Il Superbonus 110%, introdotto dal Decreto Rilancio (DL 34/2020), ha rappresentato una misura di incentivazione fiscale senza precedenti per i contribuenti che intendono effettuare interventi di efficientamento energetico o di riduzione del rischio sismico degli edifici. Tuttavia, per accedere a questa agevolazione, è necessario rispettare una serie di requisiti e adempimenti, tra cui spicca il tema del DURC di congruità, un documento che attesta la regolarità contributiva delle imprese edili e la congruità dell’incidenza della manodopera impiegata nei lavori. Nonostante l’importanza di questo requisito, il quadro normativo presenta ancora alcune incertezze che meritano di essere approfondite.
Il quadro normativo
La base normativa di riferimento per il DURC di congruità è rappresentata dall’articolo 4 del DM 41/1998, che prevede la non spettanza della detrazione fiscale per gli interventi di recupero edilizio in caso di violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e degli obblighi contributivi accertati dagli Enti previdenziali. La Circolare 121/1998 dell’Agenzia delle Entrate conferma che tali violazioni comportano la decadenza dall’agevolazione. Tuttavia, mentre il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) ordinario è un requisito certo e consolidato per ottenere il titolo edilizio, permangono dubbi interpretativi sul DURC di congruità, introdotto più recentemente dall’articolo 8, comma 10-bis, del DL 76/2020.
La posizione della Commissione nazionale paritetica delle casse edili
La Commissione nazionale paritetica delle casse edili (CNCE) ha assunto una posizione particolarmente rigida riguardo al DURC di congruità. Secondo l’interpretazione della CNCE, la mancata congruità comporta la perdita delle detrazioni fiscali per gli interventi edilizi, in base a quanto previsto dal DM 41/1998. Tale interpretazione si fonda sull’articolo 5, comma 6, del DM 143/2021, secondo cui l’esito negativo della verifica di congruità incide sulle successive verifiche di regolarità contributiva finalizzate al rilascio del DURC on-line per l’impresa affidataria. In altre parole, secondo la CNCE, la mancanza del DURC di congruità pregiudicherebbe anche il rilascio del DURC ordinario, con conseguente decadenza dai benefici fiscali.
La posizione dell’Agenzia delle Entrate
L’Amministrazione finanziaria, nella Circolare 19/E del 2022, pur richiamando il rispetto delle norme sulla congruità (DM 143/2021), non ha fornito chiarimenti espliciti sulle conseguenze di un’eventuale mancanza del DURC di congruità in termini di decadenza dalle agevolazioni fiscali. Questo silenzio potrebbe far propendere per un’interpretazione meno restrittiva, secondo cui la mancanza del DURC di congruità non comporterebbe automaticamente la decadenza dal Superbonus 110%. Anche le check list predisposte dagli advisors bancari, chiamati a valutare i crediti d’imposta ai fini dell’acquisto, non sembrano richiedere espressamente la presenza di tale documento tra i requisiti necessari per l’accesso all’agevolazione.
L’importanza del DURC di congruità
Nonostante l’incertezza normativa, è opportuno sottolineare l’importanza del DURC di congruità e la necessità di attivarsi per acquisirlo prima del saldo finale dei lavori. Questo documento, infatti, ha una valenza che va oltre l’aspetto meramente tributario, rappresentando un fondamentale presidio a tutela della sicurezza sul lavoro e della regolarità contributiva delle imprese edili. Il DURC di congruità attesta che l’incidenza della manodopera impiegata nel cantiere è congrua rispetto all’opera complessiva, secondo parametri stabiliti dalla contrattazione collettiva di settore. In questo modo, si garantisce che le imprese rispettino gli obblighi retributivi e contributivi nei confronti dei lavoratori, contrastando fenomeni di lavoro irregolare o sottopagato.
Pertanto, anche se la mancanza del DURC di congruità potrebbe non precludere automaticamente l’accesso al Superbonus 110%, è consigliabile che i contribuenti e le imprese si attivino per ottenerlo, al fine di tutelarsi e di rispettare pienamente la normativa in materia di lavoro e contributi. L’acquisizione del DURC di congruità, insieme al DURC ordinario, rappresenta una buona prassi che va nella direzione di una maggiore trasparenza e legalità nel settore dell’edilizia, anche nell’ambito di operazioni complesse come quelle legate al Superbonus.
Requisiti per ottenere il DURC di congruità
Per ottenere il DURC di congruità, le imprese devono rispettare alcuni requisiti specifici:
- Denuncia della manodopera: Le imprese sono tenute a denunciare preventivamente alla Cassa Edile competente la manodopera impiegata nel cantiere, fornendo informazioni dettagliate sui lavoratori e sulle ore di lavoro previste. Questa denuncia deve essere effettuata prima dell’inizio dei lavori e aggiornata in caso di variazioni significative.
- Versamento dei contributi: Le imprese devono versare regolarmente i contributi previdenziali e assistenziali dovuti alle Casse Edili, all’INPS e all’INAIL per i lavoratori impiegati nel cantiere. Il versamento deve avvenire secondo le scadenze previste e in base alle aliquote stabilite dalla contrattazione collettiva di settore.
- Congruità dell’incidenza della manodopera: L’incidenza della manodopera impiegata nel cantiere deve essere congrua rispetto all’opera complessiva. La congruità è verificata in base a parametri stabiliti dalla contrattazione collettiva nazionale, territoriale o aziendale di settore. Questi parametri tengono conto della tipologia di lavori, della loro complessità e delle specificità territoriali.
- Rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro: Le imprese devono rispettare scrupolosamente le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro, adottando tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie per tutelare l’incolumità dei lavoratori impiegati nel cantiere. Questo include la formazione dei lavoratori, la fornitura di dispositivi di protezione individuale adeguati e la predisposizione di piani di sicurezza specifici per il cantiere.
- Presentazione della richiesta: Per ottenere il DURC di congruità, l’impresa affidataria dei lavori deve presentare una richiesta alla Cassa Edile competente, allegando la documentazione necessaria. Tra i documenti richiesti vi sono typically il contratto di appalto, la denuncia della manodopera e le quietanze di versamento dei contributi.
Una volta ricevuta la richiesta, la Cassa Edile verifica il rispetto dei requisiti e, in caso di esito positivo, rilascia il DURC di congruità entro dieci giorni dalla presentazione della domanda. Il documento ha una validità di tre mesi dalla data di emissione e attesta la regolarità contributiva dell’impresa e la congruità dell’incidenza della manodopera per lo specifico cantiere oggetto di verifica.
È importante sottolineare che il DURC di congruità si affianca al DURC ordinario, che attesta la regolarità contributiva generale dell’impresa. Entrambi i documenti sono necessari per dimostrare il pieno rispetto degli obblighi in materia di lavoro e contributi nel settore edile. Mentre il DURC ordinario ha una valenza più ampia, il DURC di congruità è specifico per il singolo cantiere e tiene conto delle peculiarità dell’opera realizzata.
Esempio
La società Alfa Srl si è aggiudicata un appalto per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico su un condominio, usufruendo delle agevolazioni previste dal Superbonus 110%. Prima di iniziare i lavori, Alfa Srl effettua la denuncia della manodopera presso la Cassa Edile competente, indicando i nominativi dei lavoratori che saranno impiegati nel cantiere e le ore di lavoro previste. Contestualmente, l’impresa versa i contributi dovuti alle Casse Edili, all’INPS e all’INAIL per i lavoratori denunciati.
Durante l’esecuzione dei lavori, Alfa Srl rispetta scrupolosamente le norme sulla sicurezza sul lavoro, fornendo ai propri dipendenti i dispositivi di protezione individuale necessari e adottando tutte le misure di prevenzione previste dal piano di sicurezza del cantiere. L’incidenza della manodopera impiegata risulta congrua rispetto all’opera complessiva, secondo i parametri stabiliti dal contratto collettivo di settore.
Prima del saldo finale dei lavori, Alfa Srl presenta la richiesta di DURC di congruità alla Cassa Edile, allegando il contratto di appalto, la denuncia della manodopera e le quietanze di versamento dei contributi. La Cassa Edile, verificato il rispetto dei requisiti, rilascia il DURC di congruità entro dieci giorni dalla presentazione della domanda. In questo modo, Alfa Srl si tutela e dimostra di rispettare pienamente la normativa in materia di lavoro e contributi, evitando possibili contestazioni future e garantendo la solidità della propria posizione in relazione all’accesso al Superbonus 110%.
Domande e risposte
Cosa succede se non si ottiene il DURC di congruità?
Al momento, non vi è un’interpretazione univoca delle conseguenze della mancata acquisizione del DURC di congruità. Secondo la posizione della Commissione nazionale paritetica delle casse edili (CNCE), la mancata congruità comporterebbe la perdita delle detrazioni fiscali per gli interventi edilizi, in base a quanto previsto dal DM 41/1998. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate non ha fornito chiarimenti espliciti in merito, lasciando spazio a interpretazioni meno restrittive. In ogni caso, per prudenza e per rispettare pienamente la normativa in materia di lavoro e contributi, è consigliabile attivarsi per ottenere il DURC di congruità prima del saldo finale dei lavori.
Quali sono le conseguenze di un esito negativo della verifica di congruità?
Secondo l’articolo 5, comma 6, del DM 143/2021, l’esito negativo della verifica di congruità incide sulle successive verifiche di regolarità contributiva finalizzate al rilascio del DURC on-line per l’impresa affidataria. In altre parole, se la verifica di congruità dà esito negativo, l’impresa potrebbe avere difficoltà a ottenere il DURC ordinario, con possibili ripercussioni sulla regolarità contributiva generale. Tuttavia, l’interpretazione della norma non è univoca e non è chiaro se l’esito negativo della verifica di congruità comporti automaticamente la decadenza dai benefici fiscali del Superbonus 110%.
Il DURC di congruità è richiesto dagli advisors bancari per l’acquisto dei crediti d’imposta?
Allo stato attuale, le check list predisposte dagli advisors bancari per la valutazione dei crediti d’imposta da acquistare non sembrano richiedere espressamente il DURC di congruità tra i documenti necessari. Tuttavia, trattandosi di un requisito previsto dalla normativa e considerata l’importanza del documento ai fini della regolarità contributiva e della sicurezza sul lavoro, è possibile che in futuro gli advisors bancari possano inserire il DURC di congruità tra gli elementi da verificare per l’acquisto dei crediti d’imposta legati al Superbonus 110%.