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Il nuovo contributo Sabatini Capitalizzazione: partenza dal 1 ottobre

26 Luglio, 2024

Nel panorama economico italiano, le Piccole e Medie Imprese (PMI) rappresentano il cuore pulsante del tessuto produttivo. Consapevole di questa realtà, il governo ha recentemente introdotto una misura innovativa denominata “Nuova Sabatini Capitalizzazione”. Questo strumento, che sarà operativo dal 1° ottobre 2024, mira a sostenere le PMI nei loro processi di capitalizzazione e investimento, offrendo un supporto concreto alla loro crescita e competitività.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio le caratteristiche, i requisiti e le modalità di accesso a questa importante agevolazione, fornendo una guida completa sia per gli imprenditori alle prime armi che per i professionisti del settore.

Il cuore della Nuova Sabatini Capitalizzazione

La Nuova Sabatini Capitalizzazione si configura come un’evoluzione della già nota misura Sabatini, ma con un focus specifico sul rafforzamento patrimoniale delle imprese. L’obiettivo principale è incentivare le PMI a investire in beni strumentali, tecnologie 4.0 e soluzioni green, collegando questi investimenti a un aumento del capitale sociale. Questa doppia azione mira a rafforzare sia la struttura operativa che quella finanziaria delle aziende beneficiarie.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato una dotazione finanziaria di 80 milioni di euro per questa iniziativa, dimostrando un impegno concreto nel sostegno al tessuto imprenditoriale italiano. La misura si rivolge a un ampio spettro di settori produttivi, includendo anche quelli della pesca e dell’agricoltura, con alcune specifiche esclusioni nel campo finanziario e assicurativo.

Chi può beneficiare dell’agevolazione?

La platea dei potenziali beneficiari della Nuova Sabatini Capitalizzazione è ampia, ma sono previsti requisiti specifici che le imprese devono soddisfare. In primo luogo, possono accedere all’agevolazione le PMI costituite in forma di società di capitali. Questo requisito è fondamentale in quanto la misura è strettamente legata all’aumento del capitale sociale, operazione possibile solo per queste forme societarie.

Le imprese devono avere la sede legale o almeno un’unità locale in Italia. È interessante notare che anche le imprese estere con sede in uno Stato membro dell’Unione Europea possono partecipare, a condizione che aprano una sede in Italia al momento della richiesta di erogazione del contributo.

Oltre a questi requisiti di base, le imprese devono essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca. È fondamentale che l’azienda sia nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sia sottoposta a procedure concorsuali e non si trovi in condizioni di difficoltà finanziaria.

Un aspetto particolarmente rilevante riguarda la composizione dell’organo amministrativo e della compagine sociale: non devono essere presenti persone condannate per reati relativi alla formazione fittizia del capitale. Questa clausola mira a garantire la trasparenza e l’integrità delle operazioni di capitalizzazione.

L’aumento di capitale: il fulcro dell’agevolazione

Il cuore pulsante della Nuova Sabatini Capitalizzazione è l’aumento di capitale sociale che l’impresa deve deliberare. Questo aumento deve essere di entità significativa, non inferiore al 30% dell’importo del finanziamento correlato al programma di investimento. Ad esempio, se un’azienda intende richiedere un finanziamento di 1 milione di euro per il suo programma di investimento, dovrà deliberare un aumento di capitale di almeno 300.000 euro.La delibera di aumento di capitale deve rispettare alcune condizioni specifiche:

  1. Deve essere effettuata esclusivamente nella forma del conferimento in denaro.
  2. Deve essere adottata come “versamento in conto aumento del capitale”.
  3. La delibera deve essere assunta entro la data di presentazione della domanda di contributo.
  4. Non deve contenere previsioni contrarie all’inscindibilità dell’aumento del capitale.

È importante sottolineare che l’aumento di capitale non è solo una formalità, ma deve essere concretamente realizzato. L’impresa ha 30 giorni di tempo dalla concessione del contributo per sottoscrivere interamente l’aumento di capitale. Inoltre, almeno il 25% dell’aumento (più l’eventuale sovrapprezzo azioni) deve essere versato entro lo stesso termine.Questi requisiti stringenti mirano a garantire che l’aumento di capitale sia effettivo e non solo nominale, assicurando così un reale rafforzamento patrimoniale dell’impresa.

Il programma di investimento: cosa finanzia la misura?

La Nuova Sabatini Capitalizzazione sostiene programmi di investimento in beni strumentali, tecnologie 4.0 e soluzioni green. Questi investimenti devono essere funzionali all’attività dell’impresa e ubicati presso l’unità produttiva in cui si realizza il progetto.Il finanziamento collegato all’investimento deve avere caratteristiche specifiche:

  • Durata non superiore a cinque anni.
  • Importo compreso tra 20.000 e 4 milioni di euro (con limiti specifici per il settore della pesca e acquacoltura).

È interessante notare che il finanziamento può essere assistito dalla garanzia del Fondo PMI fino all’80% del suo ammontare, offrendo così un ulteriore supporto alle imprese nel reperimento delle risorse finanziarie necessarie.Un aspetto cruciale da considerare è la tempistica: l’avvio degli investimenti deve essere successivo alla data di invio della domanda di accesso al contributo. Inoltre, gli investimenti devono essere conclusi entro 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento.

Il contributo: quanto vale e come funziona?

Il contributo della Nuova Sabatini Capitalizzazione si configura come un contributo in conto impianti. Il suo ammontare è calcolato in modo convenzionale, basandosi su un finanziamento teorico di cinque anni, di importo pari all’investimento effettuato.Il tasso di interesse annuo utilizzato per il calcolo varia in base alle dimensioni dell’impresa:

  • 5% per le micro e piccole imprese
  • 3,575% per le medie imprese

Questo meccanismo di calcolo permette di determinare un contributo significativo, che può rappresentare un importante sostegno finanziario per le imprese che intraprendono programmi di investimento e capitalizzazione.È fondamentale sottolineare che il rispetto degli impegni relativi all’aumento di capitale è cruciale per mantenere il diritto al contributo.

In caso di mancato versamento dell’aumento di capitale, l’impresa non potrà richiedere la conversione della domanda per beneficiare del contributo standard della Nuova Sabatini, ma dovrà eventualmente presentare una nuova domanda.

Come presentare la domanda: il processo passo dopo passo

Il processo di presentazione della domanda per la Nuova Sabatini Capitalizzazione è interamente digitalizzato, in linea con la crescente tendenza alla dematerializzazione delle procedure amministrative.A partire dal 1° ottobre 2024, le imprese interessate potranno accedere alla piattaforma online dedicata alla misura, raggiungibile all’indirizzo https://benistrumentali.dgiai.gov.it. Qui troveranno una sezione specifica per la compilazione della domanda di agevolazione.Il processo di presentazione si articola in diverse fasi:

  1. Compilazione del modulo di domanda online, inserendo tutti i dati richiesti relativi all’impresa e al programma di investimento.
  2. Firma digitale del documento generato dal sistema. Questo passaggio è fondamentale per garantire l’autenticità e l’integrità della domanda.
  3. Invio della domanda firmata digitalmente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo PEC della banca o dell’intermediario finanziario scelto per il finanziamento.

È importante sottolineare che la scelta della banca o dell’intermediario finanziario non è casuale: deve essere selezionata tra quelle che hanno aderito all’iniziativa. Questo garantisce una gestione più fluida del processo di finanziamento e contributo.La procedura telematica non solo semplifica il processo per le imprese, ma permette anche una gestione più efficiente e trasparente delle domande da parte del Ministero.

Esempi pratici

Prendiamo in considerazione due scenari, uno per una piccola impresa e uno per una media impresa, per illustrare come varia il calcolo in base alle dimensioni aziendali.

Esempio #1: Piccola impresa

Supponiamo che una piccola impresa decida di effettuare un investimento di 500.000 euro in beni strumentali.

  1. Calcolo dell’aumento di capitale minimo richiesto:
    30% di 500.000 euro = 150.000 euro
  2. Calcolo del contributo:
    • Tasso di interesse convenzionale: 5% (per micro e piccole imprese)
    • Durata convenzionale del finanziamento: 5 anni
    • Importo del finanziamento teorico: 500.000 euro

    Contributo = 71.294 euro

Quindi, la piccola impresa riceverà un contributo totale di 71.294 euro, distribuito in quote annuali lungo la durata del finanziamento.

Esempio #2: Media impresa

Ora consideriamo una media impresa che intende investire 1.000.000 euro in tecnologie 4.0.

  1. Calcolo dell’aumento di capitale minimo richiesto:
    30% di 1.000.000 euro = 300.000 euro
  2. Calcolo del contributo:
    • Tasso di interesse convenzionale: 3,575% (per medie imprese)
    • Durata convenzionale del finanziamento: 5 anni
    • Importo del finanziamento teorico: 1.000.000 euro

    Utilizzando la formula dell’interesse composto:
    Contributo = 100.924 euro

In questo caso, la media impresa riceverà un contributo totale di 193.924 euro, anch’esso distribuito in quote annuali.

Conclusioni

La Nuova Sabatini Capitalizzazione rappresenta un’opportunità significativa per le PMI italiane che intendono rafforzare la propria struttura patrimoniale e al contempo investire in innovazione e sostenibilità. Tuttavia, come abbiamo visto, l’accesso a questa agevolazione richiede una pianificazione attenta e il rispetto di requisiti specifici.

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