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Gestione degli utili nella trasformazione di una SSD in SRL commerciale

6 Dicembre, 2024

Sono il presidente di una società sportiva dilettantistica (SSD) e i soci hanno manifestato l’intenzione di trasformarla in una società a responsabilità limitata (SRL) commerciale. Comprendo che la trasformazione comporterà la perdita dei benefici fiscali previsti per le ASD/SSD, come quelli della Legge 398/91. Tuttavia, mi chiedo come dovrebbero essere gestiti gli utili accumulati dalla SSD, che non sono distribuibili secondo l’articolo 8 del DL 36/2021. Questi utili devono essere considerati una riserva non distribuibile nel patrimonio netto della nuova SRL commerciale?

La trasformazione di una Società Sportiva Dilettantistica (SSD) in una Società a Responsabilità Limitata (SRL) commerciale è una questione delicata che coinvolge vari aspetti sia civili che fiscali. In primo luogo, è importante sottolineare che la trasformazione giuridica di un ente non implica la creazione di un nuovo soggetto giuridico, ma piuttosto un cambiamento della forma giuridica esistente. Questo significa che la continuità dei rapporti giuridici e patrimoniali è garantita.

Come correttamente riportato, quando una SSD si trasforma in una SRL commerciale, sotto il profilo civilistico, come correttamente evidenziato, la trasformazione è una modifica dell’atto costitutivo e non determina la nascita di un nuovo soggetto giuridico. L’azienda continua ad esistere, ma cambia la sua forma giuridica e, conseguentemente, il regime fiscale applicabile. Dal punto di vista fiscale,  trasformando la SSD in una SRL commerciale, la nuova entità perderà i benefici fiscali previsti per le associazioni e le società sportive dilettantistiche. Ad esempio, il regime forfettario di cui alla L. 398/1991 non sarà più applicabile alla nuova SRL commerciale.

Tuttavia, gli utili accumulati sotto il regime della SSD devono continuare a rispettare i vincoli di non distribuzione imposti dalla normativa originaria.  La trasformazione di una Società Sportiva Dilettantistica (SSD) in una Società a Responsabilità Limitata (SRL) commerciale presenta varie implicazioni normative su come gestire gli utili formatisi sotto il regime fiscale della SSD, i quali erano soggetti a vincoli di non distribuzione.

Questa regolamentazione trova la sua base nell’art. 8 del Decreto Legislativo n. 36/2021. Tale normativa stabilisce che le SSD e le ASD (Associazioni Sportive Dilettantistiche) non possono distribuire, neanche indirettamente, utili e avanzi di gestione. Questo vincolo legale è impostato per promuovere lo sport dilettantistico, vietando espressamente la redistribuzione degli utili tra i soci.

Quando una SSD si trasforma in una SRL commerciale, nonostante la nuova forma giuridica, il vincolo di non distribuibilità degli utili non viene meno. La continuità giuridica della società è mantenuta anche dopo la trasformazione, e questo implica che le obbligazioni e i vincoli legali associati agli utili formatisi sotto il regime della SSD rimangono inalterati. Quindi, tali utili devono essere trasferiti nel patrimonio netto della nuova SRL sotto forma di riserva non distribuibile.

I principi contabili e la dottrina giuridica supportano questa posizione. La giurisprudenza, compresa la sentenza della Cassazione n. 14210/2022, ha stabilito che le riserve debbano essere utilizzate nel rispetto della sequenza da meno vincolate a più vincolate. Questo principio rafforza l’idea che le riserve non distribuibili mantengano tale caratteristica anche dopo una trasformazione societaria. Nel caso di una SSD che si trasforma in una SRL, gli utili formati durante il periodo della SSD, soggetti al divieto di distribuzione stabilito dall’art. 8 del D.Lgs. 36/2021, conservano la loro natura di riserve non distribuibili. La natura giuridica di questi utili non cambia con la trasformazione: essi devono essere riportati nel bilancio della SRL come riserve specificamente designate come non distribuibili, garantendo la conformità sia con i principi contabili sia con la normativa vigente.

Pertanto, questi utili devono essere trasferiti nel patrimonio della nuova SRL come riserva non distribuibile. Questa riserva rappresenta un vincolo patrimoniale che garantisce la continuità delle finalità originarie per cui gli utili erano stati accantonati e continueranno a essere non distribuibili ai soci, rispettando il vincolo originario. Eventuali utilizzi di questi fondi, ad esempio per coprire perdite future, dovranno essere sempre gestiti nel rispetto delle normative che regolavano la SSD in origine.

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