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Fattura elettronica: guida completa a compilazione, invio e gestione

8 Aprile, 2025

La fatturazione elettronica costituisce ormai un elemento imprescindibile nel panorama fiscale italiano, rappresentando una trasformazione strutturale nelle modalità di gestione documentale per tutte le partite IVA. A distanza di anni dalla sua introduzione, il processo di emissione e trasmissione delle fatture elettroniche continua a richiedere particolare attenzione per evitare errori che potrebbero comportare conseguenze amministrative rilevanti. Questo articolo fornisce un’analisi approfondita delle procedure operative, dei requisiti normativi e degli aspetti tecnici da considerare per una corretta implementazione del sistema di fatturazione digitale.

Il quadro normativo della fatturazione elettronica

La fatturazione elettronica rappresenta un processo digitale che ha sostituito integralmente il precedente sistema cartaceo. Introdotta inizialmente per le operazioni verso la Pubblica Amministrazione, l’obbligo è stato progressivamente esteso a tutte le partite IVA, configurandosi come un elemento cardine nella strategia di digitalizzazione fiscale del sistema paese.

Il fondamento normativo si rinviene principalmente nell’articolo 21 del DPR 633/1972 (Decreto IVA), che disciplina le informazioni essenziali e le modalità di emissione delle fatture. A questo si aggiungono i numerosi provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate che hanno delineato le specifiche tecniche e operative del Sistema di Interscambio (SdI), l’infrastruttura informatica che gestisce la trasmissione delle fatture elettroniche.

La dematerializzazione del processo ha mantenuto inalterati i requisiti sostanziali delle fatture, aggiungendo tuttavia elementi specifici legati al formato digitale XML e alle modalità di trasmissione telematica. Il rispetto di queste specificità rappresenta una condizione imprescindibile per la validità fiscale dei documenti emessi.

Elementi essenziali per la corretta compilazione

La predisposizione di una fattura elettronica richiede l’inserimento di dati obbligatori previsti dalla normativa IVA. Il documento deve necessariamente contenere:

La data di emissione, che deve essere coerente con il momento di effettuazione dell’operazione secondo le regole IVA. Il sistema attribuisce un numero progressivo che garantisce l’univocità del documento all’interno dell’archivio fiscale del contribuente.

I dati identificativi completi sia del cedente/prestatore che del cessionario/committente. Per entrambi i soggetti devono essere indicati denominazione, indirizzo della sede, partita IVA e, per il committente, anche il codice fiscale nei casi previsti.

Le informazioni relative ai beni ceduti o servizi prestati, con descrizione analitica degli elementi che caratterizzano l’operazione. Per ciascuna voce devono essere specificate quantità, prezzo unitario, eventuali sconti applicati e aliquota IVA corrispondente.

L’importo totale del documento, con separata indicazione dell’imponibile e dell’imposta dovuta, suddivisa per aliquote applicate. In caso di operazioni non imponibili, esenti o soggette a regimi speciali, è necessario indicare la relativa norma di riferimento.

In caso di note di variazione, il riferimento alla fattura originaria oggetto di rettifica, specificando gli elementi modificati e le relative motivazioni.

La corretta indicazione di questi elementi rappresenta una condizione necessaria per la validità fiscale del documento e per il suo regolare trattamento all’interno del Sistema di Interscambio.

Compilazione digitale: piattaforme e software gestionali

La predisposizione di una fattura elettronica richiede necessariamente l’utilizzo di strumenti informatici specifici, in grado di generare il file XML secondo le specifiche tecniche stabilite dall’Agenzia delle Entrate.

L’Amministrazione finanziaria mette a disposizione dei contribuenti diverse soluzioni gratuite per la compilazione e trasmissione delle fatture elettroniche:

Il portale “Fatture e Corrispettivi”, accessibile con le proprie credenziali fiscali, che consente la compilazione guidata dei documenti e il loro invio diretto al Sistema di Interscambio.

Un software specifico installabile sul proprio computer, che permette la predisposizione offline delle fatture, con necessità di successiva trasmissione tramite canali autorizzati.

L’applicazione mobile “Fatturae”, sviluppata per dispositivi smartphone e tablet, che consente la gestione del processo di fatturazione anche in mobilità.

Queste soluzioni gratuite risultano particolarmente adatte per contribuenti con volumi ridotti di fatturazione. Per attività commerciali o professionali con elevato numero di operazioni, invece, risulta generalmente più efficiente ricorrere a software gestionali specializzati disponibili sul mercato, che offrono funzionalità avanzate di integrazione con i sistemi contabili e amministrativi.

I software commerciali presentano generalmente interfacce più intuitive e funzionalità aggiuntive, come la gestione automatizzata dell’anagrafica clienti/fornitori, la predisposizione di modelli personalizzati e strumenti di analisi statistica delle operazioni effettuate.

L’importanza strategica del codice destinatario

Un elemento distintivo della fatturazione elettronica rispetto al sistema tradizionale è rappresentato dal codice destinatario, un identificativo alfanumerico di 7 caratteri che individua il canale telematico di ricezione delle fatture passive.

Il codice viene assegnato dal Sistema di Interscambio ai soggetti che hanno accreditato un canale di ricezione (web service o FTP) e rappresenta l’indirizzo digitale a cui recapitare le fatture. Nella pratica, questo codice viene generalmente fornito dal proprio fornitore di servizi di fatturazione elettronica o dal software gestionale utilizzato.

In alternativa al codice destinatario, è possibile utilizzare l’indirizzo PEC del cliente come canale di ricezione. In questo caso, nella compilazione della fattura elettronica occorrerà valorizzare il campo relativo alla PEC, lasciando vuoto quello del codice destinatario.

Nel caso in cui non sia disponibile né il codice destinatario né la PEC del cliente, è possibile inserire il valore convenzionale “0000000”. In tale circostanza, il Sistema di Interscambio renderà disponibile la fattura nell’area riservata del cessionario/committente sul portale “Fatture e Corrispettivi”. Questa modalità richiede però che il fornitore consegni al cliente una copia analogica della fattura, indicando che l’originale elettronico è disponibile nell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate.

La corretta gestione del codice destinatario rappresenta un elemento cruciale per garantire l’efficienza del processo di fatturazione, evitando ritardi o mancate consegne dei documenti fiscali.

Tempistiche di emissione e trasmissione

La normativa IVA stabilisce precise tempistiche per l’emissione e la trasmissione delle fatture elettroniche, distinguendo tra diverse tipologie di operazioni.

Per le fatture immediate, che rappresentano la modalità ordinaria di documentazione delle operazioni, la trasmissione al Sistema di Interscambio deve avvenire entro 12 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione. Quest’ultima coincide, per le cessioni di beni, con il momento della consegna o spedizione, mentre per le prestazioni di servizi corrisponde al momento del pagamento del corrispettivo.

Il campo “Data” del file XML deve sempre riportare la data di effettuazione dell’operazione, mentre la data di emissione corrisponde al momento di trasmissione del documento al Sistema di Interscambio. Questa distinzione consente di rispettare i termini previsti anche in situazioni di elevati volumi di fatturazione o di problematiche tecniche temporanee.

Un regime particolare è previsto per le fatture differite, che possono essere emesse entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione delle operazioni. Questa possibilità è ammessa per le cessioni di beni accompagnate da documento di trasporto o altro documento idoneo a identificare i soggetti coinvolti, nonché per le prestazioni di servizi rese nel corso del medesimo mese solare nei confronti dello stesso cliente.

Analoga tempistica si applica alle autofatture per operazioni con soggetti non residenti, che devono essere trasmesse entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

Gestione degli errori e procedure di regolarizzazione

Il processo di trasmissione della fattura elettronica può incontrare diverse tipologie di errori, che determinano lo scarto del documento da parte del Sistema di Interscambio.

Gli errori più frequenti riguardano l’indicazione di partite IVA o codici fiscali inesistenti, la presenza di caratteri non ammessi nel formato XML, l’utilizzo di codici destinatario non validi o l’errata compilazione dei campi relativi all’imposta.

In caso di scarto, il Sistema di Interscambio notifica al soggetto emittente le motivazioni dell’errore, consentendo la correzione e la ritrasmissione del documento. Se la fattura scartata viene corretta e ritrasmessa entro 5 giorni dalla notifica di scarto, essa mantiene la data originaria di effettuazione dell’operazione, senza conseguenze sanzionatorie.

Per le fatture trasmesse oltre i termini previsti dalla normativa, ma prima dell’avvio di controlli fiscali, è possibile regolarizzare l’omissione mediante il ravvedimento operoso, con il versamento di una sanzione ridotta proporzionale al ritardo. In particolare, per ritardi non superiori a 90 giorni, la sanzione base del 90% dell’imposta può essere ridotta a 1/9 (10%) se il ravvedimento avviene entro 90 giorni dalla violazione.

La regolarizzazione presuppone, oltre al versamento della sanzione ridotta, anche la trasmissione tardiva della fattura elettronica omessa, con l’indicazione degli estremi del versamento effettuato.

Conservazione digitale dei documenti fiscali

Un aspetto essenziale del processo di fatturazione elettronica è rappresentato dalla conservazione digitale a norma dei documenti emessi e ricevuti, che deve avvenire in conformità alle disposizioni del Codice dell’Amministrazione Digitale.

La conservazione deve garantire l’autenticità, l’integrità, l’affidabilità, la leggibilità e la reperibilità dei documenti nel tempo, attraverso l’utilizzo di specifiche tecnologie e procedure di sicurezza.

Per i soggetti che utilizzano i servizi gratuiti dell’Agenzia delle Entrate, è disponibile un sistema di conservazione automatica delle fatture elettroniche emesse e ricevute tramite il Sistema di Interscambio. L’adesione a questo servizio avviene mediante un’apposita opzione all’interno del portale “Fatture e Corrispettivi”.

I contribuenti che utilizzano software gestionali possono invece avvalersi dei servizi di conservazione offerti dai propri fornitori tecnologici, oppure implementare sistemi interni conformi alle specifiche tecniche previste dalla normativa. In ogni caso, la conservazione deve essere effettuata entro il termine di tre mesi dalla scadenza prevista per la presentazione della dichiarazione annuale.

La corretta conservazione digitale rappresenta non solo un obbligo normativo, ma anche un’opportunità per ottimizzare la gestione documentale, riducendo i costi di archiviazione fisica e facilitando la ricerca e consultazione dei documenti fiscali.

Semplificazioni per regimi agevolati

Per i contribuenti che adottano regimi fiscali semplificati, come il regime forfettario, sono previste alcune agevolazioni anche nell’ambito della fatturazione elettronica.

In particolare, questi soggetti possono emettere fatture in formato semplificato, contenenti un numero ridotto di informazioni rispetto alle fatture ordinarie. La fattura semplificata può essere utilizzata per operazioni di qualsiasi importo, a differenza dei soggetti in regime ordinario che possono adottare questa modalità solo per importi non superiori a 400 euro.

Inoltre, i contribuenti in regime forfettario possono avvalersi di modalità semplificate di conservazione digitale, pur restando fermi gli obblighi di trasmissione tramite il Sistema di Interscambio e di rispetto del formato XML standardizzato.

Queste semplificazioni rispondono all’esigenza di ridurre gli oneri amministrativi per le piccole partite IVA, mantenendo al contempo l’efficacia del sistema di monitoraggio fiscale rappresentato dalla fatturazione elettronica.

Prospettive evolutive e integrazione europea

Il sistema italiano di fatturazione elettronica si colloca all’avanguardia nel panorama europeo, anticipando le evoluzioni previste dalla Direttiva 2014/55/UE sull’armonizzazione dei formati di fatturazione elettronica.

Le prospettive di sviluppo del sistema includono l’integrazione con i nuovi adempimenti digitali, come il concordato preventivo biennale e la dichiarazione IVA precompilata, nell’ottica di una progressiva semplificazione degli obblighi dichiarativi attraverso l’utilizzo dei dati già disponibili nell’anagrafe tributaria.

Inoltre, l’evoluzione tecnologica del Sistema di Interscambio potrebbe consentire in futuro l’implementazione di servizi a valore aggiunto, come strumenti di analisi predittiva e sistemi di alert per anomalie nei comportamenti fiscali.

L’esperienza italiana rappresenta un modello di riferimento per gli altri Stati membri dell’Unione Europea, che stanno gradualmente implementando sistemi analoghi nell’ambito del processo di digitalizzazione della fiscalità comunitaria.

Conclusioni operative

La gestione efficiente del processo di fatturazione elettronica rappresenta un elemento cruciale per la compliance fiscale delle imprese e dei professionisti. La corretta implementazione delle procedure di compilazione, trasmissione e conservazione consente non solo di rispettare gli obblighi normativi, ma anche di ottimizzare i processi amministrativi interni.

L’adozione di soluzioni tecnologiche adeguate alla propria struttura operativa, la formazione del personale amministrativo e il monitoraggio costante delle evoluzioni normative costituiscono fattori determinanti per massimizzare i benefici della digitalizzazione fiscale.

La fatturazione elettronica, inizialmente percepita come un mero adempimento burocratico, si configura oggi come un’opportunità di modernizzazione dei processi aziendali, in grado di generare efficienze operative e migliorare la qualità delle informazioni gestionali disponibili.

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