questi due documenti sono fondamentali, in quanto definiscono le finalità, l’organizzazione e le regole di funzionamento dell’associazione.

L’atto costitutivo è il documento che segna la nascita dell’ASD e deve contenere alcuni elementi essenziali:

  • denominazione dell’associazione, con l’indicazione della finalità sportiva dilettantistica
  • sede legale
  • scopo e oggetto sociale
  • patrimonio iniziale
  • norme sull’ordinamento interno e sull’amministrazione
  • diritti e obblighi degli associati
  • modalità di scioglimento dell’associazione

Lo statuto, invece, è il documento che disciplina in dettaglio il funzionamento dell’ASD e i rapporti tra gli associati. Deve essere allegato all’atto costitutivo e contenere:

  • requisiti per l’ammissione degli associati e modalità di adesione
  • organi dell’associazione e loro competenze (assemblea degli associati, consiglio direttivo, presidente, etc.)
  • modalità di convocazione e deliberazione degli organi sociali
  • diritti e doveri degli associati
  • modalità di tesseramento degli atleti
  • norme sul patrimonio e sulla gestione economico-finanziaria
  • procedura per le modifiche statutarie
  • modalità di scioglimento e devoluzione del patrimonio

Nella redazione di atto costitutivo e statuto è importante attenersi alle indicazioni fornite dalle FSN, DSA o EPS a cui l’ASD intende affiliarsi, in quanto ciascun organismo può prevedere specifici requisiti o clausole obbligatorie per le associazioni affiliate. In generale, comunque, i documenti costitutivi devono essere ispirati a principi di democrazia interna, pari opportunità, trasparenza amministrativa e assenza di fini di lucro.

La registrazione dell’atto costitutivo e dello statuto

Una volta redatti, l’atto costitutivo e lo statuto dell’ASD devono essere registrati presso l’Agenzia delle Entrate per acquisire data certa e validità verso i terzi. Se non ci si è rivolti a un notaio per la costituzione, l’ASD dovrà occuparsi direttamente della registrazione, seguendo una precisa procedura.

Innanzitutto, è necessario dotarsi del codice fiscale dell’associazione, da richiedere all’Agenzia delle Entrate presentando il modello AA5/6. Successivamente, l’atto costitutivo e lo statuto andranno registrati presso l’Agenzia delle Entrate, presentando:

  • il modello 69 in duplice copia, reperibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia
  • due originali dell’atto da registrare (o un originale e una fotocopia)
  • i contrassegni telematici per il pagamento dell’imposta di bollo, con importo di 16€ ogni 4 facciate scritte o 100 righe
  • copia del modello F24 attestante il versamento di 200€ per l’imposta di registro
  • copia del codice fiscale dell’ASD
  • fotocopia del documento del rappresentante legale o del delegato alla registrazione

La registrazione può essere effettuata presentando i documenti direttamente a un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, tramite una persona delegata, oppure inviandoli per raccomandata.

L’acquisizione del codice fiscale e della partita IVA

Come accennato, dopo la costituzione l’ASD deve richiedere l’attribuzione del codice fiscale, che la identificherà nei rapporti con privati, enti e pubbliche amministrazioni. Il codice fiscale si richiede presentando all’Agenzia delle Entrate il modello AA5/6, debitamente compilato e sottoscritto dal legale rappresentante dell’associazione. Il modello può essere consegnato direttamente a un ufficio dell’Agenzia o inviato per raccomandata.

Ogni variazione dei dati indicati nel modello AA5/6 deve essere comunicata entro 30 giorni all’Agenzia delle Entrate, presentando un nuovo modello. In caso di comunicazioni di estinzione, fusione, concentrazione o trasformazione dell’ASD, la presentazione del modello AA5/6 di variazione deve avvenire esclusivamente in modalità telematica.

Se l’ASD intende svolgere anche attività commerciale, deve inoltre:

  • iscriversi al Repertorio Economico Amministrativo (REA) presso la Camera di Commercio competente per territorio
  • richiedere l’attribuzione della partita IVA all’Agenzia delle Entrate, presentando il modello AA7/10 tramite la Comunicazione Unica

L’iscrizione al Registro CONI e al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche

Un passaggio fondamentale per il riconoscimento di un ‘ASD è l’iscrizione al Registro CONI, obbligatoria per tutte le associazioni affiliate a Federazioni Sportive Nazionali (FSN), Discipline Sportive Associate (DSA) ed Enti di Promozione Sportiva (EPS). L’iscrizione avviene telematicamente tramite gli organismi sportivi di affiliazione, dopo aver completato la relativa procedura, ed è contraddistinta da un numero identificativo. Va rinnovata annualmente e può essere subordinata al pagamento di una quota stabilita dal CONI. Il certificato di iscrizione attesta il riconoscimento ai fini sportivi dell’ASD.

Per accedere a benefici e contributi pubblici statali, le ASD devono inoltre iscriversi al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD) istituito presso il Dipartimento per lo Sport. La procedura di iscrizione si differenzia a seconda che l’ASD sia già riconosciuta o meno dal CONI o dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP).

Per le ASD riconosciute dal CONI o dal CIP, i requisiti principali per l’iscrizione al RASD sono:

  • indicare nella denominazione sociale la finalità sportiva dilettantistica
  • avere sede legale in uno degli Stati membri dell’Unione Europea e almeno una sede operativa in Italia
  • essere affiliate a una FSN, DSA, EPS o a un organismo paralimpico
  • esercitare effettivamente un’attività sportiva, didattica e/o formativa
  • avere atto costitutivo e statuto conformi alle norme di legge e alle disposizioni del CONI o del CIP
  • avere un numero minimo di tesserati coerente con la disciplina sportiva praticata

L’iscrizione va richiesta tramite l’organismo sportivo di affiliazione, allegando la documentazione attestante il possesso dei requisiti. Una volta verificata la conformità di statuto e dati, l’organismo sportivo provvede all’inoltro telematico della domanda al Dipartimento per lo Sport.

Per le ASD non riconosciute dal CONI o dal CIP, la domanda di iscrizione al RASD va invece presentata direttamente al Dipartimento per lo Sport, allegando una descrizione dettagliata dell’attività sportiva svolta. Il Dipartimento, tramite un’apposita Commissione, valuta la riconducibilità dell’attività alla definizione di sport e delibera sulla domanda di iscrizione entro 60 giorni.

Gli adempimenti tributari e previdenziali

La costituzione di un’ASD comporta anche una serie di adempimenti tributari e previdenziali, che variano a seconda delle caratteristiche e delle attività dell’associazione. In generale, le ASD godono di un regime fiscale agevolato, che prevede l’esenzione dall’imposta sul reddito per i proventi derivanti dall’attività sportiva dilettantistica (quote associative, contributi pubblici, sponsorizzazioni, etc.), purché tali proventi siano destinati al perseguimento degli scopi istituzionali.

Tuttavia, se l’ASD svolge anche attività commerciale (ad esempio, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di materiale sportivo, organizzazione di eventi a pagamento), è tenuta a:

  • tenere la contabilità separata per l’attività commerciale
  • presentare la dichiarazione dei redditi (modello ENC o REDDITI)
  • versare l’IRES sull’eventuale reddito d’impresa
  • versare l’IVA sulle operazioni imponibili, salvo applicazione del regime forfettario della L. 398/91
  • tenere i registri IVA e emettere fatture/scontrini fiscali

Inoltre, per gli eventuali lavoratori dipendenti o collaboratori dell’ASD (inclusi gli sportivi dilettanti), scattano gli obblighi previdenziali e assicurativi, con l’iscrizione all’INPS e all’INAIL e il versamento dei relativi contributi.

Le ASD sono poi tenute alla presentazione annuale del Modello EAS all’Agenzia delle Entrate, per comunicare i dati rilevanti ai fini fiscali (dati identificativi, attività svolte, organi amministrativi, etc.).

Data la complessità della materia, è consigliabile per le ASD affidarsi a un commercialista o a un consulente fiscale esperto del settore, per un corretto adempimento di tutti gli obblighi tributari e previdenziali.

Esempi pratici

Di seguito di forniscono alcuni esempi pratici

Esempio #1

Un gruppo di appassionati di atletica leggera decide di costituire l’ASD “Podisti Veloci” per promuovere la pratica della corsa nel proprio territorio. Per la costituzione, scelgono la forma dell’associazione non riconosciuta e redigono l’atto costitutivo e lo statuto secondo le indicazioni della FIDAL, a cui intendono affiliarsi. Dopo aver richiesto il codice fiscale all’Agenzia delle Entrate, procedono alla registrazione dei documenti costitutivi e all’affiliazione alla FIDAL. Infine, completano l’iscrizione al Registro CONI e al Registro nazionale delle ASD tramite la procedura online della FIDAL stessa.

Esempio #2

L’ASD “Tennis Club Azzurro”, già affiliata alla FIT e iscritta al Registro CONI, decide di ampliare le proprie attività aprendo un punto di ristoro per i soci all’interno del circolo. Per farlo, deve:

  • modificare lo statuto inserendo tra le attività dell’ASD anche la somministrazione di alimenti e bevande ai soci
  • iscriversi al REA presso la Camera di Commercio
  • richiedere la partita IVA all’Agenzia delle Entrate tramite la Comunicazione Unica
  • dotarsi di registratore di cassa e adempiere a tutti gli obblighi contabili efiscali previsti per l’attività commerciale (tenuta della contabilità separata, presentazione della dichiarazione dei redditi, versamento dell’IRES sull’eventuale reddito d’impresa, versamento dell’IVA sulle operazioni imponibili, emissione di scontrini fiscali)

Conclusione

In conclusione, costituire un’associazione sportiva dilettantistica richiede attenzione a molteplici aspetti legali, burocratici e amministrativi. Dalla scelta della forma costitutiva alla redazione dei documenti associativi, dalla registrazione dell’atto costitutivo all’acquisizione del codice fiscale e della partita IVA, fino all’iscrizione ai registri del CONI e del Dipartimento per lo Sport e agli adempimenti tributari e previdenziali, ogni passaggio va affrontato con cura e consapevolezza per garantire il corretto inquadramento dell’ASD e il suo accesso a benefici e opportunità.

Seguendo la procedura descritta in questo articolo e avvalendosi se necessario della consulenza di professionisti esperti del settore, anche chi si approccia per la prima volta al mondo dell’associazionismo sportivo dilettantistico potrà costituire la propria ASD in modo efficace e conforme alla normativa vigente. Un’accurata preparazione di tutti gli adempimenti consentirà alla nuova realtà sportiva di partire con il piede giusto e di concentrarsi fin da subito sullo sviluppo delle proprie attività e sul raggiungimento delle proprie finalità istituzionali.


Domande e Risposte

D: Nella denominazione sociale della mia ASD è necessario indicare anche l’acronimo “ASD” o “SSD”?

R: Non è obbligatorio, ma è fortemente consigliato per evidenziare immediatamente la natura dilettantistica dell’associazione. Inoltre, l’uso dell’acronimo “ASD” o “SSD” nella denominazione sociale è richiesto da molti organismi sportivi come requisito per l’affiliazione e per l’iscrizione ai registri del CONI e del Dipartimento per lo Sport.

D: La mia ASD svolge solo attività sportiva dilettantistica, senza alcuna attività commerciale. Devo comunque richiedere la partita IVA?

R: No, se la tua ASD svolge esclusivamente attività sportiva dilettantistica, senza organizzare eventi a pagamento, vendere beni o servizi a terzi o effettuare sponsorizzazioni, non è necessario richiedere la partita IVA. Sarà sufficiente il codice fiscale per tutti gli adempimenti tributari.

D: Quali sono le principali agevolazioni fiscali previste per le ASD?

R: Le ASD godono di diverse agevolazioni fiscali, tra cui:

  • esenzione dall’imposta sul reddito per i proventi derivanti dall’attività sportiva dilettantistica
  • regime forfettario IVA della L. 398/91, con esonero da alcuni adempimenti contabili
  • esenzione dall’imposta di bollo su atti, documenti e registri relativi all’attività sportiva
  • esenzione dall’imposta di registro su atti costitutivi e modifiche statutarie
  • detrazioni fiscali per erogazioni liberali e sponsorizzazioni a favore delle ASD
  • deducibilità dal reddito delle spese di pubblicità e sponsorizzazione sostenute dalle imprese

Per beneficiare appieno delle agevolazioni, è importante che l’ASD rispetti tutti i requisiti richiesti dalla normativa fiscale di settore.

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