La Legge 21 febbraio 2025 n. 15, che converte il Decreto Legge 202/2024, meglio noto come “Milleproroghe”, è entrata ufficialmente in vigore. Questo provvedimento normativo introduce importanti novità per contribuenti e professionisti, posticipando numerose scadenze fiscali e offrendo nuove opportunità. Tra le misure più rilevanti troviamo il rinvio dell’approvazione dei modelli dichiarativi per il 2024, la riapertura dei termini per aderire alla rottamazione-quater, la proroga delle delibere IMU e del divieto di fatturazione elettronica per prestazioni sanitarie.
La riapertura della rottamazione-quater
Il Milleproroghe riapre i termini della cosiddetta “rottamazione-quater”, misura originariamente introdotta dall’articolo 1, commi da 231 a 252 della Legge 197/2022. Questa disposizione rappresenta un’importante opportunità per i contribuenti che non avevano potuto o voluto aderire precedentemente alla definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione.
La nuova finestra temporale consente di presentare domanda entro il 30 aprile 2025, permettendo quindi di regolarizzare la propria posizione con il fisco beneficiando dell’abbattimento delle sanzioni e degli interessi. Questa misura si rivolge a una platea potenzialmente molto ampia di contribuenti che possono così sistemare pendenze tributarie a condizioni vantaggiose.
Per aderire sarà necessario presentare apposita istanza, con modalità esclusivamente telematiche, tramite i canali messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Il contribuente che aderisce potrà beneficiare del pagamento del solo importo del tributo originario e delle spese di notifica, con l’eliminazione delle sanzioni, degli interessi di mora e dell’aggio di riscossione.
Rinvio dei termini per i modelli dichiarativi 2025
Una delle novità più rilevanti introdotte dal decreto convertito riguarda lo slittamento delle scadenze relative ai modelli dichiarativi per il periodo d’imposta 2024. L’articolo 3-bis dispone infatti il rinvio dal 28 febbraio 2025 al 17 marzo 2025 dei termini per l’approvazione e la disponibilità in formato elettronico dei principali modelli dichiarativi.
Questo differimento riguarda in particolare:
- I modelli REDDITI 2025 (Persone Fisiche, Società di Capitali, Società di Persone ed Enti Non Commerciali),
- Il modello IRAP 2025,
- Il modello CNM 2025 per il consolidato nazionale e mondiale,
- Il modello 730/2025 per i lavoratori dipendenti e pensionati,
- Il modello 770/2025 (che, curiosamente, è stato comunque già approvato dall’Agenzia delle Entrate).
Di conseguenza, anche i termini iniziali per la presentazione di queste dichiarazioni subiscono uno slittamento, passando dal 15 aprile 2025 al 30 aprile 2025, come previsto dall’articolo 2, commi 1 e 2 del DPR 322/98.
Questo rinvio offre un margine temporale maggiore sia all’amministrazione finanziaria per la messa a punto dei modelli dichiarativi, sia ai contribuenti e ai professionisti per la predisposizione e l’invio delle dichiarazioni relative al periodo d’imposta 2024.
Proroga dei termini per le delibere IMU 2024
Il decreto interviene anche in materia di fiscalità locale, prorogando i termini relativi alle delibere regolamentari e di approvazione delle aliquote IMU per l’anno 2024. Secondo quanto previsto dall’articolo 1, commi 2-bis e 2-ter, tali delibere saranno efficaci per l’anno in corso se inserite nell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale entro il 30 novembre 2024 e pubblicate sul sito internet del Dipartimento delle Finanze entro il 7 febbraio 2025.
Questa disposizione ha importanti implicazioni pratiche per i contribuenti. Infatti, nel caso in cui l’IMU già versata entro il termine ordinario del 16 dicembre 2024 risulti:
- Superiore a quanto effettivamente dovuto in base alle delibere “prorogate”, la differenza dovrà essere versata entro il 28 febbraio 2025, senza l’applicazione di sanzioni o interessi;
- Inferiore a quanto dovuto, il contribuente potrà richiedere il rimborso secondo le regole ordinarie.
Facciamo un esempio pratico: il Comune di Verdefiorito ha approvato a dicembre 2024 una delibera che riduce l’aliquota IMU per le seconde case dal 10,6 per mille al 9,5 per mille. Il signor Rossi, proprietario di una seconda casa nel comune, ha già versato 1.060 euro a dicembre (calcolati con la vecchia aliquota). Con la nuova aliquota dovrebbe pagare solo 950 euro. Grazie alla norma del Milleproroghe, il signor Rossi potrà richiedere il rimborso della differenza di 110 euro secondo le modalità previste dal regolamento comunale.
Fatturazione elettronica e prestazioni sanitarie
Un’importante conferma riguarda il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie erogate a persone fisiche. L’articolo 3 del decreto, infatti, interviene sull’articolo 10-bis, comma 1, primo periodo, del DL 119/2018, prorogando tale divieto a tutto il 2025.
Questa disposizione, motivata da ragioni di tutela della privacy dei pazienti, mantiene quindi l’attuale regime di esenzione dall’obbligo di fatturazione elettronica per medici, farmacie, strutture sanitarie e tutti gli altri soggetti che erogano prestazioni sanitarie nei confronti delle persone fisiche.
In pratica, un medico che emette una fattura per una visita specialistica a un paziente privato dovrà continuare a utilizzare la tradizionale fattura cartacea o in formato PDF, senza obbligo di trasmissione al Sistema di Interscambio (SDI). Resta invece obbligatoria la fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie erogate a soggetti diversi dalle persone fisiche (ad esempio ad aziende o enti).
Proroga dei software per ISA e concordato preventivo biennale
Il quinto comma dell’articolo 3-bis del decreto stabilisce un’importante proroga riguardante i software necessari per l’applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) e per l’elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale. Il termine per la messa a disposizione di questi strumenti informatici viene posticipato dal 15 aprile 2025 al 30 aprile 2025.
È importante sottolineare che questo slittamento non influisce sul termine per aderire al Concordato Preventivo Biennale (CPB) 2025-2026, che rimane fissato al 31 luglio 2025 per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare.
Questa proroga offre comunque un maggior respiro ai contribuenti e ai professionisti, che avranno più tempo per valutare la convenienza dell’adesione al concordato preventivo biennale, potendo disporre degli strumenti di calcolo necessari per effettuare simulazioni e valutazioni.
Assemblee di approvazione dei bilanci 2024
Un’altra importante proroga riguarda le modalità semplificate per lo svolgimento delle assemblee societarie. L’articolo 3, comma 14-sexies, estende anche alle assemblee di approvazione dei bilanci chiusi al 31 dicembre 2024 la possibilità di utilizzare le modalità semplificate previste dall’articolo 106 del DL 18/2020 convertito.
In pratica, le società potranno continuare a:
- Convocare l’assemblea per l’approvazione del bilancio entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio (invece degli ordinari 120 giorni)
- Svolgere le assemblee anche esclusivamente mediante mezzi di telecomunicazione
- Utilizzare il voto elettronico o per corrispondenza
- Consentire l’intervento in assemblea tramite un rappresentante designato
Questa flessibilità, originariamente introdotta durante l’emergenza pandemica, viene quindi prorogata anche per il 2025, offrendo alle società la possibilità di semplificare la gestione dell’importante adempimento dell’approvazione del bilancio.
Credito d’imposta transizione 5.0 e ZLS
Per quanto riguarda gli incentivi fiscali alle imprese, il decreto interviene su due fronti. In relazione al credito d’imposta per la transizione 5.0, l’articolo 13, comma 1-quinquies, stabilisce che possono beneficiare dell’agevolazione anche gli investimenti sostenuti prima della presentazione della richiesta di accesso, purché effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2024.
Si tratta di un’importante precisazione che amplia notevolmente la platea dei potenziali beneficiari, includendo anche le imprese che hanno già avviato investimenti in chiave di transizione ecologica e digitale nei primi mesi del 2024, prima dell’effettiva operatività della misura.
Inoltre, viene prorogato il credito d’imposta per investimenti nelle Zone Logistiche Semplificate (ZLS), estendendolo agli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025. Questa misura rappresenta un importante stimolo per gli investimenti in aree strategiche del territorio nazionale, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico e l’occupazione.
In sintesi
IN SINTESI
Quali sono le principali novità introdotte dalla Legge 21 febbraio 2025 n. 15? La legge, che converte il Decreto Milleproroghe, posticipa diverse scadenze fiscali e introduce misure a favore di contribuenti e professionisti. Tra le principali novità ci sono la riapertura dei termini per la rottamazione-quater, il rinvio dell’approvazione dei modelli dichiarativi 2025, la proroga delle delibere IMU e il mantenimento del divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie. In cosa consiste la riapertura della rottamazione-quater? Il decreto riapre la possibilità di aderire alla definizione agevolata dei debiti fiscali con l’agente della riscossione. I contribuenti possono presentare domanda entro il 30 aprile 2025, pagando solo l’importo originario del tributo e le spese di notifica, senza sanzioni e interessi. Quali sono le modifiche ai termini per i modelli dichiarativi 2025? Il termine per l’approvazione dei modelli REDDITI, IRAP, CNM, 730 e 770 è stato posticipato dal 28 febbraio al 17 marzo 2025. Di conseguenza, la scadenza per la presentazione delle dichiarazioni passa dal 15 al 30 aprile 2025. Come cambia la scadenza delle delibere IMU 2024? Le delibere IMU saranno valide se inserite nel Portale del federalismo fiscale entro il 30 novembre 2024 e pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze entro il 7 febbraio 2025. Chi ha versato un importo errato potrà compensare la differenza senza sanzioni. Cosa prevede il Milleproroghe per la fatturazione elettronica nelle prestazioni sanitarie? Il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie a persone fisiche è prorogato fino al 2025, per garantire la tutela della privacy dei pazienti. I medici e le strutture sanitarie continueranno a emettere fatture cartacee o in PDF. Quali proroghe riguardano i software per gli ISA e il concordato preventivo biennale? Il termine per la messa a disposizione dei software necessari per calcolare gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale e il concordato preventivo biennale slitta dal 15 al 30 aprile 2025, offrendo più tempo ai contribuenti per valutare l’adesione. Cosa cambia per le assemblee di approvazione dei bilanci 2024? Le società potranno continuare a utilizzare modalità semplificate, come la convocazione entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio, lo svolgimento da remoto e il voto elettronico, prorogando le misure introdotte durante la pandemia. Quali sono le novità sul credito d’imposta per la transizione 5.0 e le ZLS? Il credito d’imposta per la transizione 5.0 sarà riconosciuto anche per investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024, anche prima della richiesta ufficiale. Inoltre, il credito per investimenti nelle Zone Logistiche Semplificate è prorogato fino al 15 novembre 2025. |