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I nuovi piani di dilazione delle cartelle esattoriali, da 72 a 84 rate dal 2025

8 Marzo, 2024

Il Governo italiano sta lavorando ad una significativa riforma del sistema di riscossione fiscale, con l’obiettivo di alleggerire il peso sui contribuenti in difficoltà senza compromettere gli equilibri di bilancio. Il decreto attuativo, atteso per lunedì prossimo in Consiglio dei Ministri, introdurrà un meccanismo progressivo per estendere il numero di rate in cui è possibile dilazionare i debiti con il Fisco.

Un’estensione graduale dei piani di rateazione

Attualmente, i contribuenti possono ripartire il pagamento delle cartelle esattoriali in un massimo di 72 rate, corrispondenti a 6 anni. La riforma prevede un allungamento graduale di questo periodo: si passerà a 84 rate per il biennio 2025-2026, 96 per il 2027-2028, 108 per il 2029-2030, fino a raggiungere le 120 rate (10 anni) a partire dal 2031.

Questa progressione è frutto di un’attenta valutazione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che cerca di bilanciare le esigenze di aiuto ai contribuenti con la sostenibilità per le casse dello Stato. Infatti, diluire i pagamenti su un arco temporale più ampio comporta una riduzione delle entrate annuali per l’Erario, solo in parte compensata dagli interessi. Per questo, ogni passaggio biennale sarà subordinato ad una verifica delle ricadute finanziarie del sistema precedente.

La gestione dell’arretrato

Un altro nodo cruciale della riforma riguarda il cosiddetto “magazzino”, cioè l’enorme mole di crediti fiscali non riscossi che ammonta a oltre 1.200 miliardi di euro. Per evitarne un ulteriore accumulo, si introdurrà una scadenza per le richieste del Fisco: i ruoli decadranno dopo cinque anni di tentativi di incasso andati a vuoto, a meno di azioni esecutive o definizioni agevolate che sospendono il conteggio. Anche questa novità sarà operativa dal 2024.

Per quanto riguarda lo stock esistente, l’orientamento è di procedere con un’operazione mirata per stralciare i crediti di fatto inesigibili, senza però impattare eccessivamente sui saldi di bilancio che ancora li contabilizzano. Le modalità saranno definite da una commissione tecnica con rappresentanti del Dipartimento delle Finanze, della Ragioneria Generale dello Stato e della Corte dei Conti.

Altre novità in arrivo

Tra le altre modifiche previste dalla riforma, spicca l’estensione dell’accertamento esecutivo, che manderà definitivamente in pensione lo strumento del ruolo, destinato a restare in vita solo per casi particolari come il recupero dell’imposta di registro.

Il decreto sulla riscossione approderà in Consiglio dei Ministri insieme a quello sui giochi, che include la gara per il Lotto con una base d’asta da un miliardo. È ancora aperta la discussione sull’aggio riconosciuto ai concessionari, attualmente all’8%. Servirà invece più tempo per il nuovo Codice doganale, in attesa di completare il concerto con il Ministero della Giustizia sugli importi delle sanzioni.

Esempi di casi:

Di seguito di forniscono alcuni esempi:

Esempio #1

Mario ha ricevuto una cartella da 24.000 euro. Dal 2025 potrà rateizzare il debito in 84 rate mensili da circa 286 euro.

Esempio #2

L’impresa XYZ deve al Fisco 100.000 euro. Dal 2031 avrà la possibilità di spalmare il pagamento in 120 rate mensili di circa 833 euro.

Esempio #3

Luca ha una cartella del 2015 di 5.000 euro che il Fisco non è mai riuscito a riscuotere. Se la situazione perdurerà fino al 2024, il debito potrebbe essere dichiarato inesigibile e stralciato.


Domande e risposte

D: Cosa succede se un contribuente non riesce a pagare le rate?
R: Se si verificano difficoltà nel rispettare il piano di rateazione concordato, è importante contattare tempestivamente l’Agente della riscossione per trovare una soluzione, ad esempio ridefinendo il piano in base alle nuove esigenze.

D: I debiti fiscali cadono automaticamente in prescrizione dopo 5 anni?
R: No, la decadenza dei ruoli dopo un quinquennio di tentativi di riscossione infruttuosi non è automatica. Viene sospesa in caso di azioni esecutive o di adesione a definizioni agevolate. Inoltre, la norma si applicherà ai ruoli futuri e non al magazzino arretrato.

D: Come si possono sapere le opzioni di rateazione a disposizione?
R: Le informazioni sui piani di rateazione disponibili si possono ottenere presso gli sportelli dell’Agente della riscossione oppure consultando i siti web ufficiali, dove sono anche presenti strumenti di simulazione per calcolare l’importo delle rate in base alla propria situazione.

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