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Falsificazione dei Mastrini Contabili: Quando l’Evasione Fiscale Diventa Frode Penale

1 Novembre, 2024

La sentenza della Corte di Cassazione n. 39971 depositata il 30 ottobre 2024 ha segnato un importante punto di svolta nella definizione dei confini tra semplice dichiarazione infedele e dichiarazione fraudolenta in ambito tributario. La pronuncia affronta il delicato tema della falsificazione dei mastrini contabili utilizzati per documentare fatture passive mai emesse, delineando con precisione quando tale condotta configura un reato più grave dell’evasione fiscale ordinaria.

Il Caso Giudiziario

La vicenda prende le mosse dal procedimento penale a carico di due imprenditori accusati di aver orchestrato un elaborato sistema di frode fiscale. Il nucleo della contestazione riguardava la sistematica falsificazione dei mastrini contabili, nei quali venivano annotate fatture passive fittizie, mai effettivamente emesse dai fornitori. L’obiettivo era quello di generare artificiosamente un credito IVA superiore a quello realmente spettante, causando un danno significativo all’erario.

L’Evoluzione del Procedimento

Il caso ha attraversato diverse fasi processuali particolarmente interessanti. In primo grado, il Tribunale aveva optato per una riqualificazione del reato, derubricandolo da dichiarazione fraudolenta a semplice dichiarazione infedele ai sensi dell’articolo 4 del D.Lgs. 74/2000. Questa decisione aveva portato all’assoluzione degli imputati, poiché non era stata superata la soglia di punibilità prevista per il reato minore. Tuttavia, la Corte d’Appello ha successivamente ribaltato questa interpretazione, ravvisando gli elementi costitutivi della più grave fattispecie di dichiarazione fraudolenta.

L’Analisi Giuridica della Cassazione

La Suprema Corte ha elaborato un’analisi approfondita delle differenze tra le due fattispecie criminose. La dichiarazione infedele, secondo i giudici, rappresenta una forma residuale di illecito tributario, che trova applicazione solo quando non sono stati utilizzati documenti falsi o altri mezzi fraudolenti. Nel caso specifico, la manipolazione dei mastrini contabili costituisce invece un artificio particolarmente insidioso, finalizzato a ostacolare l’attività di accertamento dell’amministrazione finanziaria.

Gli Elementi Distintivi della Frode

La Cassazione ha evidenziato come la falsificazione dei mastrini non sia una semplice omissione o infedeltà dichiarativa, ma rappresenti un comportamento attivo caratterizzato da particolare insidiosità. Questo perché tale condotta richiede indagini approfondite e complesse da parte dei verificatori per scoprire la falsità, configurandosi come un concreto ostacolo all’accertamento fiscale.

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