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Fatturazione elettronica medici: fine della deroga, obbligatoria dal 1° aprile 2025

13 Dicembre, 2024

A partire dal 1° aprile 2025, gli operatori sanitari che erogano prestazioni verso persone fisiche dovranno adottare obbligatoriamente la fattura elettronica. Questo cambiamento rappresenta un punto di svolta sostanziale nell’organizzazione amministrativa di cliniche, studi medici, professionisti del settore salute e fornitori di servizi sanitari. La modifica, anticipata dal recente decreto Milleproroghe approvato dal Consiglio dei Ministri il 9 dicembre 2024, segna la fine di un lungo periodo in cui la fatturazione elettronica era stata vietata nell’ambito delle prestazioni mediche rivolte ai privati per salvaguardare la privacy dei pazienti. L’obiettivo della riforma non è soltanto uniformare il sistema, ma anche garantire una maggiore trasparenza fiscale e un progressivo miglioramento nella gestione dei dati sensibili, grazie allo sviluppo di soluzioni tecniche avanzate.

Un contesto normativo in evoluzione

La novità arriva tramite il decreto Milleproroghe, che ha ridotto drasticamente la durata della proroga sinora concessa al divieto di emettere fatture elettroniche nelle prestazioni sanitarie rivolte a cittadini privi di Partita IVA. La data ultima del 31 marzo 2025 spiana la strada a un sistema ormai maturo per abbandonare la carta e l’utilizzo di documenti tradizionali, mantenendo al contempo la piena tutela della riservatezza dei dati sanitari.

Questo quadro normativo rappresenta una tappa cruciale verso la digitalizzazione dei flussi amministrativi, una transizione che il legislatore sembra voler accelerare per allineare il settore sanitario ai requisiti digitali già vigenti in altri comparti economici.

Il passaggio dal regime transitorio al nuovo scenario digitale

Fino al 31 marzo 2025, permane il regime transitorio che lascia ancora in vigore il divieto di fattura elettronica per le prestazioni rese alle persone fisiche da medici, cliniche, odontoiatri, veterinari e altri professionisti della salute che comunicano i dati attraverso il Sistema Tessera Sanitaria (STS). Questo periodo di assestamento fornisce ai soggetti interessati il tempo necessario per riconfigurare procedure contabili, software gestionali e flussi documentali. Nonostante l’attuale tolleranza, chi opera nel settore non dovrebbe attendere gli ultimi giorni per prepararsi.

Una volta scattato l’obbligo, ogni prestazione sanitaria nei confronti del privato cittadino dovrà essere tracciata attraverso fattura elettronica, come già avviene per le prestazioni a soggetti con Partita IVA, per quelle non strettamente sanitarie (quali attività di docenza, perizie o consulenze extraprofessionali), per la vendita di beni e per le operazioni verso la Pubblica Amministrazione.

La tutela della privacy e i nuovi strumenti di protezione dei dati

L’aspetto più delicato di questa trasformazione risiede nella protezione dei dati sanitari, che, per la loro natura, necessitano di un’attenzione e una cura particolari. Il legislatore, abbreviando la proroga rispetto agli anni precedenti, mostra chiaramente l’intento di introdurre soluzioni tecniche volte a garantire la piena conformità al Regolamento generale sulla protezione dei dati personali (GDPR) e al D.Lgs. 196/2003, Codice in materia di protezione dei dati personali.

L’impiego di piattaforme di fatturazione evolute, sistemi crittografici, canali sicuri di trasmissione e procedure di mascheramento dei dati sensibili consentirà di prevenire accessi non autorizzati, assicurando che ogni informazione venga gestita con il massimo grado di riservatezza. Immaginando un medico di famiglia che fattura a un suo paziente, il documento elettronico potrà veicolare solo le informazioni strettamente necessarie all’ambito fiscale, evitando riferimenti espliciti a dettagli clinici.

Le semplificazioni introdotte e gli effetti pratici per gli operatori sanitari

Il settore ha già sperimentato qualche alleggerimento degli oneri amministrativi, come l’intervento del D.L. 145/2023, che ha semplificato la gestione dei corrispettivi. L’eliminazione dell’obbligo di adeguamento dei registratori telematici per la trasmissione diretta al Sistema Tessera Sanitaria, lasciando inalterata la possibilità di invio al Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate, si è rivelata un primo passo verso la fluidità digitale.

Un esempio concreto è quello di un ottico che vende occhiali a un paziente: fino a poco tempo fa era necessaria una doppia comunicazione tramite registratore telematico e STS, mentre oggi è possibile gestire in modo separato i corrispettivi fiscali e l’invio delle informazioni per la dichiarazione precompilata senza adeguamenti costosi o complessi.

Proiezioni future e consigli operativi

La riduzione dei tempi di proroga è indice di una strategia definita e non più posticipabile. Il settore sanitario deve farsi trovare pronto, investendo nella formazione del personale, nell’implementazione di software gestionali aggiornati e nella creazione di flussi documentali sicuri ed efficienti.

Chi si occupa della contabilità di uno studio medico, ad esempio, dovrà imparare a utilizzare piattaforme dedicate alla fatturazione elettronica in modo fluido, così da evitare imprevisti e ritardi nell’erogazione dei servizi. La digitalizzazione, in definitiva, non va temuta come un’incombenza gravosa, bensì accolta come un’opportunità per migliorare la qualità del lavoro amministrativo, rendere più agevoli i riscontri fiscali e assicurare una migliore tutela dei dati sensibili dei pazienti.

Conclusioni

A partire dalla primavera del 2025, la sanità italiana entrerà in una nuova fase, capace di coniugare la semplicità d’uso della tecnologia digitale con l’osservanza rigorosa delle norme a tutela del paziente. Le recenti mosse legislative, unite alle innovazioni tecniche in corso di definizione, promettono di consegnare agli operatori sanitari un sistema integrato, sicuro e trasparente. Il pubblico, compreso chi non è esperto in materia, troverà nelle nuove procedure un garante dell’affidabilità e della riservatezza, mentre professionisti contabili, fiscali e legali potranno apprezzare la maggiore efficienza nella gestione documentale.

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