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Criteri per prevenire la distribuzione indiretta di utili nelle ASD

4 Dicembre, 2024

Sono il presidente di un’associazione sportiva dilettantistica e vorrei assicurarmi di gestire correttamente gli utili e gli avanzi di gestione senza incorrere in problemi di distribuzione indiretta. Quali sono i principali aspetti da tenere sotto controllo per evitare contestazioni da parte dell’amministrazione finanziaria?

Per evitare la distribuzione indiretta di utili nelle associazioni e società sportive dilettantistiche, è fondamentale attenersi scrupolosamente alle disposizioni dell’art. 8 del D.lgs. 36/2021. Questa norma stabilisce che gli eventuali utili ed avanzi di gestione devono essere destinati esclusivamente allo svolgimento dell’attività statutaria o all’incremento del patrimonio dell’ente. È espressamente vietata la distribuzione, anche indiretta, di utili, avanzi di gestione, fondi e riserve a soci, associati, lavoratori, collaboratori, amministratori e altri componenti degli organi sociali.

Questo divieto si applica anche in caso di recesso o scioglimento del rapporto associativo. Per prevenire contestazioni, è necessario prestare particolare attenzione ad alcuni parametri chiave. In primo luogo, i compensi individuali corrisposti ad amministratori, sindaci e a chiunque rivesta cariche sociali devono essere proporzionati all’attività svolta, alle responsabilità assunte e alle specifiche competenze. Tali compensi non devono superare quelli previsti in enti che operano in settori e condizioni analoghe. Un secondo aspetto cruciale riguarda le retribuzioni dei lavoratori subordinati o autonomi: queste non devono superare del 40% i compensi previsti dai contratti collettivi per le medesime qualifiche, salvo comprovate esigenze di acquisire specifiche competenze per lo svolgimento delle attività di interesse generale.

Infine, è necessario vigilare attentamente sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi a soci, associati, partecipanti e altri soggetti legati all’organizzazione. Queste transazioni non devono avvenire a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di mercato, a meno che non costituiscano l’oggetto dell’attività istituzionale dell’ente. L’osservanza di questi criteri è essenziale per mantenere la corretta gestione dell’associazione sportiva dilettantistica e preservarne la natura non lucrativa, evitando così possibili contestazioni da parte dell’amministrazione finanziaria.

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