L’articolo 15, comma 1, lettera i-quinquies) del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) prevede la possibilità di detrarre dall’imposta lorda il 19% delle spese sostenute per l’iscrizione annuale e l’abbonamento dei ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni ad associazioni sportive, palestre, piscine e altre strutture sportive destinate alla pratica dilettantistica. La detrazione è riconosciuta fino ad un importo massimo di 210 euro per ciascun ragazzo. Questo articolo approfondisce nel dettaglio le caratteristiche di questa agevolazione fiscale, spiegando chi ne ha diritto, quali sono le spese ammesse, i limiti di spesa e la documentazione necessaria per fruirne.
Caratteristiche delle strutture sportive
Per poter beneficiare della detrazione, le spese devono essere sostenute per l’iscrizione o l’abbonamento a strutture sportive con precise caratteristiche, definite dal Decreto Ministeriale del 28 marzo 2007. In particolare, sono ammesse le spese per associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI o dalle rispettive Federazioni, e per palestre, piscine e impianti sportivi destinati all’esercizio della pratica sportiva non professionale, sia agonistica che non agonistica. Sono invece escluse le spese per associazioni non sportive che organizzano corsi di attività motoria non in palestra.
Requisiti di età dei ragazzi
La detrazione spetta per le spese sostenute per i ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni. Come chiarito dalla Circolare n.14/2023 dell’Agenzia delle Entrate, il requisito anagrafico è rispettato anche se il ragazzo compie 18 anni nel corso del periodo d’imposta. Ad esempio, se il ragazzo compie 18 anni a luglio 2023, la detrazione spetta anche per le spese sostenute successivamente fino al 31 dicembre 2023. Lo stesso principio dovrebbe valere anche per il compimento del quinto anno di età.
Limiti di spesa e ripartizione tra i genitori
La detrazione è riconosciuta su un importo massimo di 210 euro per ciascun ragazzo. Se la spesa è sostenuta da entrambi i genitori, tale limite va considerato come importo complessivo. Ad esempio, se due genitori sostengono al 50% una spesa di 320 euro per l’abbonamento del figlio ad un corso di sci, ognuno potrà detrarre il 19% di 105 euro. L’eventuale quota di spesa eccedente i 210 euro non dà diritto alla detrazione.Se i genitori hanno più figli che praticano sport, il limite di 210 euro va considerato per ciascun figlio.
Ad esempio, se la spesa complessiva per tre figli è di 750 euro, i genitori potranno detrarre il 19% di 630 euro (210 x 3), ripartendo tale importo in base alla percentuale di spesa sostenuta da ciascuno.
Spese per familiari a carico
La detrazione spetta al contribuente che sostiene la spesa, anche se questa è riferita ad un familiare fiscalmente a carico, come nel frequente caso di genitori che pagano le attività sportive per i figli minorenni. Se invece il figlio non è a carico e sostiene autonomamente la spesa, ad esempio perché già lavoratore, potrà portare la detrazione nella propria dichiarazione dei redditi. La detrazione spetta anche per le spese sostenute per altri familiari a carico, come ad esempio fratelli o sorelle.
Documentazione richiesta
Per poter fruire della detrazione è necessario che il pagamento sia effettuato con mezzi tracciabili (bonifico, carta di credito, ecc.) e che la spesa sia adeguatamente documentata. La ricevuta o fattura deve riportare:
- i dati del soggetto che eroga il servizio (denominazione, sede, codice fiscale)
- la causale del pagamento con indicazione dell’attività sportiva
- l’importo pagato
- i dati anagrafici del ragazzo
- il codice fiscale di chi effettua il pagamento
La documentazione di spesa non va allegata alla dichiarazione dei redditi ma deve essere conservata ed esibita in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Esempi pratici
- Mario ha speso 180 euro per l’abbonamento della figlia Giulia (11 anni) ad un corso di nuoto. Potrà detrarre il 19% di 180 euro, cioè 34,20 euro.
- Luca e Anna hanno pagato al 50% la quota di iscrizione di 750 euro per i corsi di sci dei tre figli di 8, 10 e 12 anni. La spesa massima detraibile è di 630 euro (210 x 3 figli), da dividere tra i due genitori. Ognuno potrà quindi portare in detrazione il 19% di 315 euro, cioè 59,85 euro.
- Simone, diciassettenne già lavoratore, si è iscritto autonomamente in palestra sostenendo una spesa di 200 euro. Potrà utilizzare la detrazione di 38 euro (19% di 200 euro) nella propria dichiarazione dei redditi.
Conclusioni
La detrazione per le spese delle attività sportive dei ragazzi è un’agevolazione fiscale che permette alle famiglie di recuperare il 19% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 210 euro per ciascun figlio o altro familiare a carico di età compresa tra i 5 e i 18 anni. Per poterne beneficiare è necessario rispettare alcuni requisiti riguardanti le caratteristiche delle associazioni e delle strutture sportive, l’età dei ragazzi e le modalità di pagamento e documentazione delle spese. Si tratta di un incentivo utile per favorire la pratica sportiva dei giovani, con positivi risvolti sul loro benessere psico-fisico e sulla socializzazione.
Domande e Risposte
D: Se mio figlio compie 18 anni a settembre, posso detrarre le spese per la sua iscrizione annuale in piscina?
R: Sì, il requisito anagrafico è rispettato se il ragazzo compie 18 anni anche solo per una parte del periodo d’imposta. Nel tuo caso, potrai detrarre le spese sostenute per tuo figlio per tutto l’anno, anche per i mesi successivi al compimento della maggiore età.
D: Posso fruire della detrazione se pago in contanti l’iscrizione di mio figlio alla scuola calcio?
R: No, dal 2020 la detrazione spetta solo se il pagamento è effettuato con mezzi tracciabili come bonifico bancario o postale, carte di credito o debito, assegni. Non sono ammessi i pagamenti in contanti.
D: Quanto posso detrarre se spendo 400 euro per il corso di danza di mia figlia di 12 anni?
R: L’importo massimo su cui calcolare la detrazione del 19% è di 210 euro per ciascun ragazzo, anche se la spesa effettiva è superiore. Nel tuo caso, potrai quindi detrarre il 19% di 210 euro, cioè 39,90 euro.
D: Mia figlia frequenta un corso di teatro presso un’associazione culturale. Posso portare in detrazione la spesa?
R: No, la detrazione non spetta per le spese sostenute per corsi presso associazioni non sportive, anche se riguardano attività motorie o artistiche come la danza o il teatro. È necessario che l’associazione abbia una esplicita finalità sportiva dilettantistica.
D: Ho tre figli che praticano sport, di 7, 12 e 16 anni. Qual è l’importo massimo che posso portare in detrazione?
R: La detrazione spetta per un importo massimo di 210 euro per ciascun figlio. Avendo tre figli, potrai quindi detrarre fino a 630 euro complessivi (210 x 3). Naturalmente dovrai aver sostenuto spese pari o superiori a tale cifra e dovrai ripartire l’importo detraibile con l’eventuale altro genitore che ha concorso al pagamento.
D: Mia figlia frequenta un corso di ginnastica ritmica presso la polisportiva del Comune. Posso portare in detrazione la spesa?
R: Sì, a condizione che la polisportiva abbia le caratteristiche previste dalla normativa, cioè sia destinata alla pratica sportiva dilettantistica. Dovrai farsi rilasciare una ricevuta con l’indicazione di tutti i dati necessari, non è sufficiente il bollettino di versamento al Comune.