Per chi non ha presentato il modello Redditi 2023 entro il 30 novembre 2022 c’è tempo fino al 28 febbraio 2023 per regolarizzare la Dichiararazione Redditi 2023 tardiva, tramite la sua presentazione telematica e la regolarizzazione della violazione tramite ravvedimento operoso onde evitare il reato penale di omessa dichiarazione. Analizziamo nel dettaglio termini, modalità e costi.
Termine ultimo per il ravvedimento operoso
L’art. 2 comma 7 del DPR 322/1998 prevede che le dichiarazioni trasmesse entro 90 giorni dalla scadenza si considerino valide, salvo sanzioni. Quindi, essendo il termine ordinario per i Redditi 2023 il 30 novembre 2022, ci si può ravvedere fino al 28 febbraio 2023.
Modalità di ravvedimento: sanzioni e interessi
In caso di dichiarazione tardiva entro i 90 giorni si applica una sanzione ridotta di 25 euro (1/10 di 250 euro). Il versamento va effettuato con modello F24 e codice tributo 8911.
Presentazione telematica
La trasmissione della dichiarazione tardiva deve comunque avvenire telematicamente, direttamente o tramite intermediario.
Esempio pratico
Il Sig. Bianchi presenta il modello Redditi 2023 il 15 febbraio 2023 con un debito d’imposta di 1000 euro. Dovrà:
- Versare 25€ con F24 (codice tributo 8911) per la sanzione ridotta
- Pagare 1000 euro di imposte con F24
- Applicare la sanzione ridotta dell’1,5% (ravvedimento entro 15 giorni), pari a 15 euro
- Calcolare gli interessi legali del 2,5% sull’imposta, pari a 3,47 euro (1000 * 2.5% * 15 giorni / 365 giorni)
- Trasmettere il modello Redditi telematicamente
Domande Frequenti
D: Quando scade il termine per il ravvedimento operoso del modello Redditi 2023?
R: Il 28 febbraio 2023, novantesimo giorno dalla scadenza ordinaria.
D: Quali sono le modalità per regolarizzare la dichiarazione tardiva?
R: Versamento di sanzione ridotta di 25 euro e, se dovute, imposte, sanzioni e interessi legali del 2,5%.
D: La presentazione come avviene?
R: Telematicamente tramite intermediario o servizi dell’Agenzia (Fisconline, Entratel).
