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Gestione separata: nuovi massimali e minimali per la contribuzione 2025

4 Febbraio, 2025

L’INPS ha pubblicato la circolare n. 27 del 30 gennaio 2025, con la quale ha aggiornato i valori di riferimento per la contribuzione alla Gestione separata, confermando le aliquote contributive e fissando i nuovi massimali e minimali di reddito per l’anno in corso. Questi aggiornamenti riguardano numerose categorie di lavoratori, tra cui collaboratori coordinati e continuativi, liberi professionisti, lavoratori sportivi e soggetti già pensionati.

Panoramica delle aliquote contributive per il 2025

La circolare n. 27 dell’INPS ha confermato le aliquote contributive per l’anno 2025, mantenendo una struttura differenziata in base al profilo del lavoratore. Le aliquote variano a seconda della categoria di appartenenza e della situazione previdenziale del soggetto.

  • Per i collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.) e le figure assimilate che non sono assicurati presso altre forme di previdenza obbligatoria, l’aliquota contributiva è confermata al 33,72%. Tuttavia, se per il lavoratore è prevista la copertura aggiuntiva DIS-COLL (Disoccupazione per i collaboratori), l’aliquota sale al 35,03%.
  • Per i soggetti già pensionati o già iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria, l’aliquota è fissata al 24%. Questo vale sia per i collaboratori che per i lavoratori sportivi e altre figure assimilate.
  • Nel caso dei liberi professionisti con partita IVA, l’aliquota contributiva è del 26,07%, a meno che il professionista non sia pensionato o assicurato presso un’altra cassa previdenziale: in tal caso, l’aliquota scende al 24%.
  • Per i lavoratori sportivi dilettanti, l’aliquota IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) è del 25%, ma si applica solo sulla parte di compensi che supera i 5.000 euro annui. Per il calcolo contributivo, fino al 31 dicembre 2027, si considera solo il 50% dell’imponibile eccedente la franchigia di 5.000 euro.

Minimale e massimale di reddito: cosa significano e come influenzano i contributi

Il minimale e il massimale di reddito sono due parametri fondamentali per il calcolo dei contributi dovuti alla Gestione separata.

  • Il minimale di reddito per il 2025 è fissato a 18.555 euro. Questo significa che, per avere diritto all’intero anno di contribuzione ai fini pensionistici, il lavoratore deve versare contributi calcolati su almeno questo imponibile. Se il reddito effettivamente percepito è inferiore al minimale, il lavoratore può comunque integrare i contributi per raggiungere il limite necessario.
  • Il massimale di reddito, invece, è stato stabilito a 120.607 euro. Oltre questo importo, non sono dovuti ulteriori contributi previdenziali.

Esempio pratico: Un libero professionista con partita IVA che applica l’aliquota del 26,07% e dichiara un reddito annuo di 15.000 euro, inferiore al minimale, potrà decidere di versare contributi aggiuntivi per coprire la differenza e garantirsi l’intero anno di contribuzione. Al contrario, un professionista con un reddito di 130.000 euro pagherà contributi solo fino al limite massimo di 120.607 euro.

Particolarità per i lavoratori sportivi dilettanti e collaboratori

I lavoratori sportivi dilettanti e alcune categorie di collaboratori presentano regole specifiche per il calcolo dei contributi. Per i lavoratori sportivi dilettanti, l’aliquota IVS del 25% si applica solo sulla metà dei compensi che eccedono la franchigia di 5.000 euro fino al 2027. A questa aliquota va aggiunta una contribuzione del 2,03% per prestazioni minori, come maternità e malattia, calcolata sull’intero compenso netto della franchigia.

Esempio pratico:
Un lavoratore sportivo dilettante che guadagna 10.000 euro annui pagherà:

  • Contributi IVS sul 50% di 5.000 euro (10.000 – 5.000), cioè su 2.500 euro;
  • Contributi aggiuntivi del 2,03% sull’intero imponibile eccedente i 5.000 euro, quindi su 5.000 euro.

Per i collaboratori, il contributo è ripartito tra il committente (che paga due terzi) e il collaboratore (che paga un terzo). Il versamento deve essere effettuato dal committente tramite modello F24, entro il 16 del mese successivo al pagamento del compenso.

Come gestire i contributi per i liberi professionisti

I liberi professionisti iscritti alla Gestione separata sono tenuti a versare i contributi autonomamente, utilizzando il modello F24. Le scadenze per il versamento sono quelle previste per le imposte sui redditi, ovvero saldo per l’anno precedente e due acconti per l’anno in corso.

Per i professionisti sportivi dilettanti, il sistema contributivo prevede una franchigia di 5.000 euro e una base imponibile ridotta al 50% per i compensi eccedenti tale soglia. L’aliquota aggiuntiva dell’1,07% è invece calcolata sull’intero reddito netto della franchigia.

Esempio pratico:
Un professionista sportivo che percepisce 20.000 euro di compensi nel 2025 pagherà:

  • Contributi IVS del 25% su 7.500 euro (il 50% di 15.000 euro, eccedenti i 5.000);
  • Contributi aggiuntivi dell’1,07% su 15.000 euro.

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