Gentile Dottore, Sono il titolare di una piccola azienda manifatturiera e mi trovo in una situazione particolare riguardo un investimento in Industria 4.0. Nel 2022 ho acquistato un macchinario all’avanguardia che rientrava nei requisiti per l’agevolazione Industria 4.0. L’interconnessione è avvenuta nel 2023, facendomi maturare il diritto al credito d’imposta del 40% da fruire in tre rate annuali.Purtroppo, a febbraio di quest’anno (2024) un incendio ha danneggiato irreparabilmente il macchinario. Ho una perizia dell’assicurazione che certifica l’impossibilità di ripararlo. Il problema è che non ho ancora utilizzato il credito d’imposta in compensazione. Ora mi chiedo: posso ancora usufruire delle tre rate del credito d’imposta? In particolare, sono certo di poter utilizzare la rata del 2023, ma ho dubbi sulle rate del 2024 e 2025, considerando che il bene non esiste più. Ho sentito parlare di una circolare dell’Agenzia delle Entrate che tratta casi di furto, ma non so se sia applicabile alla mia situazione.Potrebbe aiutarmi a capire come comportarmi in questa situazione?
Risposta: Gentile imprenditore, la situazione che ci presenta è certamente delicata, ma possiamo fornirle alcune indicazioni basate sulla normativa vigente e sui chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate in merito al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0. Innanzitutto, è importante sottolineare che il diritto al credito d’imposta si perfeziona al momento dell’interconnessione del bene, che nel suo caso è avvenuta nel 2023. Questo è un punto fondamentale per l’analisi della sua situazione. Per quanto riguarda la fruibilità delle tre rate del credito d’imposta, possiamo affermare quanto segue:
- La rata relativa al 2023 è sicuramente fruibile in compensazione. Il diritto a questa rata si è perfezionato con l’interconnessione avvenuta nel 2023, e il fatto che il bene sia stato successivamente danneggiato non influisce su questo diritto acquisito;
- Per le rate del 2024 e 2025, la situazione è più complessa, ma possiamo fare riferimento per analogia a quanto espresso dall’Agenzia delle Entrate nella circolare 9/E/2021. In questo documento, l’Agenzia ha chiarito che in caso di furto del bene agevolato, se questo avviene dopo che si è completato il processo di interconnessione, l’impresa non perde il diritto alla fruizione delle quote residue del credito d’imposta.
Applicando lo stesso principio al suo caso di danneggiamento irreparabile per incendio, si può ragionevolmente concludere che la sua azienda possa continuare a fruire anche delle quote del credito per il 2024 e il 2025. Questa interpretazione si basa sul presupposto che l’agevolazione matura al momento dell’interconnessione e non è condizionata al mantenimento del bene per un periodo minimo. Tuttavia, è importante sottolineare che non esiste una pronuncia specifica dell’Agenzia delle Entrate sul caso di danneggiamento da incendio. Per questo motivo, per avere una certezza assoluta, le consiglierei di valutare la presentazione di un interpello all’Agenzia delle Entrate, esponendo nel dettaglio la sua situazione.